«Facciamo un passo alla volta: prima individuiamo la società che può dare vita a un nuovo progetto con una proposta solida e concreta, poi vedremo quali saranno i passi successivi. Di sicuro lo stadio Piola è stato costruito con una finalità precisa, dunque è giusto che sia a disposizione della squadra rappresentativa della città».
Il sindaco Alessandro Canelli va con i piedi di piombo e prima di fare altre ipotesi vuole vedere quali saranno i risultati di lunedì 16 agosto a mezzogiorno, cioè quando scadranno i termini per le candidature alla manifestazione di interesse «per la partecipazione di società della città di Novara al campionato interregionale di serie D». Operazione per la quale è necessario versare subito 400 mila euro di iscrizione.
Il bando ha tempi strettissimi: è stato pubblicato dal Comune solo tre giorni fa (dopo aver ricevuto il via libera della Figc) e, per il momento, hanno dichiaratamente espresso l’interesse il manager novarese Daniele Barbone accompagnato dagli sponsor storici del Novara Calcio e da altri imprenditori novaresi nel mondo edile, e una cordata di investitori milanesi con a capo l’ingegnere Massimo Ferranti. Voci di corridoio darebbero per “favorito” quest’ultimo, sia per solidità economica che progettuale, ma la partita è ancora aperta.
Di sicuro, dopo che i consulenti si saranno espressi, il primo cittadino avrà intenzione già in serata di comunicare alla Figc il nome di chi sarà incaricato di dare vita alla nuova società di calcio.
«È la Federazione stessa che ci chiede di individuare una struttura in città che possa ospitare la nuova squadra – prosegue Canelli -. Avendo a disposizione il Piola, non vedo perché dovremmo andare a cercare un altro spazio». Secondo il sindaco «anche il marchio del Novara Calcio 1908 deve essere a disposizione della nuova società: è un bene che appartiene alla comunità e un simbolo di continuità della storia del calcio novarese».
Intanto negli ultimi giorni in città qualcuno ha ipotizzato il recupero del vecchio stadio Alcarotti: una struttura storica a cui sono legati non solo i tifosi, ma tutti i novaresi.