Green Pass, è caos. I farmacisti: «Disponibili a vaccinare, ma nessuna indicazione»

Sul Green Pass è caos totale. L’annunciato lasciapassare necessario per gli spostamenti tra regioni di colore diverso dal giallo si potrà ottenere con una certificazione che attesti l’avvenuta vaccinazione (con una durata di sei mesi dalla seconda dose), con l’esito negativo di un tampone rapido o melecolare a pagamento eseguito non oltre 48 ore, oppure dopo aver contratto il Covid e si è guariti (dura sei mesi dal certificato di guarigione). Il pass è necessario anche per i minori; sono esenti solo i bambini di età inferiore ai due anni. Le certificazioni rilasciate dagli Stati membri dell’Unione sono valide anche in Italia; quelle di uno Stato terzo solo se la vaccinazione è riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale.

Al momento, però, il certificato è un mistero per le autorità sanitarie che dovrebbero rilasciarlo. Asl dichiara di non avere ricevuto alcuna indicazione dalla Regione. Medici e farmacisti sono all’oscuro e lanciano alcune riflessioni.

 

 

«Siamo abilitati per eseguire i tamponi – afferma il presidente dei titolari di farmacia, Enrico Luoni -. Abbiamo ricevuto una circolare che ci indica tra le autorità sanitarie preposte a rilasciare il pass verde, ma sulle modalità nessuna informazione. Ci siamo anche messi a disposizione per vaccinare, 120 farmacie su 195 tra Novara e Vco, frequentando due corsi appositi, ma per il momento manca il via libera della Regione con le linee guida. Noi, comunque, siamo pronti».

«Non sappiamo nemmeno se saremo tra le autorità preposte al rilascio – spiega il presidente dell’Ordine dei medici di Novara, Federico D’Andrea -. Inoltre, l’introduzione del certificato fissa l’efficacia legale del vaccino a sei mesi: noi che siamo stati vaccinati per primi a gennaio, ora stiamo per scadere. E questo succederà poi per tutti. Vedo difficile poter stare al passo con tutti questi richiami e certificazioni. Attendiamo di sapere come comportarci».

Nel frattempo chi avesse la necessità di eseguire un tampone rapido o molecolare o un test sierologico, può consultare il sito della Regione Piemonte dove sono indicati tutti i centri Asl e privati che li eseguono. Peccato che i file siano aggiornati al 18 novembre 2020 e all’11 gennaio 2021.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Green Pass, è caos. I farmacisti: «Disponibili a vaccinare, ma nessuna indicazione»

Sul Green Pass è caos totale. L’annunciato lasciapassare necessario per gli spostamenti tra regioni di colore diverso dal giallo si potrà ottenere con una certificazione che attesti l’avvenuta vaccinazione (con una durata di sei mesi dalla seconda dose), con l’esito negativo di un tampone rapido o melecolare a pagamento eseguito non oltre 48 ore, oppure dopo aver contratto il Covid e si è guariti (dura sei mesi dal certificato di guarigione). Il pass è necessario anche per i minori; sono esenti solo i bambini di età inferiore ai due anni. Le certificazioni rilasciate dagli Stati membri dell’Unione sono valide anche in Italia; quelle di uno Stato terzo solo se la vaccinazione è riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale.

Al momento, però, il certificato è un mistero per le autorità sanitarie che dovrebbero rilasciarlo. Asl dichiara di non avere ricevuto alcuna indicazione dalla Regione. Medici e farmacisti sono all’oscuro e lanciano alcune riflessioni.

 

 

«Siamo abilitati per eseguire i tamponi – afferma il presidente dei titolari di farmacia, Enrico Luoni -. Abbiamo ricevuto una circolare che ci indica tra le autorità sanitarie preposte a rilasciare il pass verde, ma sulle modalità nessuna informazione. Ci siamo anche messi a disposizione per vaccinare, 120 farmacie su 195 tra Novara e Vco, frequentando due corsi appositi, ma per il momento manca il via libera della Regione con le linee guida. Noi, comunque, siamo pronti».

«Non sappiamo nemmeno se saremo tra le autorità preposte al rilascio – spiega il presidente dell’Ordine dei medici di Novara, Federico D’Andrea -. Inoltre, l’introduzione del certificato fissa l’efficacia legale del vaccino a sei mesi: noi che siamo stati vaccinati per primi a gennaio, ora stiamo per scadere. E questo succederà poi per tutti. Vedo difficile poter stare al passo con tutti questi richiami e certificazioni. Attendiamo di sapere come comportarci».

Nel frattempo chi avesse la necessità di eseguire un tampone rapido o molecolare o un test sierologico, può consultare il sito della Regione Piemonte dove sono indicati tutti i centri Asl e privati che li eseguono. Peccato che i file siano aggiornati al 18 novembre 2020 e all’11 gennaio 2021.

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