La commemorazione della “battaglia di Lumellogno” torna con un particolare in più che la arricchisce simbolicamente, ricorrendo infatti quest’anno il centenario di quei tragici fatti. Era l’estate del 1922 quando, al culmine di un periodo di forti tensioni sociali che avevano percorso la Penisola nell’immediato dopoguerra, la frazione novarese fu protagonista di uno scontro fra la popolazione locale e gruppi di squadristi, esponenti di quel fascismo che da li a qualche mese sarebbe salito al potere con la marcia su Roma. Episodio al termine del quale i lumellognesi, gran parte contadini, combattendo unicamente con zappe, forconi e pochi altri strumenti agricoli, riuscirono ad avere la meglio. Episodio della storia locale (che registrò al termine sei morti) per il quale la città di Novara ottenne nel 2007 dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la Medaglia d’oro al valor civile.
Il programma delle iniziative è stato presentato a Palazzo Carino dal sindaco Alessandro Canelli, dal consigliere comunale di Lumellogno Ezio Romano e da Carlo Migliavacca, in passato presidente del locale CdQ, nonché “memoria storica” della località, che per l’occasione ha realizzato un volume arricchito di particolari e numerose testimonianze, segno tangibile e non solo di come quella vicenda sia ancora oggi molto sentita fra gli abitanti della frazione. Nell’occasione, grazie alla collaborazione del liceo Artistico “Casorati”, si è provveduto al restauro di due monumenti significati presenti a Lumellogno, quello dedicato ai Caduti e quello a Pier Lombardo.
La cerimonia si svolgerà sabato 16 luglio (anniversario del “moto”) a partire dalle 9.30 nella chiesa parrocchiale, dove sarà presentato il quadro di Roberto De Nisi, poi esposto nella Cappella del Rosario, raffigurante i caduti dello scontro. Alle 10.15 è prevista la formazione di un corteo che raggiungerà il Monumeto ai Caduti dove sarà deposta una corona d’alloro, al quale farà seguito il saluto delle autorità e l’intervento di Carlo Migliavacca.
Canelli ha voluto sottolineare come Lumellogno, insieme a tante località dell’Italia settentrionale, ebbe modo di distinguersi un secolo fa nella sua lotta contro l’allora nascente movimento fascista: «Come amministrazione comunale ci sembra giusto mantenere via la memoria di quei fatti, che videro anche la nostra città, grazie alla sua località di Lumellogno, ritagliarsi un ruolo di primo piano nella difesa della libertà».