Freddo nelle aule, gli studenti di Novara scendono in piazza

Sei gli istituti che partecipano al presidio. Appuntamento in piazza Matteotti

Domani mattina, 22 novembre, in concomitanza con la Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, gli studenti delle scuole superiori di Novara incroceranno le braccia per protestare contro la mancanza di riscaldamento negli istituti. Una situazione che si protrae da settimane e che, con l’arrivo del freddo intenso, ha reso le aule invivibili.

L’appuntamento è dalle 8.30 in piazza Matteotti. «Siamo costretti a studiare con cappotti e sciarpe, è inaccettabile» denunciano i rappresentanti degli studenti, in particolare quelli dell’istituto Omar e del liceo delle Scienze umane Bellini che hanno organizzato il presidio a cui parteciperanno anche gli studenti di Nervi, Mossotti, Ipsia Bellini e Fauser. L’obiettivo è sensibilizzare le autorità locali a chiedere interventi immediati per garantire condizioni dignitose.

Dalla Provincia fanno sapere che il problema è legato a ritardi nella manutenzione degli impianti, ma promettono soluzioni a breve termine. Intanto, però, la pazienza dei ragazzi è finita: «Non possiamo più aspettare, il nostro diritto allo studio è a rischio».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Sei gli istituti che partecipano al presidio. Appuntamento in piazza Matteotti

Domani mattina, 22 novembre, in concomitanza con la Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, gli studenti delle scuole superiori di Novara incroceranno le braccia per protestare contro la mancanza di riscaldamento negli istituti. Una situazione che si protrae da settimane e che, con l’arrivo del freddo intenso, ha reso le aule invivibili.

L'appuntamento è dalle 8.30 in piazza Matteotti. «Siamo costretti a studiare con cappotti e sciarpe, è inaccettabile» denunciano i rappresentanti degli studenti, in particolare quelli dell'istituto Omar e del liceo delle Scienze umane Bellini che hanno organizzato il presidio a cui parteciperanno anche gli studenti di Nervi, Mossotti, Ipsia Bellini e Fauser. L'obiettivo è sensibilizzare le autorità locali a chiedere interventi immediati per garantire condizioni dignitose.

Dalla Provincia fanno sapere che il problema è legato a ritardi nella manutenzione degli impianti, ma promettono soluzioni a breve termine. Intanto, però, la pazienza dei ragazzi è finita: «Non possiamo più aspettare, il nostro diritto allo studio è a rischio».

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