Il Novara Calcio non paga l’affitto del Piola dal 2015. Il Comune revoca la convenzione. È stato necessario il tracollo irreversibile del Novara Calcio perché il Comune revocasse la convenzione con la storica società per l’utilizzo dello stadio Piola.
Con una determina dirigenziale e una delibera di giunta, infatti, mercoledì 18 agosto l’amministrazione ha annullato l’accordo sottoscritto nel 2015 e che avrebbe dovuto avere una durata di nove anni. Non solo perché la società, dopo l’esclusione dal campionato professionistico di serie C e, di conseguenza, senza più una squadra a disposizione, non può più «garantire la continuità della storia calcistica locale e promuovere la pratica sportiva» ma anche perché «la società Novara Calcio S.p.A., sin dall’inizio della concessione si è resa inadempiente». In particolare «non sono stati versati i canoni relativi alle stagioni 2015/2016, 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021; non sono stati ceduti in favore del Comune i beni oggetto di leasing; non sono stati inviati i report relativi alle manutenzioni effettuate».
I soli affitti non versati ammontano a 45 mila euro: 10 mila euro per le tre stagioni in serie B e 5 mila per le altrettante in serie C.
«Quando ho assunto l’incarico di assessore allo Sport nel 2018 la pratica era già nelle mani dell’avvocatura – spiega Marina Chiarelli -. Inoltre la società avrebbe dovuto impegnarsi per lavori di manutenzione per un importo di circa 110 mila euro all’anno».
Contestualmente alla revoca, la giunta ha deliberato di concedere lo stadio alla nuova società di Massimo Ferranti che si è aggiudicata il bando per «consentire a quest’ultima l’iscrizione al Campionato Interregionale e garantire così il soddisfacimento dell’interesse pubblico […] subordinando l’efficacia di detto affidamento all’accoglimento da parte della FIGC della richiesta di iscrizione».
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