«Il futuro del Novara Calcio non è in dubbio, con o senza cessione. Però…»

«Le pare che un’offerta di cessione gratuita della società lasciando a me tutti i debiti può essere considerata un’offerta? Questa è solo una persona che ha bisogno di pubblicità e che, evidentemente, non sa come si fanno le trattative se arriva e incontra solo la minoranza della società. Prima di parlare come se fosse già il presidente, lo compri il Novara pagando quello che deve. Quando ho acquisito le mie quote, c’erano 13 milioni di debiti, ora ce ne sono 6 e non perchè abbia guadagnato, ma perchè ho fatto un’iniezione di 6 milioni di euro in società. Il problema è che non sono stato ben accetto fin da subito, c’è chi ha remato contro perchè arrivo da fuori e non ha mai gradito la mia presenza. Chi dice che non ho mai fatto nulla, ora pensa di buttarmi fuori in questo modo?»

Maurizio Rullo, presidente del Novara Calcio, non l’ha presa bene (giustamente) l’iniziativa di Alex Oliva, imprenditore, nuovo potenziale acquirente della società, che venerdì è arrivato in città e ha incontrato, oltre al sindaco, il direttore sportivo Roberto Nespoli, in rappresentanza del socio di minoranza Massimo De Salvo, e due ex consiglieri.

 

 

Così, mentre l’ultima trattativa pare muoversi su un tracciato indipendente, Rullo tira fuori l’asso dalla manica affermando di avere «altre tre offerte pronte nel cassetto da mesi – continua Rullo – la prima è quella nota di Pavanati, lunedì dovrebbe arrivare le lettera di garanzie della banca. La seconda è di due imprese piemontesi quotate in Borsa con interessi anche su Novara che lavorano nel settore edile e del fotovoltaico. Questi due imprenditori acquisterebbero il 60%; poi a novembre, quando scadrà la mia fideiussione, prenderebbero anche il restante 20%. Infine c’è una terza cordata di sette imprenditori di Parma disposti a pagare molto di più di quello che avevo speso io. Se nessuna di queste offerte dovesse andare in porto, l’accordo è di cedere il 20% alla fonderia svizzero tedesca e di continuare con la prossima stagione. In ogni caso il futuro del Novara non viene messo in dubbio, con o senza cessione».

Rullo, dunque, spazza via il fantasma del fallimento. Le sue parole sarebbero confermate anche dal fatto che, proprio nell’ottica di una programmazione per la prossima stagione già in atto, è notizia di ieri il rinnovo contrattuale con scadenza 2023 del difensore azzurro Marco Bellich. È atteso, in tal senso, anche quello considerato da tifosi e addetti ai lavori quale passaggio chiave per il futuro, ovvero quello di Riccardo Collodel. Novarese doc e letteralmente esploso nell’ultima stagione, Collodel dovrebbe essere una delle colonne portanti del Novara che verrà. Con il contratto in scadenza al 30 giugno, però, salvo nuovi accordi con il club, il Novara lo perderà a zero.

Sull’ipotesi circolata ne giorni scorsi di coinvolgere i tifosi in un azionariato popolare, Rullo conferma: «Squadre come il Barcellona o il Real Madrid usano questo sistema da anni. Il Novara è l’unica squadra in Italia tra quelle di serie B e C in blockchain: il guadagno, solo di token, ha superato i 100 mila euro. Quindi non è fantascienza che anche al Novara si possa applicare questa tipologia di partecipazione. Il problema è che all’interno, tra impiegati e dirigenti, ci sono persone che remano contro la società al solo scopo di cacciarmi: se volessero il bene del Novara non si comporterebbero in questo modo. E ho paura che i tifosi si siano lasciati condizionare da questo clima di odio».


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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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«Le pare che un'offerta di cessione gratuita della società lasciando a me tutti i debiti può essere considerata un'offerta? Questa è solo una persona che ha bisogno di pubblicità e che, evidentemente, non sa come si fanno le trattative se arriva e incontra solo la minoranza della società. Prima di parlare come se fosse già il presidente, lo compri il Novara pagando quello che deve. Quando ho acquisito le mie quote, c'erano 13 milioni di debiti, ora ce ne sono 6 e non perchè abbia guadagnato, ma perchè ho fatto un'iniezione di 6 milioni di euro in società. Il problema è che non sono stato ben accetto fin da subito, c'è chi ha remato contro perchè arrivo da fuori e non ha mai gradito la mia presenza. Chi dice che non ho mai fatto nulla, ora pensa di buttarmi fuori in questo modo?» Maurizio Rullo, presidente del Novara Calcio, non l'ha presa bene (giustamente) l'iniziativa di Alex Oliva, imprenditore, nuovo potenziale acquirente della società, che venerdì è arrivato in città e ha incontrato, oltre al sindaco, il direttore sportivo Roberto Nespoli, in rappresentanza del socio di minoranza Massimo De Salvo, e due ex consiglieri.     Così, mentre l'ultima trattativa pare muoversi su un tracciato indipendente, Rullo tira fuori l'asso dalla manica affermando di avere «altre tre offerte pronte nel cassetto da mesi - continua Rullo - la prima è quella nota di Pavanati, lunedì dovrebbe arrivare le lettera di garanzie della banca. La seconda è di due imprese piemontesi quotate in Borsa con interessi anche su Novara che lavorano nel settore edile e del fotovoltaico. Questi due imprenditori acquisterebbero il 60%; poi a novembre, quando scadrà la mia fideiussione, prenderebbero anche il restante 20%. Infine c'è una terza cordata di sette imprenditori di Parma disposti a pagare molto di più di quello che avevo speso io. Se nessuna di queste offerte dovesse andare in porto, l'accordo è di cedere il 20% alla fonderia svizzero tedesca e di continuare con la prossima stagione. In ogni caso il futuro del Novara non viene messo in dubbio, con o senza cessione». Rullo, dunque, spazza via il fantasma del fallimento. Le sue parole sarebbero confermate anche dal fatto che, proprio nell'ottica di una programmazione per la prossima stagione già in atto, è notizia di ieri il rinnovo contrattuale con scadenza 2023 del difensore azzurro Marco Bellich. È atteso, in tal senso, anche quello considerato da tifosi e addetti ai lavori quale passaggio chiave per il futuro, ovvero quello di Riccardo Collodel. Novarese doc e letteralmente esploso nell'ultima stagione, Collodel dovrebbe essere una delle colonne portanti del Novara che verrà. Con il contratto in scadenza al 30 giugno, però, salvo nuovi accordi con il club, il Novara lo perderà a zero. Sull'ipotesi circolata ne giorni scorsi di coinvolgere i tifosi in un azionariato popolare, Rullo conferma: «Squadre come il Barcellona o il Real Madrid usano questo sistema da anni. Il Novara è l'unica squadra in Italia tra quelle di serie B e C in blockchain: il guadagno, solo di token, ha superato i 100 mila euro. Quindi non è fantascienza che anche al Novara si possa applicare questa tipologia di partecipazione. Il problema è che all'interno, tra impiegati e dirigenti, ci sono persone che remano contro la società al solo scopo di cacciarmi: se volessero il bene del Novara non si comporterebbero in questo modo. E ho paura che i tifosi si siano lasciati condizionare da questo clima di odio».
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