Guerra dell’acqua, Est Sesia: «Disponibilità al confronto, ma il regolamento resta. Nessuna comunicazione da Regione»

Lunedì il presidente della Regione Cirio ha promesso di inviare il giorno seguente una lettera chiedendo il ritiro del regolamento. Ma il consorzio sostiene di non averla ancora ricevuta

«La notizia l’abbiamo appresa dai giornali, ma dalla Regione non abbiamo ricevuto nulla». Così afferma il direttore del consorzio irriguo Est Sesia, Mario Fossati (in foto), riguardo alla promessa fatta lunedì sera dal governatore Alberto Cirio ai risicoltori dell’area novarese e vercellese, e ribadita martedì in un comunicato.

«Domani (18 aprile) scriverò al presidente di Est Sesia per chiedere il ritiro entro sette giorni di una delibera ingiusta che limita la distribuzione dell’acqua. Se il consorzio accetterà con la volontà di sedersi intorno a un tavolo di confronto, la Regione si farà garante di una soluzione. Se invece la risposta sarà negativa, faremo ricorso al Tar» ha detto il presidente Cirio lunedì 17 a Vicolungo di fronte a una platea di agricoltori. E martedì ha aggiunto: «Vogliamo trovare una soluzione di equilibrio nell’interesse di tutti perché l’acqua è di tutti. Non è nostra intenzione penalizzare gli agricoltori lombardi, ma oggi a essere penalizzati sono gli agricoltori piemontesi e questo non possiamo accettarlo».

«Restiamo in attesa di ricevere la comunicazione – prosegue Fossati – nel frattempo ne abbiamo parlato in modo informale all’interno del consorzio: per quanto riguarda la sospensione del regolamento, dovremmo avere il consenso di Regione Lombardia, ma anche dell’assemblea che l’ha deliberato. Il Cda da solo non può decidere, può dare un parere. Siamo comunque aperti a un tavolo di confronto».

Regolamento, va ricordato, che è stato approvato dall’assemblea dei delegati il 4 aprile con 58 voti favorevoli, 14 contrari, 8 astenuti e che prevede: in caso di riduzione della disponibilità di acqua del 70%, il 20% sarà destinato alle code (Lomellina) e il 10% agli imbocchi (Novarese) con una turnazione – per il novarese – di 5/6 giorni o 7/8 giorni a seconda dell’emergenza. Con una riduzione dall’80% in su spetterà al responsabile dell’ufficio idrometrico di Est Sesia gestire la situazione in autonomia.

«Se si esamina con attenzione il regolamento, si nota come non ci sia alcuna disparità tra territori – continua il direttore – e dunque non esista alcuna necessità di ritiralo. Anzi, non averne uno in questo momento metterebbe tutti in grave difficoltà. Se l’assemblea ha preso questa decisione, noi siamo tenuti a seguirla».

Leggi anche

Dieci milioni per l’acqua. La Regione fa il punto sulla siccità con il ministro all’Ambiente

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Guerra dell’acqua, Est Sesia: «Disponibilità al confronto, ma il regolamento resta. Nessuna comunicazione da Regione»

Lunedì il presidente della Regione Cirio ha promesso di inviare il giorno seguente una lettera chiedendo il ritiro del regolamento. Ma il consorzio sostiene di non averla ancora ricevuta

«La notizia l’abbiamo appresa dai giornali, ma dalla Regione non abbiamo ricevuto nulla». Così afferma il direttore del consorzio irriguo Est Sesia, Mario Fossati (in foto), riguardo alla promessa fatta lunedì sera dal governatore Alberto Cirio ai risicoltori dell’area novarese e vercellese, e ribadita martedì in un comunicato.

«Domani (18 aprile) scriverò al presidente di Est Sesia per chiedere il ritiro entro sette giorni di una delibera ingiusta che limita la distribuzione dell’acqua. Se il consorzio accetterà con la volontà di sedersi intorno a un tavolo di confronto, la Regione si farà garante di una soluzione. Se invece la risposta sarà negativa, faremo ricorso al Tar» ha detto il presidente Cirio lunedì 17 a Vicolungo di fronte a una platea di agricoltori. E martedì ha aggiunto: «Vogliamo trovare una soluzione di equilibrio nell’interesse di tutti perché l’acqua è di tutti. Non è nostra intenzione penalizzare gli agricoltori lombardi, ma oggi a essere penalizzati sono gli agricoltori piemontesi e questo non possiamo accettarlo».

«Restiamo in attesa di ricevere la comunicazione – prosegue Fossati – nel frattempo ne abbiamo parlato in modo informale all’interno del consorzio: per quanto riguarda la sospensione del regolamento, dovremmo avere il consenso di Regione Lombardia, ma anche dell’assemblea che l'ha deliberato. Il Cda da solo non può decidere, può dare un parere. Siamo comunque aperti a un tavolo di confronto».

Regolamento, va ricordato, che è stato approvato dall’assemblea dei delegati il 4 aprile con 58 voti favorevoli, 14 contrari, 8 astenuti e che prevede: in caso di riduzione della disponibilità di acqua del 70%, il 20% sarà destinato alle code (Lomellina) e il 10% agli imbocchi (Novarese) con una turnazione – per il novarese – di 5/6 giorni o 7/8 giorni a seconda dell’emergenza. Con una riduzione dall’80% in su spetterà al responsabile dell’ufficio idrometrico di Est Sesia gestire la situazione in autonomia.

«Se si esamina con attenzione il regolamento, si nota come non ci sia alcuna disparità tra territori – continua il direttore – e dunque non esista alcuna necessità di ritiralo. Anzi, non averne uno in questo momento metterebbe tutti in grave difficoltà. Se l’assemblea ha preso questa decisione, noi siamo tenuti a seguirla».

Leggi anche

Dieci milioni per l’acqua. La Regione fa il punto sulla siccità con il ministro all’Ambiente

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore