«Il nuovo ospedale va costruito per forza, quello attuale non è più adeguato a stare al passo con i tempi. Eventuali, future pandemie possono essere drammatiche. D’ora in avanti è necessario essere coesi per raggiungere lo stesso risultato: l’iter è complicatissimo e ogni eventuale interferenza può comportare anni di ritardo. Dobbiamo essere uniti per perseguire la stessa causa». Il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Novara, Gianfranco Zulian, ha lanciato un accorato appello durante la commissione consigliare di ieri, 13 dicembre. Una seduta convocata per fare il punto della situazione, dopo che la gara d’appalto scaduta a settembre è andata deserta e, circa un mese fa, il Nucleo di valutazione del ministero della Salute ha approvato il nuovo project financing con un’integrazione che porta la cifra finale dai 320 milioni a 394 in seguito al riconteggio dei costi delle materie prime.
Da allora novità sostanziali non ce ne sono state: si resta in attesa che la commissione ministeriale esprima un parere dopodichè si potrà procedere con la pubblicazione del nuovo. «La relazione è stata consegnata venti giorni fa, ma ancora non sappiamo nulla – ha ricordato Zulian ai consiglieri -. Se la sollecitazione arrivasse da tutte le forze politiche, potremmo far capire che quest’opera è fondamentale non solo per Novara ma per tutto il territorio. Mi auguro che questo progetto possa essere considerato ancora appetibile: ci sono opere milionarie che si sono affacciate e le imprese in grado di occuparsi di questo genere di progetti non sono molte: se trascorre troppo tempo rischiamo di passare in secondo piano».
Per il momento la consegna dei lavori rimane fissata al 2026 – così come la progettazione e il canone che l’ospedale dovrà periodicamente versare all’investitore – ma su questo aspetto il sindaco Alessandro Canelli ha sollevato una preoccupazione politica: «Il rischio è che con il via all’iter di elezione del Presidente della Repubblica, i tempi per la convocazione del nucleo di valutazione di allunghino ulteriormente. Per questo motivo è strettamente necessario ottenere il via libera entro al fine dell’anno».