Gestione delle palestre dello Sporting, una matassa da 179 mila euro

La commissione consiliare di ieri ha messo in luce altri dettagli di una situazione che si trascina da mesi. Sfratto esecutivo all'attuale gestore

La matassa. Non è il film di Ficarra e Picone, ma il contesto che si è venuto a creare intorno alla gestione delle palestre dello Sporting. La commissione consiliare di ieri, 20 ottobre, ha infatti messo in luce altri dettagli di una situazione che si trascina da mesi. Un caso scoppiato la scorsa estate dopo che il Pd aveva presentato un’interrogazione dalla quale era emersa una situazione debitoria della società di gestione, la Fit Style Asd, nei confronti del Comune.

Inoltre l’11 ottobre, con un’ordinanza, è stato notificato alla società lo sfratto esecutivo intimando «di rilasciare i locali a suo tempo concessi in uso, comprese le attrezzature in dotazione» entro il 22 ottobre. Diversamente il Comune «procederà allo sgombero forzoso dei locali e all’immediato reintegro nel possesso degli stessi, con eventuale ausilio della forza pubblica».

«Il debito calcolato al 30 settembre 2023 è di 179.201 mila euro» – ha affermato l’assessore Teresa Armienti che detiene la delega all’avvocatura. Un debito che già a fine luglio risultava essere di 170 mila euro.

«L’avvocatura ha detto che non c’è danno erariale – ha aggiunto l’assessore allo Sport, Ivan De Grandis -. L’ordinanza è stata fatta per fare in modo di buttarli fuori il prima possibile».

Numerose le domande poste dal capogruppo del Pd, Nicola Fonzo: «L’ufficio sport ha segnalato la situazione debitoria all’avvocatura il 18 gennaio 2023: perché avete aspettato dieci mesi per chiedere i soldi?». E poi: «A febbraio 2022, durante la convenzione, il soggetto gestore ha cambiato natura giuridica, da individuale a Asd: perché questo? Chi scommette con me che il Comune non porterà a casa un euro? Non esiste un contratto sottoscritto con il signor Fit Style che ha continuato a fare abbonamenti nonostante gli fosse stato vietato e se ne è fregato di tutte le comunicazioni formali: mi auguro che lunedì chieda scusa e faccia un bonifico, ma è solo una favola. Questa situazione grida vendetta».

«Dopo i due bandi per la gestione andati deserti, abbiamo deciso di procedere con una procedura negoziata con tre realtà strutturate che possono avere i requisiti per gestire questa tipologia di impianto – ha aggiunto De Grandis -. La nuova concessione sarà di 21 mesi, dal 1 novembre 2023 al 31 luglio 2025».

«Un affidamento per 21 mesi è impegnativo, non so quale società sabbia voglia di accollarsi una situazione di questo genere» ha commentato la consigliera Milù Allegra.

«Non è mai stato firmato un contratto fra il Comune e Fit Style – ha chiuso il dirigente del settore Sport, Dario Santacroce, dopo un imbarazzante silenzio circa la procedura negoziata -. Questo perchè la società non ha mai presentato i documenti necessari e non ha nemmeno depositato la cauzione prevista».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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La matassa. Non è il film di Ficarra e Picone, ma il contesto che si è venuto a creare intorno alla gestione delle palestre dello Sporting. La commissione consiliare di ieri, 20 ottobre, ha infatti messo in luce altri dettagli di una situazione che si trascina da mesi. Un caso scoppiato la scorsa estate dopo che il Pd aveva presentato un’interrogazione dalla quale era emersa una situazione debitoria della società di gestione, la Fit Style Asd, nei confronti del Comune.

Inoltre l’11 ottobre, con un’ordinanza, è stato notificato alla società lo sfratto esecutivo intimando «di rilasciare i locali a suo tempo concessi in uso, comprese le attrezzature in dotazione» entro il 22 ottobre. Diversamente il Comune «procederà allo sgombero forzoso dei locali e all’immediato reintegro nel possesso degli stessi, con eventuale ausilio della forza pubblica».

«Il debito calcolato al 30 settembre 2023 è di 179.201 mila euro» – ha affermato l’assessore Teresa Armienti che detiene la delega all’avvocatura. Un debito che già a fine luglio risultava essere di 170 mila euro.

«L’avvocatura ha detto che non c’è danno erariale – ha aggiunto l’assessore allo Sport, Ivan De Grandis -. L’ordinanza è stata fatta per fare in modo di buttarli fuori il prima possibile».

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«Dopo i due bandi per la gestione andati deserti, abbiamo deciso di procedere con una procedura negoziata con tre realtà strutturate che possono avere i requisiti per gestire questa tipologia di impianto – ha aggiunto De Grandis -. La nuova concessione sarà di 21 mesi, dal 1 novembre 2023 al 31 luglio 2025».

«Un affidamento per 21 mesi è impegnativo, non so quale società sabbia voglia di accollarsi una situazione di questo genere» ha commentato la consigliera Milù Allegra.

«Non è mai stato firmato un contratto fra il Comune e Fit Style – ha chiuso il dirigente del settore Sport, Dario Santacroce, dopo un imbarazzante silenzio circa la procedura negoziata -. Questo perchè la società non ha mai presentato i documenti necessari e non ha nemmeno depositato la cauzione prevista».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore