«Il Piemonte applichi prezzi calmierati sui tamponi rapidi». L’appello è del vicepresidente della commissione Sanità in Regione, Domenico Rossi, che oggi, 27 aprile, ha sollecitato con un Ordine del giorno un accordo con l’Ordine dei farmacisti e le organizzazioni di rappresentanza della categoria per consentire ai piemontesi di effettuare tamponi antigenici a un prezzo calmierato.
«Le situazioni in cui ai cittadini è richiesto un tampone negativo sono in costante aumento – prosegue Rossi -. Pensiamo solo al green pass per le persone non vaccinate o al recente protocollo predisposto per i concorsi pubblici. Non possiamo permetterci che i cittadini piemontesi siano penalizzati rispetto a quelli di altre regioni che stanno applicando un sistema di prezzi calmierati. In Emilia Romagna, ad esempio, già dallo scorso primo febbraio, i cittadini, senza necessità di prescrizione medica, possono effettuare sia il tampone rapido sia il test sierologico a un prezzo calmierato di 15 euro, all’interno delle farmacie convenzionate e gli esiti sono visibili sia da parte del Medico di Medicina Generale sia dal sistema di prevenzione regionale».
Modelli simili sono applicati anche in Toscana e in Sicilia e dovrebbero essere mutuati anche in Piemonte. «E’ una questione di giustizia, soprattutto nei confronti delle famiglie meno abbienti, senza dimenticare che non è ammissibile una discriminazione tra cittadini italiani che vivono in una regione rispetto a quelli che vivono in un’altra – aggiunge Rossi -. Dall’inizio della pandemia il Piemonte ha manifestato un gap consistente in termini di tamponi eseguiti rispetto ad altre Regioni equiparabili in termini di popolazione. La possibilità di effettuarli presso le farmacie con prezzo calmierato contribuirebbe anche alla prevenzione della diffusione del contagio da Covid e a garantire maggiore tracciabilità del virus».