Un nuovo asilo nido in via Fara collegato alla scuola materna già esistente, in modo da realizzare un vero complesso scolastico su un’area verde pubblica. E poi la riqualificazione del nido già esistente a Sant’Agabio. Una scelta rilevante che tiene conto dei due quartieri più popolosi delal città. Il progetto prevede un contributo statale di 6 milioni di euro, a cui il Comune aggiunge 300 mila euro». L’annuncio è stato fatto lunedì 28 giugno in consiglio comunale dall’assessore al Bilancio Silvana Moscatelli. Un impegno di spesa approvato in giunta che doveva essere ratificato in consiglio e che ha ricevuto molte critiche da parte dell’opposizione tanto che è passato con i soli voti della maggioranza.
A tre giorni dalla comunicazione ufficiale, il sindacato Cgil si fa avanti con alcune istanze che riguardano la gestione del nuovo nido: «Questa decisione non può essere disgiunta da una discussione con le organizzazioni sindacali – afferma Paolo Del Vecchio, segretario di Fp Cgil -. Rivendichiamo, infatti, sul piano nazionale, la predisposizione di un piano straordinario di assunzioni nei servizi educativi comunali di almeno venti persone; lo scomputo delle risorse dedicate ai servizi 0-6 anni dai vincoli di spesa dei comuni, perché il settore dei servizi per l’infanzia è un investimento e un diritto fondamentale tutelato dalla Costituzione e il riconoscimento dell’evoluzione professionale e la qualità del lavoro del personale che garantisce e garantirà questi servizi».
«Riteniamo che l’offerta di posti negli asili nido debba aumentare, peccato però che a oggi siamo lontani dall’obiettivo e registriamo un ulteriore arretramento vista la carenza di personale – prosegue Del Vecchio -. Abbiamo ripetutamente segnalato al Comune, negli appositi tavoli sindacali, come ci sia urgente necessità di assunzioni di personale; queste sono indispensabili per non ridurre l’offerta alle famiglie e per mantenere costante il livello qualitativo del servizio. Sul tema, però, permangono molte incertezze. Siamo in attesa di risposte alle sollecitazioni già poste all’amministrazione».
Tra le critiche mosse in consiglio contro il nuovo nido, in particolare si è spesa Sara Paladini del Pd: «Una scelta strana la vostra: oggi la descrivete significativa, quando meno di un anno fa era stata portata in consiglio una delibera che stralciava numerose opere previste a Veveri, tra cui un nuovo asilo, dicendo che non c’era necessità. Dimostrate ancora una volta ma mancanza di visione complessiva. Inoltre non si sarebbe dovuto togliere spazio verde e pubblico senza prrvedere di realizzarlo in altre zone della città e non sappiamo nemmeno se ci saranno i finanziamenti. State dimostrando tutta la vostra incapacità».
«La scelta di non realizzare un nido a Veveri è stata presa dopo il monitoraggio dei fabbisogni da parte del dirigente del Comune che ha valutato la necessità di un nuovo asilo in altre zone della città – ha commentato il sindaco Alessandro Canelli -. Inoltre il governo ha approvato un piano nazionale per i nidi allocando delle risorse e noi secondo la consigliera Paladini dovremmo rinunciare dicendo di no? Ci sono criteri in queso bando che noi stiamo rispettando. Rivendico e ritengo necessaria questa impostazione che prevede un rafforzamento degli edifici pubblici soprattutto quelli con nfunzione educativa».