Un progetto da 145.000 euro quello presentato stamattina, 4 febbraio, nella sala consiliare di palazzo Natta dove la provincia di Novara e i partner di “Giovani protagonisti: che bell’impresa” hanno illustrato i contenuti del percorso finanziato grazie a un bando dell’Unione Province Italiane nell’ambito dell’avviso pubblico nazionale “G.A.M.E. Upi 2.0”, rivolto alle province e finalizzato alla promozione di interventi nell’ambito delle politiche giovanili.
«La Provincia è ente capofila di una partnership solidamente collaudata della quale fanno parte la cooperativa “Aurive”, l’Università del Piemonte Orientale, le associazioni “Cabiria teatro” e “Rest-Art”, Upi Piemonte e come associato il Comune di Novara: nell’arco di dodici mesi dovranno essere attuate diverse azioni per quanto riguarda l’orientamento personale, quello rispetto alle discipline Stem, ovvero l’insieme delle materie scientifiche, tecnologiche e ingegneristiche e quello di carattere universitario» ha spiegato il presidente della Provincia Federico Binatti che ha sottolineato come l’ente novarese sia tra le 20 a livello nazionale a ricevere il finanziamento.
Il progetto, secondo il consigliere provinciale delegato alle politiche giovanili, Mauro Gigantino, «è un modo concreto per affrontare il fenomeno della disoccupazione giovanile che nel nostro territorio arriva al 20,1% su una popolazione di 365.000 abitanti. Un aspetto sicuramente preoccupante, riconducibile anche alla mancanza di profili con competenze richieste dal mondo del lavoro. Ecco perché il rafforzamento dell’orientamento e del riorientamento diventano strumenti strategici importantissimi per rispondere in maniera efficace, adeguando l’orientamento scolastico alle richieste del mercato, qualificando format, strumenti e modalità di ingaggio».
Il progetto intende raggiungere giovani tra i 16-29 anni nei loro percorsi formativi per affrontare sfide di autonomia decisionale, economica, abitativa. «Per fare questo – ha spiegato Gigantino – vanno sostenuti benessere ed equilibrio emotivo: una pre-condizione per portare avanti scelte accademiche, lavorative, personali, che seguirà l’intero target progettuale, specializzando le singole attività in considerazione delle carriere scolastiche e lavorative: dai 16 ai 19 anni orientamento, dai 19 ai 24 anni tirocini e ingresso nel mercato del lavoro, dai 24 ai 29 anni adesione a percorsi di riorientamento. Un progetto ambizioso che si pone come obiettivo quello di coinvolgere circa 3.900 giovani».
In particolare la comunicazione del progetto «sarà concepita – ha aggiunto il vicepresidente Andrea Crivelli, delegato ai Rapporti con l’Università – anche tramite una web series con l’obiettivo di sensibilizzare sulla scarsa presenza femminile nelle discipline Stem, in particolare nell’ambito dell’informatica, mettendo in evidenza il supporto psicologico come componente essenziale per affrontare le pressioni scolastiche e lavorative sui giovani, promuovendo l’inclusione universitaria, sottolineando il valore di una connessione forte tra l’Università e il territorio, favorendo la connessione con le famiglie degli studenti».
«La collaborazione con l’Upo vuole proporre eventi informativi e attività laboratoriali pensate per raccontare, in modo comprensibile, professionalità scientifiche, aumentando la riconoscibilità di questi percorsi soprattutto in ambito femminile» come ha spiegato la professoressa Erica Del Grosso.
La cooperativa “Aurive” affiancherà la Provincia di Novara nella cabina di regia e nel project management facilitando il lavoro di gestione, monitoraggio, rendicontazione e in generale il rapporto con partnership. Si occuperà inoltre dell’organizzazione di talk di orientamento e della programmazione degli eventi, in collaborazione con un gruppo di giovani formato da rappresentanti d’istituto ed ex-rappresentanti di classe della provincia con i quali verranno scelti relatori, format e approfondimenti. Con “Cabiria Teatro” si lavorerà, invece sull’orientamento personale dei giovani attraverso il teatro, la formazione alla professione teatrale e la sensibilizzazione della cittadinanza rispetto l’importanza dell’orientamento personale. Il progetto prevede inoltre l’ampliamento dei giovani volontari e volontarie della rassegna “Le notti di Cabiria” che verranno formati rispetto alla professione dell’organizzatore artistico e la metteranno in pratica.
L’associazione “Re-start” si occuperà delle pratiche di engagement e fidelizzazione per favorire un ampliamento della partecipazione culturale giovanile con una scontistica del 50% per eventi e iniziative dedicate agli under26. L’associazione coinvolgerà attivamente i giovani realizzando interventi specializzati e finalizzati ad acquisire competenze professionalizzanti, come affiancamento alla produzione tecnica, organizzazione artistica, allestimento degli spazi per attività concertistiche.
«Verrà attivato, come unicum nella provincia di Novara, un servizio di ascolto psicologico che intende dare risposte alle numerose richieste di aiuto degli studenti, specialmente dopo la pandemia – ha concluso il consigliere Gigantino – tramite un servizio gratuito gestito da professionisti che seguiranno i richiedenti con colloqui individuali e di gruppo per promuovere il benessere emotivo e relazionale, con particolare attenzione a situazioni di ritiro sociale e di allontanamento dal mondo scolastico e lavorativo».