I gruppi consiliari di minoranza presentano 55 emendamenti al bilancio

Dopo due incontri tra il sindaco e i capigruppo di Pd, 5 Stelle e Insieme per Novara, la maggioranza sarebbe disposta ad approvare dieci proposte

I gruppi consiliari di minoranza – Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Insieme per Novara – hanno depositato 55 emendamenti al Bilancio di previsione che sarà discusso durante la seduta di consiglio in programma lunedì 13 febbraio.

Trenta le proposte del Pd, tra cui una che corregge tutti gli errori materiali contenuti nel Dup, il Documento unico di programmazione), venti dei Cinque Stelle e cinque di Insieme per Novara.

«A differenza dello scorso anno, quando tutti e 106 gli emendamenti erano stati bocciati, il sindaco ha chiesto di incontrare i capigruppo di minoranza per portare avanti un lavoro condiviso – ha spiegato il capogruppo Nicola Fonzo -. Due le riunioni, a cui ha partecipato anche l’assessore al Bilancio, Silvana Moscatelli, durante le quali Canelli si è dichiarato disponibile ad accettare dieci emendamenti: cinque nostri, tre dei Cinque Stelle, due di Insieme per Novara».

Le proposte del Pd che potrebbero essere approvate dalla maggioranza riguardano lo spostamento della sede dell’Istituto storico della Resistenza con la biblioteca, il contributo alle scuole paritarie per il caro bollette, l’aumento del Piano triennale dell’offerta formativa nelle scuole, la lotta alla discriminazione e il contributo alle famiglie in difficoltà che vivono nelle case popolari.

«Si tratta di emendamenti che tengono conto del risultato emerso dalle commissioni. Non vogliamo fare alcun ostruzionismo, solo dare risposte per il bene della città» ha aggiunto Fonzo.

«Sono proposte che si basano su mozioni già approvate in consiglio all’unanimità, ma che poi non sono mai state portate avanti come l’osservatorio permanente sulla logistica» ha spiegato Milù Allegra.

«Altri temi nascosti sono la raccolta rifiuti – si dice sempre che si farà la sperimentazione ma mai quando inizierà effettivamente – così come la consulta per la legalità o la volontà di trovare una soluzione per le barriere architettoniche» ha aggiunto Cinzia Spilinga.

I Cinque Stelle, invece, hanno puntato in particolare sulla sottoscrizione di un Piano energetico comunale, sulla realizzazione di un parcheggio custodito per le bici in stazione e sulla dotazione di attrezzature sportive nei parchi pubblici.

Anche il gruppo di maggioranza di Fratelli d’Italia ha depositato nove emendamenti: un’azione autonoma, non condivisa con le altre forze politiche alleate che ha generato una crisi nei rapporti con la Lega. (leggi qui) e lo stesso Pd ha poi chiesto le dimissioni dei tre esponenti della giunta appartenenti al partito di Giorgia Meloni.

«A differenza di altri assessori, vedi Lanzo alla Sicurezza e Zoccali al Lavori Pubblici, che erano preparatissimi, i colleghi di Fratelli d’Italia non hanno fatto il proprio lavoro e sono arrivati in commissione impreparati, non sapevamo nemmeno cosa ci fosse scritto nella loro relazione» ha aggiunto la consigliera del Sara Paladini.

«Lega e Fratelli d’Italia lottano per le poltrone, noi invece ci impegniamo per la collaborazione e siamo preoccupati di quello che sta succedendo» ha concluso il collega Mattia Colli Vignarelli.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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I gruppi consiliari di minoranza presentano 55 emendamenti al bilancio

Dopo due incontri tra il sindaco e i capigruppo di Pd, 5 Stelle e Insieme per Novara, la maggioranza sarebbe disposta ad approvare dieci proposte

I gruppi consiliari di minoranza – Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Insieme per Novara – hanno depositato 55 emendamenti al Bilancio di previsione che sarà discusso durante la seduta di consiglio in programma lunedì 13 febbraio.

Trenta le proposte del Pd, tra cui una che corregge tutti gli errori materiali contenuti nel Dup, il Documento unico di programmazione), venti dei Cinque Stelle e cinque di Insieme per Novara.

«A differenza dello scorso anno, quando tutti e 106 gli emendamenti erano stati bocciati, il sindaco ha chiesto di incontrare i capigruppo di minoranza per portare avanti un lavoro condiviso – ha spiegato il capogruppo Nicola Fonzo -. Due le riunioni, a cui ha partecipato anche l’assessore al Bilancio, Silvana Moscatelli, durante le quali Canelli si è dichiarato disponibile ad accettare dieci emendamenti: cinque nostri, tre dei Cinque Stelle, due di Insieme per Novara».

Le proposte del Pd che potrebbero essere approvate dalla maggioranza riguardano lo spostamento della sede dell’Istituto storico della Resistenza con la biblioteca, il contributo alle scuole paritarie per il caro bollette, l’aumento del Piano triennale dell’offerta formativa nelle scuole, la lotta alla discriminazione e il contributo alle famiglie in difficoltà che vivono nelle case popolari.

«Si tratta di emendamenti che tengono conto del risultato emerso dalle commissioni. Non vogliamo fare alcun ostruzionismo, solo dare risposte per il bene della città» ha aggiunto Fonzo.

«Sono proposte che si basano su mozioni già approvate in consiglio all’unanimità, ma che poi non sono mai state portate avanti come l’osservatorio permanente sulla logistica» ha spiegato Milù Allegra.

«Altri temi nascosti sono la raccolta rifiuti – si dice sempre che si farà la sperimentazione ma mai quando inizierà effettivamente – così come la consulta per la legalità o la volontà di trovare una soluzione per le barriere architettoniche» ha aggiunto Cinzia Spilinga.

I Cinque Stelle, invece, hanno puntato in particolare sulla sottoscrizione di un Piano energetico comunale, sulla realizzazione di un parcheggio custodito per le bici in stazione e sulla dotazione di attrezzature sportive nei parchi pubblici.

Anche il gruppo di maggioranza di Fratelli d’Italia ha depositato nove emendamenti: un’azione autonoma, non condivisa con le altre forze politiche alleate che ha generato una crisi nei rapporti con la Lega. (leggi qui) e lo stesso Pd ha poi chiesto le dimissioni dei tre esponenti della giunta appartenenti al partito di Giorgia Meloni.

«A differenza di altri assessori, vedi Lanzo alla Sicurezza e Zoccali al Lavori Pubblici, che erano preparatissimi, i colleghi di Fratelli d’Italia non hanno fatto il proprio lavoro e sono arrivati in commissione impreparati, non sapevamo nemmeno cosa ci fosse scritto nella loro relazione» ha aggiunto la consigliera del Sara Paladini.

«Lega e Fratelli d’Italia lottano per le poltrone, noi invece ci impegniamo per la collaborazione e siamo preoccupati di quello che sta succedendo» ha concluso il collega Mattia Colli Vignarelli.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore