«Dall’inizio della pandemia a oggi, per potenziare il personale sanitario e fronteggiare l’emergenza Covid, il Piemonte ha contrattualizzato circa 4.500 operatori aggiuntivi e attivi attualmente su tutto il territorio regionale: medici, infermieri e altre figure a supporto del sistema di gestione delle emergenze e contact tracing, oltre a unità di personale medico per le 90 Usca, Unità Speciali di Continuità Assistenziale, attive in questo momento in Piemonte».
Sono questi i dati forniti dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi durante la quarta commissione e della commissione di indagine di ieri, lunedì 23 novembre. Dati peraltro contestati dal consigliere del Pd e vicepresidente commissione Sanità Domenico Rossi perchè ritenuti incompleti (leggi qui).
«In particolare da marzo a oggi – ha proseguito Icardi – l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha attivato circa 30 bandi, quasi tutti della durata di un anno, per contrattualizzare le principali figure sanitarie necessarie ad affrontare l’emergenza pandemica».
Nel dettaglio per affrontare la Fase 1 e preparare la Fase 2 sono stati pubblicati 11 bandi conclusi da marzo ad agosto 2020 della durata di un anno (3 a marzo, 3 ad aprile, 2 a maggio, 2 a giugno, 1 ad agosto) per un totale di oltre 4.300 partecipanti. In particolare:
– 1 bando per medici (lanciato a marzo e concluso a ottobre) per un totale di 750 partecipanti;
– 4 bandi per infermieri (conclusi nei mesi di marzo, aprile, giugno e agosto) per un totale di oltre 1.300 partecipanti;
– 3 bandi per Oss (1 a marzo e 2 ad aprile) per un totale di 2.559 partecipanti;
– 1 bando per assistenti sanitari (concluso a maggio) per un totale di 80 partecipanti;
– 1 bando tecnici di laboratorio (concluso a maggio) per un totale di 275 partecipanti;
– 1 bando per assistenti sociali Usca (concluso a giugno) per un totale di 100 partecipanti.
Per potenziare la Fase 2 sono stati lanciati altri 19 bandi da settembre a novembre 2020 (4 a settembre, 9 a ottobre e 6 a novembre), la maggior parte della durata di un anno e uno di 36 mesi, per un totale di oltre 8.000 partecipanti (due bandi sono ancora in corso). In particolare:
– 8 bandi per infermieri (nei tre mesi di settembre, ottobre e novembre: due sono ancora in corso, uno dei quali congiunto con personale medico) per un totale parziale di 978 partecipanti;
– 4 bandi per medici (nei tre mesi di settembre, ottobre e novembre: uno, congiunto con personale infermieristico, è ancora in corso) per un totale di 1.730 partecipanti;
– 1 bando per Oss (a ottobre) per un tot. di 1.564 partecipanti
– 1 bando per personale amministrativo (a settembre) per un tot. di 2.951 partecipanti;
– 1 bando per assistente sanitario (a settembre) per un tot. di 97 partecipanti;
– 1 bando per tecnico di laboratorio (a ottobre) per un tot. di 140 partecipanti;
– 1 bando per tecnico di radiologia (a ottobre) per un tot. di 125 partecipanti;
– 1 bando per tecnico di prevenzione (a ottobre) per un tot. di 184 partecipanti;
– 1 bando per fisioterapista (a ottobre) per un tot. di 232 partecipanti;
– 1 bando per ostetrica (a novembre) per un tot. di 430 partecipanti.
«Nel periodo primavera/estate – ha concluso l’assessore – l’Unità di crisi regionale ha indicato alle Asl la possibilità di attingere anche alle graduatorie di bandi pregressi a tempo indeterminato fino a esaurimento (in particolare per infermieri, Oss e ostetriche). In generale, dall’inizio della pandemia, ai bandi specifici lanciati dall’Unità di crisi si aggiungono anche i
bandi attivati delle singole aziende sanitarie. A fine giugno il personale sanitario aggiuntivo reclutato era di circa 2.400 unità, salito ad oggi a circa 4.500 operatori in più per fronteggiare questa fase della pandemia».