E’ ora di dire basta. In vista del prossimo 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il Comune di Novara, in collaborazione con l’Ospedale Maggiore e l’associazione Integrando, organizza un convegno dal titolo “Il coraggio delle donne” in programma il 30 novembre alle 17.30 all’Arengo del Broletto.
Gli interventi saranno moderati da Fabrizio Poli. Questi saranno un’occasione di riflessione per il contrasto alla violenza sulle donne. «Un titolo nel quale compaiono due parole chiave: coraggio e donne – ha spiegato l’assessore alle Paro opportunità, Giulia Negri, durante la presentazione –. Perché sappiamo bene che ci vuole coraggio a denunciare certe situazioni, soprattutto per una donna».
«Interverrà al convegno anche Grazia Biondi, la quale ha denunciato, dopo anni di abusi, le violenze subite, dando vita all’associazione Manden, di cui è tuttora presidente – ha detto Maria Santa Guarini, presidente di Integrando -. L’incontro si concluderà con uno spettacolo di flamenco, una danza simbolo della rigenerazione, della forza e della rinascita».
«Sono qui con il cuore infranto perché mai come oggi ci rendiamo conto che non è mai abbastanza» ha aggiunto Edit Shahi, medico di direzione sanitaria del Maggiore. «E’ arrivato il momento di dire basta. Serve la massima consapevolezza perché la violenza tocca tutti noi» ha concluso la consigliera comunale Maria Luisa Astolfi.
Storie di coraggio e resilienza: due incontri al Convitto Carlo Alberto per sensibilizzare contro la violenza sulle donne
Lo stesso incontro sarà anticipato mercoledì 29 novembre alle 10.30 al Convitto Carlo Alberto: gli ragazzi della scuola, con gli alunni degli istituti comprensivi Bellini e Duca D’Aosta, ascolteranno la testimonianza diretta di Grazia Biondi per poi proporre un momento di discussione e letture che li vedrà protagonisti.
Successivamente, a partire dalle 18, il Convitto ospiterà un secondo incontro, questa volta aperto al pubblico: Giuseppe Delmonte, orfano di femminicidio dall’età di diciotto anni quando la madre venne uccisa per mano del padre nel 1997, racconterà la propria storia, introdotto da Chiara Pasetti, docente dell’istituto, e autrice del monologo teatrale “Moi”, in scena la sera del 28 novembre al Teatro Faraggiana.