«Il problema non è la macchina vaccinale che ormai in grado di superare le 30 mila somministrazioni giornaliere, ma la disponibilità delle dosi. A giugno il Piemonte dovrebbe ricevere oltre 2 milioni di dosi tra i 25 milioni consegnati in tutta Italia. Se questo scenario sarà confermato, possiamo pensare che in autunno la maggior parte dei piemontesi saranno vaccinati almeno con la prima dose». A dichiararlo è stato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi durante la presentazione della nuova sezione della piattaforma www.ilPiemontetivaccina.it, che a partire da ieri permette, a chi ha effettuato la registrazione, di accedere al proprio “percorso vaccinale”, contenente tutte le informazioni sulla preadesione, gli appuntamenti già calendarizzati e i vaccini eventualmente già ricevuti.
Durante la videoconferenza stampa è stato comunicato che il Piemonte, una volta terminate le scorte di Astrazeneca, non ne ritirerà altre: al momento quelle disponibili in giacenza sono 119.000 (somministrato il 74,9%) e per il 20 maggio ne sono già previste altre 20.600 destinando una quota alle prime dosi, in particolare per i medici di famiglia, e la parte maggiore alle seconde dosi, dovendo garantire entro fine giugno 227 mila richiami. Di Pzifer restano 41.000 (97% somministrate) e ne sono in arrivo altre 446 mila entro maggio, 233 mila il 3 giugno da confermare. Moderna è presente in Piemonte con 49 mila dosi di cui somministrate per il 74,6% destinate principalmente ai richiami. Infine il mono dose Johnson & Johnson (15 mila dosi, somministrato il 36%) è destinato ai medici di famiglia, a eccezione della quota dell’Asl Città di Torino, che fino a fine maggio è trattenuta per completare gli over80 non trasportabili: essendo un vaccino di cui si somministra una sola dose semplifica la logistica, senza la necessità di dover tornare in futuro a domicilio per il richiamo; entro maggio verranno consegnate altre 62 mila dosi.
Intanto prosegue il calendario delle preadesioni per le altre fasce d’età: da oggi, 11 maggio, partono quelle della fascia 50-54 anni (la fascia 55-59 anni è attiva dal 4 maggio), il 25 maggio partirà quella per la fascia 45-49 anni, il 1° giugno la fascia 40-44 anni, l’8 giugno la fascia 30-39 anni e dal 15 giugno la fascia 16-29 anni.
Al momento dell’adesione, il sistema indica anche una fascia temporale di dieci giorni nella quale si verrà presumibilmente chiamati per la vaccinazione e, se non ancora possibile, segnala il termine massimo della data entro la quale si sarà vaccinati. La previsione è consultabile a partire dal giorno successivo alla propria adesione (chi si era già registrato può visualizzarla invece immediatamente) ed è generata da un algoritmo che opera in base alla programmazione dei punti vaccinali e alla disponibilità dei vaccini. Successivamente, in prossimità della convocazione, ognuno riceverà un sms e/o una mail con la comunicazione di data, ora e luogo esatti della vaccinazione.
Nel caso di persone che hanno un medico di famiglia vaccinatore, la piattaforma indica le date di preadesione e di somministrazione, mentre la convocazione verrà fatta direttamente dal proprio medico. Lo stesso nel caso di pazienti “non trasportabili”, che vengono contattati direttamente dall’Asl di competenza.
Per accedere alla nuova funzione, è possibile utilizzare lo SPID oppure codice fiscale e tessera sanitaria. In questo secondo caso gli utenti ricevono sul numero di cellulare indicato in fase di preadesione una password temporanea da inserire per l’accesso. Le categorie che hanno già effettuato il vaccino senza preadesione (per esempio operatori sanitari, Rsa e forze dell’ordine) possono accedere esclusivamente con SPID.
Da lunedì 17 maggio sul portale IlPiemontetivaccina si potrà scaricare il proprio “certificato vaccinale”, vero e proprio documento sanitario ufficiale indicante le dosi e il tipo di vaccino ricevuto (per motivi di privacy e sicurezza potrà essere scaricato soltanto previo accesso con SPID).