Il sindaco Canelli: «Non sono d’accordo con le disposizioni, prendiamo tempo due giorni»

Se il governatore del Piemonte comunica il lento ritorno alla normalità, il primo cittadino di Novara tuona contro le decisioni  prese governo: «È un provvedimento poco attento a certe dinamiche. La nostra provincia confina con la Lombardia e io sono nettamente in disaccordo con la riapertura delle attività da lunedì. Noi siamo i più esposti, le nostre scuole sono frequentate da ragazzi che arrivano dalla Lombardia: che senso ha chiudere nella regione vicina e da noi no? In accordo con il presidente Cirio prediamo tempo due giorni per monitorare la situazione poi decideremo cosa comportarci. Nel caso in cui dovessero aumentare i casi di contagio, non è detto che le scuole riapriranno mercoledì».

Perchè il Piemonte presenta pochi casi si domanda il sindaco? «Perchè le misure di contenimento hanno dato dei risultati positivi – afferma -. Pur senza creare allarmismi, non bisogna abbassare la guardia».

Intanto nella giornata di oggi il laboratorio dell’ospedale Maggiore ha analizzato 20 tamponi, 19 provenienti da altre zone, uno di Novara di una persona già ospedalizzata e che ha dato esito negativo.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

2 risposte

    1. E chi lavora dove piazza i figli? Non tutti hanno i soldi x pagare baby sitter….nessuno pensa a questo?

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