Il sindaco Alessandro Canelli lo aveva anticipato in occasione della presentazione delle “scarni” appuntamenti legati alla Patronale di San Gaudenzio 2021. Quest’anno niente cerimonia dei “Novaresi dell’anno”, sia per l’impossibilità tecnica di organizzare l’evento, sia per l’oggettiva difficoltà e opportunità di scegliere in questo delicato momento, tre figure individuali che nel corso del 2020 si sono segnalate e hanno dato lustro alla città. In tempo di Covid, in sostanza, poco spazio a premi individuali. Da qui la decisione, come spiegato dal primo cittadino, di assegnare il riconoscimento – rappresentato dal tradizionale “Sigillim communitates Novariae” e accompagnato dalla caratteristica pergamena – in forma collettiva agli operatori sanitari che si sono spesi senza pause nel corso delle emergenze legate al Covid, tanto nella scorsa primavera quanto nel più recente autunno.
La consegna, anche qui in forma simbolica, è avvenuta nella giornata di lunedì a Palazzo Cabrino e a ritirare il riconoscimento sono stati il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara, Mario Minola, e il presidente dell’Ordine provinciale dei medici, Federico D’Andrea.
«Ho ricevuto la pergamena – ha detto Minola – a nome di tutti gli operatori della nostra azienda che durante la pandemia si sono sacrificati quotidianamente con grande professionalità e sensibilità per i pazienti e ancora sono in prima linea. Dando voce a tutti costoro, ringrazio l’Amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata». Anche D’Andrea ha voluto ringraziare la Giunta «per la sensibilità dimostrata, anche a nome di tutti i colleghi che hanno sacrificato la propria vita per salvare quella degli altri».