Iacopino, 5 Stelle: «Lo Sporting? La spada di Damocle dell’amministrazione»

Dopo il Partito Democratico, anche i Pentastellati criticano l'operato di sindaco e assessore dopo la cacciata di Sport Management

Per il Partito Democratico è «il tallone d’Achille del centro destra», per il Movimento 5 Stelle «una spada di Damocle». Entrambi i fronti di opposizione scomodano la mitologia greca per parlare dello Sporting dopo che la scorsa settimana il Comune, proprietario della struttura, ha sollevato Sport Management dalla gestione dei servizi dell’impianto del Terdoppio.

«La struttura, voluto fortemente dall’amministrazione Giordano e dall’assessore allo sport Gaetano Nastri – attualmente parlamentare di Fratelli d’Italia – è un vero e proprio buco nero per i nostri fondi pubblici – dichiara Mario Iacopino, candidato sindaco e capogruppo dei 5 Stelle -. Un palazzetto nato male, gestito anche peggio: sono i costi di manutenzione che ogni anno vanno a drenare ingenti risorse che potrebbero essere utilizzate per le palestre delle scuole o per gli impianti più piccoli ma, allo stesso tempo, vitali per l’associazionismo sportivo e per tutti i nostri giovani».

Sermpre secondo Iacopino, «l’amministrazione Canelli avrebbe dovuto provare a gestirlo in maniera virtuosa, invece l’assessore Chiarelli, di FdI, alla quale il Sindaco ha affidato la delega allo Sport, si è rivelata non all’altezza dell’incarico. Infatti, è storia di questi giorni l’affidamento diretto ad una società di imprese che, sulla carta, non soddisfa gli enormi dubbi sulla attitudine gestionale di un impianto così grande ma già di per sé problematico. Palestre, piscine, bar possono essere dati in gestione a queste società? Su quali basi concrete? Cosa giustifica l’affidamento diretto? Chiederò lumi all’assessore allo Sport, a mio parere in chiara difficoltà su una vicenda surreale e a tratti grotteschi. È emblematico il silenzio sfuggente del sindaco sulla questione: ci ha abituati a grandi dirette Facebook ma, quando le cose vanno male, si rifugia spesso in un silenzio ingiustificato»

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Iacopino, 5 Stelle: «Lo Sporting? La spada di Damocle dell’amministrazione»

Dopo il Partito Democratico, anche i Pentastellati criticano l’operato di sindaco e assessore dopo la cacciata di Sport Management

Per il Partito Democratico è «il tallone d'Achille del centro destra», per il Movimento 5 Stelle «una spada di Damocle». Entrambi i fronti di opposizione scomodano la mitologia greca per parlare dello Sporting dopo che la scorsa settimana il Comune, proprietario della struttura, ha sollevato Sport Management dalla gestione dei servizi dell’impianto del Terdoppio.

«La struttura, voluto fortemente dall'amministrazione Giordano e dall’assessore allo sport Gaetano Nastri – attualmente parlamentare di Fratelli d'Italia – è un vero e proprio buco nero per i nostri fondi pubblici - dichiara Mario Iacopino, candidato sindaco e capogruppo dei 5 Stelle -. Un palazzetto nato male, gestito anche peggio: sono i costi di manutenzione che ogni anno vanno a drenare ingenti risorse che potrebbero essere utilizzate per le palestre delle scuole o per gli impianti più piccoli ma, allo stesso tempo, vitali per l'associazionismo sportivo e per tutti i nostri giovani».

Sermpre secondo Iacopino, «l'amministrazione Canelli avrebbe dovuto provare a gestirlo in maniera virtuosa, invece l'assessore Chiarelli, di FdI, alla quale il Sindaco ha affidato la delega allo Sport, si è rivelata non all'altezza dell'incarico. Infatti, è storia di questi giorni l'affidamento diretto ad una società di imprese che, sulla carta, non soddisfa gli enormi dubbi sulla attitudine gestionale di un impianto così grande ma già di per sé problematico. Palestre, piscine, bar possono essere dati in gestione a queste società? Su quali basi concrete? Cosa giustifica l'affidamento diretto? Chiederò lumi all'assessore allo Sport, a mio parere in chiara difficoltà su una vicenda surreale e a tratti grotteschi. È emblematico il silenzio sfuggente del sindaco sulla questione: ci ha abituati a grandi dirette Facebook ma, quando le cose vanno male, si rifugia spesso in un silenzio ingiustificato»

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