Frena la raccolta differenziata, «ma il “boom” del 2020 è stato dovuto anche al Covid»

Illustrati in Commissione comunale dal direttore di Assa Battaglino i risultati dell'azienda speciale negli ultimi dodici mesi: «Rispetto agli anni precedenti è diminuita la produzione totale di rifiuti pro capite. Pronti a partire con la raccolta puntuale in altri cinque quartieri»

Frena la raccolta differenziata in città, ma al tempo stesso diminuisce anche la produzione di rifiuti pro capite, mentre sono aumentati i chilometri di strade spazzate. Sono questi i dati più significativi di Assa, illustrati ieri pomeriggio, giovedì 1° febbraio, in Commissione a Palazzo Cabrino dal direttore generale dell’azienda Alessandro Battaglino.


Novara, da sempre riconosciuta da ormai qualche decennio come un’importante realtà “virtuosa” per quanto riguarda il settore della raccolta differenziata, ha però fatto registrare negli ultimi due anni una – seppur lieve – battuta d’arresto. Il trend, passato dal 72,29% del 2016 al 72,36% nel ’17, proseguendo al 72,69% nel ’18 e al 73,92% nel ’19 in concomitanza con il l’inizio del progetto (che ha inizialmente interessato in via sperimentale la frazione di Pernate) della “raccolta puntale”, ha raggiunto il “tetto” nel 2020 con il 74,25%, per poi scendere al 73,76% nel ’21 e al 73,51% dello scorso anno.


«Il dato straordinario è del 2020 – ha però precisato Battaglino – si è avuto anche in conseguenza del Covid, con la chiusura di esercizi commerciali e scuole, che incidono in maniera molto importante sulla differenziazione, portando alla diminuzione di determinati tipi di rifiuti». Ma accanto a questo occorre rilevare che a Novara è in ogni caso «scesa la produzione totale di rifiuti, passata a poco più di 400 chilogrammi a persona rispetto ai 421 del 2020. Un esempio? I rifiuti di cucine e mense sono diminuiti anche a casusa dell’aumento dei prezzi, che ha favorito un minor spreco di di certi prodotti; per quanto riguarda un altra tipologia, la stagione particolarmente secca ha prodotto meno “rifiuto verde”, mentre si è confermato un trend che non avrà mai fine come quello della diminuzione di carta e cartone, scesa di oltre tre chili per abitante rispetto al 2021 e di cinque se confrontata all’anno precedente».


Novara città sporca o pulita? Di sicuro l’impegno di Assa non è mai venuto meno, anzi. Per Battagliano «lo spazzamento delle strade nel corso dell’ultimo anno ha registrato un incremento importante, sia in termini di chilometri percorsi (3.246, +29% rispetto al 2019, ndr) che di rifiuti raccolti, 266 tonnellate, con un aumento del 23% rispetto al 2017». Questo anche perché, «i passaggi sono aumentati, passando da una volta ogni tre settimane a ogni due e nel centro storico si è incominciato a lavorare con un apposito mezzo di piccole dimensioni».


Capitolo “raccolta puntuale”. Con il 2023 la sperimentazione dovrebbe raggiungere altre cinque zone della città (Centro storico, Sud – Est, Porta Mortara, Santa Rita e San Martino). Assa e Comune sono in attesa di sapere se potranno beneficiare dei fondi del Pnrr, ma in ogni caso, come ha precisato l’assessore Silvana Moscatelli, «si continuerà in ogni caso con San Martino. Gli effetti nelle zone dove è stata attuata sono tangibili». Il progetto, insomma, prosegue, anche se, come ha osservato Rossano Pirovano (che presiedeva la riunione) commentando qualche battuta d’arresto registrato nella “sua” Pernate sul fronte della raccolta differenziata «per fare il salto di qualità dobbiamo incominciare a ragionale sulla tariffa puntuale».

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Frena la raccolta differenziata, «ma il “boom” del 2020 è stato dovuto anche al Covid»

Illustrati in Commissione comunale dal direttore di Assa Battaglino i risultati dell’azienda speciale negli ultimi dodici mesi: «Rispetto agli anni precedenti è diminuita la produzione totale di rifiuti pro capite. Pronti a partire con la raccolta puntuale in altri cinque quartieri»

Frena la raccolta differenziata in città, ma al tempo stesso diminuisce anche la produzione di rifiuti pro capite, mentre sono aumentati i chilometri di strade spazzate. Sono questi i dati più significativi di Assa, illustrati ieri pomeriggio, giovedì 1° febbraio, in Commissione a Palazzo Cabrino dal direttore generale dell'azienda Alessandro Battaglino.


Novara, da sempre riconosciuta da ormai qualche decennio come un'importante realtà “virtuosa” per quanto riguarda il settore della raccolta differenziata, ha però fatto registrare negli ultimi due anni una – seppur lieve – battuta d'arresto. Il trend, passato dal 72,29% del 2016 al 72,36% nel '17, proseguendo al 72,69% nel '18 e al 73,92% nel '19 in concomitanza con il l'inizio del progetto (che ha inizialmente interessato in via sperimentale la frazione di Pernate) della “raccolta puntale”, ha raggiunto il “tetto” nel 2020 con il 74,25%, per poi scendere al 73,76% nel '21 e al 73,51% dello scorso anno.


«Il dato straordinario è del 2020 – ha però precisato Battaglino – si è avuto anche in conseguenza del Covid, con la chiusura di esercizi commerciali e scuole, che incidono in maniera molto importante sulla differenziazione, portando alla diminuzione di determinati tipi di rifiuti». Ma accanto a questo occorre rilevare che a Novara è in ogni caso «scesa la produzione totale di rifiuti, passata a poco più di 400 chilogrammi a persona rispetto ai 421 del 2020. Un esempio? I rifiuti di cucine e mense sono diminuiti anche a casusa dell'aumento dei prezzi, che ha favorito un minor spreco di di certi prodotti; per quanto riguarda un altra tipologia, la stagione particolarmente secca ha prodotto meno “rifiuto verde”, mentre si è confermato un trend che non avrà mai fine come quello della diminuzione di carta e cartone, scesa di oltre tre chili per abitante rispetto al 2021 e di cinque se confrontata all'anno precedente».


Novara città sporca o pulita? Di sicuro l'impegno di Assa non è mai venuto meno, anzi. Per Battagliano «lo spazzamento delle strade nel corso dell'ultimo anno ha registrato un incremento importante, sia in termini di chilometri percorsi (3.246, +29% rispetto al 2019, ndr) che di rifiuti raccolti, 266 tonnellate, con un aumento del 23% rispetto al 2017». Questo anche perché, «i passaggi sono aumentati, passando da una volta ogni tre settimane a ogni due e nel centro storico si è incominciato a lavorare con un apposito mezzo di piccole dimensioni».


Capitolo “raccolta puntuale”. Con il 2023 la sperimentazione dovrebbe raggiungere altre cinque zone della città (Centro storico, Sud – Est, Porta Mortara, Santa Rita e San Martino). Assa e Comune sono in attesa di sapere se potranno beneficiare dei fondi del Pnrr, ma in ogni caso, come ha precisato l'assessore Silvana Moscatelli, «si continuerà in ogni caso con San Martino. Gli effetti nelle zone dove è stata attuata sono tangibili». Il progetto, insomma, prosegue, anche se, come ha osservato Rossano Pirovano (che presiedeva la riunione) commentando qualche battuta d'arresto registrato nella “sua” Pernate sul fronte della raccolta differenziata «per fare il salto di qualità dobbiamo incominciare a ragionale sulla tariffa puntuale».

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