Gruppo consiliare del Pd all’attacco: «Canelli non all’altezza di questa sfida»

Non si è fatta attendere la presa di posizione del gruppo consiliare del Pd a fronte di quanto emerso la scorsa settimana in sede di Commissione sul progetto presentato da un soggetto privato, Comoli&Ferrari attraverso il suo ad, Paolo Ferrari (che ha poi avuto modo di illustrare i dettagli dell’operazione con una mail indirizzata a tutti i rappresentanti di Palazzo Cabrino), per il recupero del Mercato ortofrutticolo all’ingrosso, destinato ad ospitare il nuovo polo del “Well living”. Nessuno ha voluto mettere in discussione la bontà del progetto, per il quale “ballano” qualcosa come 18 milioni di euro (risorse che Nicola Fonzo ha voluto quantificare in «tre anni di opere pubbliche in tempi di… vacche grasse»), ma ancora una volta, nel corso della conferenza stampa online di stamattina, mercoledì 16 dicembre, i consiglieri “dem”, ai quali si è aggiunto il collega in Regione Domenico Rossi, hanno lanciato le loro accuse al sindaco Alessandro Canelli per il suo atteggiamento di totale chiusura e di mancanza di trasparenza: «Un primo cittadino – ha detto ad esempio il capogruppo Rossano Pirovano – sempre più solo al comando, che tiene nascoste certe cose non solo alle minoranze, ma anche alla sua stessa maggioranza, per non dire dei suoi assessori. Una situazione che ci lascia molto perplessi».

Della cosa, ha continuato Pirovano, gli esponenti del Pd locale sono venuti a conoscenza da Rossi in quanto, a margine del dibattito legato all’assestamento del Bilancio, anche la minoranza a Palazzo Lascaris è venuta a conoscenza dell’esistenza di una struttura di lavoro chiamata a gestire i 13 miliardi del Recovery Fund, cifra enorme, che dovrebbe cambiare il volto del Piemonte per i prossimi decenni.

«Abbiamo avuto modo di constatare – ha detto Rossi – un’opacità metodologica legata all’elaborazione di questi progetti. Un esempio? Si parla di rafforzamento della sanità digitale, ma non fa riferimento a quella territoriale; e poi esiste una discriminazione fra gli stessi territori. Non si è parla del ponte di Oleggio. Un progetto come questo, quando lo può concretizzare se non quando arrivano risorse straordinarie come in questa circostanza? Non si coinvolgono i sindaci, esiste una vera e propria discriminazione fra territori. Forse Torino e Cuneo pesano di più del nostro Quadrante…».

Temi, per Emanuela Allegra, affrontati «in maniera superficiale anche dalla Provincia. Sul tavolo ci sono tanti problemi (ha parlato anche lei del ponte per il collegamento con Malpensa, così come del Poliambulatorio di Oleggio, ndr) che non devono riguardare un colore politico ma di tutti gli amministratori. Forse fare “rete” sarebbe cosa giusta».

Tornando a Novara, l’ultimo affondo è toccato ancora a Fonzo: «Vogliamo sottolineare ancora una volta l’assoluta mancanza da parte del Comune.

Da tempo chiediamo che l’Amministrazione elabori una strategia sulla gestione del post Covid, non possiamo credere che il Comune si limiti alle dirette social del sindaco». Per il candidato del Pd alle prossime elezioni «i ristori vanno bene, ma è necessario un piano articolato sul lungo periodo, il sindaco deve farsi promotore di una concertazione coinvolgendo il maggior numero di soggetti possibile, non farsi bello con i soldi che arrivano dal Governo o progetti presentati da un privato. Avremmo voluto che il sindaco fosse all’altezza della sfida».

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Gruppo consiliare del Pd all’attacco: «Canelli non all’altezza di questa sfida»

Non si è fatta attendere la presa di posizione del gruppo consiliare del Pd a fronte di quanto emerso la scorsa settimana in sede di Commissione sul progetto presentato da un soggetto privato, Comoli&Ferrari attraverso il suo ad, Paolo Ferrari (che ha poi avuto modo di illustrare i dettagli dell’operazione con una mail indirizzata a tutti i rappresentanti di Palazzo Cabrino), per il recupero del Mercato ortofrutticolo all’ingrosso, destinato ad ospitare il nuovo polo del “Well living”. Nessuno ha voluto mettere in discussione la bontà del progetto, per il quale “ballano” qualcosa come 18 milioni di euro (risorse che Nicola Fonzo ha voluto quantificare in «tre anni di opere pubbliche in tempi di… vacche grasse»), ma ancora una volta, nel corso della conferenza stampa online di stamattina, mercoledì 16 dicembre, i consiglieri “dem”, ai quali si è aggiunto il collega in Regione Domenico Rossi, hanno lanciato le loro accuse al sindaco Alessandro Canelli per il suo atteggiamento di totale chiusura e di mancanza di trasparenza: «Un primo cittadino – ha detto ad esempio il capogruppo Rossano Pirovano – sempre più solo al comando, che tiene nascoste certe cose non solo alle minoranze, ma anche alla sua stessa maggioranza, per non dire dei suoi assessori. Una situazione che ci lascia molto perplessi».

Della cosa, ha continuato Pirovano, gli esponenti del Pd locale sono venuti a conoscenza da Rossi in quanto, a margine del dibattito legato all’assestamento del Bilancio, anche la minoranza a Palazzo Lascaris è venuta a conoscenza dell’esistenza di una struttura di lavoro chiamata a gestire i 13 miliardi del Recovery Fund, cifra enorme, che dovrebbe cambiare il volto del Piemonte per i prossimi decenni.

«Abbiamo avuto modo di constatare – ha detto Rossi – un’opacità metodologica legata all’elaborazione di questi progetti. Un esempio? Si parla di rafforzamento della sanità digitale, ma non fa riferimento a quella territoriale; e poi esiste una discriminazione fra gli stessi territori. Non si è parla del ponte di Oleggio. Un progetto come questo, quando lo può concretizzare se non quando arrivano risorse straordinarie come in questa circostanza? Non si coinvolgono i sindaci, esiste una vera e propria discriminazione fra territori. Forse Torino e Cuneo pesano di più del nostro Quadrante…».

Temi, per Emanuela Allegra, affrontati «in maniera superficiale anche dalla Provincia. Sul tavolo ci sono tanti problemi (ha parlato anche lei del ponte per il collegamento con Malpensa, così come del Poliambulatorio di Oleggio, ndr) che non devono riguardare un colore politico ma di tutti gli amministratori. Forse fare “rete” sarebbe cosa giusta».

Tornando a Novara, l’ultimo affondo è toccato ancora a Fonzo: «Vogliamo sottolineare ancora una volta l’assoluta mancanza da parte del Comune.

Da tempo chiediamo che l’Amministrazione elabori una strategia sulla gestione del post Covid, non possiamo credere che il Comune si limiti alle dirette social del sindaco». Per il candidato del Pd alle prossime elezioni «i ristori vanno bene, ma è necessario un piano articolato sul lungo periodo, il sindaco deve farsi promotore di una concertazione coinvolgendo il maggior numero di soggetti possibile, non farsi bello con i soldi che arrivano dal Governo o progetti presentati da un privato. Avremmo voluto che il sindaco fosse all’altezza della sfida».

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