Goletta dei laghi: Orta e Maggiore contaminati in 10 punti su 13 controllati

Riscontrati parametri elevati di enterococchi intestinali ed escherichia coli

Goletta dei laghi: Orta e Maggiore contaminati in 10 punti su 13 controllati. È quanto emerge dai campionamenti effettuati tra il 21 e il 24 giugno nella campagna di Legambiente in collaborazione con Arpa.

«Per il lago d’Orta i nuovi campionamenti di quest’anno hanno permesso di rilevare diverse criticità, quattro punti su cinque, tutti nuovi, risultano infatti “fortemente inquinato” – spiegano da Goletta dei laghi – La foce del torrente Lagna via lungolago Pella, a San Maurizio d’Opaglio in località Scarpia, la foce del torrente Pellino – via al Bianco, nel comune di Pella, la foce Fiumetta, nel comune di Omegna, località Bagnella, e la foce del torrente Pescone, a Pettenasco. Entro i limiti il campione presso lo sfioratore presso il lungolago Beltrami 31, a San Maurizio d’Opaglio, località Pascolo».

Non va molto meglio sul lago Maggiore, dove «i campionamenti e le analisi hanno confermato situazioni critiche rilevate anche lo scorso anno, come lo sfioratore di Largo Marconi a Stresa, la foce del torrente Vevera e il punto presso Largo caduti di Nassirya (sbocco rio S.Luigi) presso Arona. Queste ultime due sono situazioni storicamente critiche alle nostre analisi».

La mappa dei campionamenti tratta da golettaverde.legambiente.it

I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

«È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei nostri laghi – sottolineano da Goletta dei laghi – prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri».

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Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.

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Riscontrati parametri elevati di enterococchi intestinali ed escherichia coli

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«Per il lago d'Orta i nuovi campionamenti di quest'anno hanno permesso di rilevare diverse criticità, quattro punti su cinque, tutti nuovi, risultano infatti "fortemente inquinato" – spiegano da Goletta dei laghi - La foce del torrente Lagna via lungolago Pella, a San Maurizio d'Opaglio in località Scarpia, la foce del torrente Pellino - via al Bianco, nel comune di Pella, la foce Fiumetta, nel comune di Omegna, località Bagnella, e la foce del torrente Pescone, a Pettenasco. Entro i limiti il campione presso lo sfioratore presso il lungolago Beltrami 31, a San Maurizio d'Opaglio, località Pascolo».

Non va molto meglio sul lago Maggiore, dove «i campionamenti e le analisi hanno confermato situazioni critiche rilevate anche lo scorso anno, come lo sfioratore di Largo Marconi a Stresa, la foce del torrente Vevera e il punto presso Largo caduti di Nassirya (sbocco rio S.Luigi) presso Arona. Queste ultime due sono situazioni storicamente critiche alle nostre analisi».

La mappa dei campionamenti tratta da golettaverde.legambiente.it

I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

«È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei nostri laghi – sottolineano da Goletta dei laghi – prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri».

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