Il ministro Garavaglia: «Sostegni e fatturato per far ripartire il turismo»

Il capo del ministero del Turismo ha fatto visita a Novara e ai monumenti principali incontrando i rappresentanti degli operatori del settore. «Tre miliardi di euro nel Recovery»

Una passeggiata per i monumenti più importanti della città, ma anche una passerella elettorale con tanto di fermata al gazebo della Lega e foto di rito. Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha fatto tappa a Novara, la prima di un tour che in giornata l’ha portato ad Alessandria e poi a Torino. Dopo una breve salita sulla Cupola, il ministro ha visitato la Basilica (dove era in corso uno dei concerti di Novara Jazz), ha attraversato il Broletto e, dopo una tappa al Teatro Coccia, ha incontrato e la stampa e i rappresentanti degli operatori del settore al castello.

Ha detto Garavaglia: «questa è la mia zona. Abito a Marcallo con Casone (provincia di Milano dove è stato anche sindaco e attualmente il primo cittadino è la moglie Marina Roma, ndr) e da giovane venivo a Novara a suonare la batteria».

Dopo gli interventi del sindaco Alessandro Canelli e del presidente delle Regione Alberto Cirio, Garavaglia ha affermato: «La macchina del turismo è molto complicata e il 13-14% del Pil. Ci siamo resi conto con la crisi quanto sia importante. Pensiamo solo alla ristorazione. Il primo impegno è stato quello di far ripartire le attività: vanno bene i sostegni, ma se non si fattura non si va avanti. Finalmente si torna a respirare un clima di serenità. Piuttosto che di resilienza mi piace parlare di entusiasmo: non dobbiamo pensare di andare avanti nonostante tutto, ma rafforzare l’impegno. Come portare il turismo in Italia? Iniziando a pensare che non è solo la grande città d’arte o la grande mostra ad attrarre, ma anche realtà come quelle di Novara in cui ci sono qualità e organizazzione».

«Mi avete fatto visitare la Mole – ha detto il ministro intendendo la Cupola, forse per un lapsus – e farla diventare un polo di attrazione è stata una scelta intelligente. Far conoscere l’italia agli italiani è uno dei nsotri obiettivi».

Ha poi preso la parola Gianni Filippa, presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia. «In Piemonte abbiamo diverse infrastutture che sono un po’ datate, capiamo se può essere un’occasione per incentivare le ristrutturazioni». «È normale che in Italia -ha detto Garavaglia – sia necessario mettere mano a questo settore. Il ministero ha inserito nel piano del Recovery 3 miliardi di euro e dopo il via ibera dell’Europa apriremo i bandi. Queste risorse saranno usate per migliorare le strutture ricettive nell’ottica della sostenibilità. Lo vogliamo fare in modo semplice a differenza di quello che sta succedendo con il 110% per il quale servono un sacco di scartoffie. Questo oltre a prestiti partecipativi per le grandi strutture che hanno bisogno di sostegno per diversi anni. In questo senso abbiamo bisogno di uscire dal perimetro bancario con strumenti finanziari diversi».

Il presidente di Federalberghi Emilio Zanetta ha poi puntato in particolare sul tema Imu: «Si dice che in Italia il turismo sia il comparto più importante, finalmente abbiamo anceh un ministro dedicato. Chiedo, quindi, di rivedere la questione dell’Imu: oggi circa l’80% degli albergatori paga questa tassa a causa di un vincolo di legge». «Sappiamo della questione, vediamo di fare il possibile ma il primo passo è riuscire a far ripartire» ha risposto il ministro.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Il ministro Garavaglia: «Sostegni e fatturato per far ripartire il turismo»

Il capo del ministero del Turismo ha fatto visita a Novara e ai monumenti principali incontrando i rappresentanti degli operatori del settore. «Tre miliardi di euro nel Recovery»

Una passeggiata per i monumenti più importanti della città, ma anche una passerella elettorale con tanto di fermata al gazebo della Lega e foto di rito. Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha fatto tappa a Novara, la prima di un tour che in giornata l’ha portato ad Alessandria e poi a Torino. Dopo una breve salita sulla Cupola, il ministro ha visitato la Basilica (dove era in corso uno dei concerti di Novara Jazz), ha attraversato il Broletto e, dopo una tappa al Teatro Coccia, ha incontrato e la stampa e i rappresentanti degli operatori del settore al castello.

Ha detto Garavaglia: «questa è la mia zona. Abito a Marcallo con Casone (provincia di Milano dove è stato anche sindaco e attualmente il primo cittadino è la moglie Marina Roma, ndr) e da giovane venivo a Novara a suonare la batteria».

Dopo gli interventi del sindaco Alessandro Canelli e del presidente delle Regione Alberto Cirio, Garavaglia ha affermato: «La macchina del turismo è molto complicata e il 13-14% del Pil. Ci siamo resi conto con la crisi quanto sia importante. Pensiamo solo alla ristorazione. Il primo impegno è stato quello di far ripartire le attività: vanno bene i sostegni, ma se non si fattura non si va avanti. Finalmente si torna a respirare un clima di serenità. Piuttosto che di resilienza mi piace parlare di entusiasmo: non dobbiamo pensare di andare avanti nonostante tutto, ma rafforzare l’impegno. Come portare il turismo in Italia? Iniziando a pensare che non è solo la grande città d’arte o la grande mostra ad attrarre, ma anche realtà come quelle di Novara in cui ci sono qualità e organizazzione».

«Mi avete fatto visitare la Mole – ha detto il ministro intendendo la Cupola, forse per un lapsus – e farla diventare un polo di attrazione è stata una scelta intelligente. Far conoscere l’italia agli italiani è uno dei nsotri obiettivi».

Ha poi preso la parola Gianni Filippa, presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia. «In Piemonte abbiamo diverse infrastutture che sono un po’ datate, capiamo se può essere un’occasione per incentivare le ristrutturazioni». «È normale che in Italia -ha detto Garavaglia – sia necessario mettere mano a questo settore. Il ministero ha inserito nel piano del Recovery 3 miliardi di euro e dopo il via ibera dell’Europa apriremo i bandi. Queste risorse saranno usate per migliorare le strutture ricettive nell’ottica della sostenibilità. Lo vogliamo fare in modo semplice a differenza di quello che sta succedendo con il 110% per il quale servono un sacco di scartoffie. Questo oltre a prestiti partecipativi per le grandi strutture che hanno bisogno di sostegno per diversi anni. In questo senso abbiamo bisogno di uscire dal perimetro bancario con strumenti finanziari diversi».

Il presidente di Federalberghi Emilio Zanetta ha poi puntato in particolare sul tema Imu: «Si dice che in Italia il turismo sia il comparto più importante, finalmente abbiamo anceh un ministro dedicato. Chiedo, quindi, di rivedere la questione dell’Imu: oggi circa l’80% degli albergatori paga questa tassa a causa di un vincolo di legge». «Sappiamo della questione, vediamo di fare il possibile ma il primo passo è riuscire a far ripartire» ha risposto il ministro.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore