Il Comando della Polizia locale novarese lascia l’attuale sede nell’ex area Tav per trasferirsi nella costruzione adiacente lo Sporting – sopra il McDonald’s – nei locali precedentemente occupati da un ristorante orientale. E’ quanto emerso questa mattina, giovedì 8 giugno, a margine del dibattito in consiglio comunale riguardante la delibera sulla salvaguardia degli equilibri generali del Bilancio di previsione 2023-’25 e l’assestamento per l’esercizio in corso. Ad annunciarlo è stata l’assessore Silvana Moscatelli, ma a “stuzzicare” il successivo intervento del sindaco Alessandro Canelli, è stato il capogruppo del Pd Nicola Fonzo.

«Si tratta di una serie di spostamenti di cui si parla da tempo, compreso quello riguardante gli uffici giudiziari – ha detto l’esponente dem -. Da tempo sollecitiamo l’amministrazione affinché si arrivi a uno spazio unico di tutti gli uffici comunali. Questo comporterebbe una minore spesa e una migliore qualità dei servizi erogati ai cittadini».

«Confermo – ha replicato il primo cittadino – che per quanto di riguarda i vigili si tratterà di una soluzione temporanea. Non disponiamo nell’immediato delle risorse e non sussistono i tempi tecnici per spostare il Comando della Polizia locale nell’area presa in considerazione, quella di una delle ex caserme, che rimane la soluzione finale. Ci è stata prospettata questa soluzione da qualche mese e abbiamo pensato di sfruttarla, anche perché si tratta di un’immobile di nostra proprietà».

A chi vede una soluzione di “ripiego”, considerando il precedente utilizzo come ristorante, Canelli ha ribattuto che «si tratta di uno spazio di 1.400 metri quadrati originariamente destinati a uso uso ufficio. Il ristorante è arrivato dopo; adesso torna ad essere utilizzato come uffici. Sarà la sede temporanea del Comando di Polizia locale in attesa di un progetto definitivo, che avrà costi ben superiori. Poiché dobbiamo effettuare questo spostamento in tempi brevi, ci è sembrata la soluzione migliore, più efficace e nello stesso tempo meno dispendiosa. Si tratta tra l’altro di uno spazio dignitosissimo, migliore rispetto all’attuale, dotato di accesso anche per i disabili, in una zona della città che si presta ad accogliere questo tipo di servizio in un quartiere come quello di Sant’Agabio. Il progetto definitivo? Non può essere fatto in due – tre mesi. Adesso concentriamoci su questo spostamento, che contiamo di attuare entro la fine dell’anno».