Il Comune di Novara prepara la difesa contro il ricorso presentato dal Comitato per Pernate. Nella seduta del 6 giugno la giunta ha deliberato di affidare l’incarico agli avvocati Lorena Rovetta e Giovanna Perone dell’avvocatura civica del Comune a rappresentare l’ente contro il ricorso al Tar del Piemonte notificato lo scorso 27 marzo.
Un appello (che per il momento è costato circa 5 mila euro) con il quale i componenti del Comitato, i gruppi consiliari di minoranza e singoli cittadini, rappresentati dal legale torinese Chiara Servetti, chiedono l’annullamento della delibera di giunta del 31 gennaio 2023 con cui l’amministrazione comunale ha dato il via libera al Piano strategico di sviluppo industriale presentato da Cim Spa e Develog per la realizzazione del nuovo polo logistico della frazione di Novara: un’area di 800 mila metri quadrati di cui 247 mila coperti da quattro capannoni e 32 mila da specchi d’acqua circondati da 2.758 piante e 9.727 arbusti.
«Costituirci è stato un atto dovuto, nessuno ha presentato la sospensiva e potrebbero passare anche anni prima che il Tar fissi un’udienza – commenta l’assessore all’Urbanistica, Valter Mattiuz -. Per noi non cambia nulla: ora attendiamo che la Provincia convochi Comune e Regione per proseguire l’iter amministrativo».
«Questa amministrazione è contro i residenti di Pernate e contro la città – afferma Paolo Manenti, tra i promotori del Comitato -. La politica messa in atto è un’esasperazione del potere; questo insediamento potrebbe rovinare in modo irrimediabile la comunità. Ma è la prima volta che i novaresi si ribellano in questo modo: andiamo avanti».