Se il governatore del Piemonte comunica il lento ritorno alla normalità, il primo cittadino di Novara tuona contro le decisioni prese governo: «È un provvedimento poco attento a certe dinamiche. La nostra provincia confina con la Lombardia e io sono nettamente in disaccordo con la riapertura delle attività da lunedì. Noi siamo i più esposti, le nostre scuole sono frequentate da ragazzi che arrivano dalla Lombardia: che senso ha chiudere nella regione vicina e da noi no? In accordo con il presidente Cirio prediamo tempo due giorni per monitorare la situazione poi decideremo cosa comportarci. Nel caso in cui dovessero aumentare i casi di contagio, non è detto che le scuole riapriranno mercoledì».
Perchè il Piemonte presenta pochi casi si domanda il sindaco? «Perchè le misure di contenimento hanno dato dei risultati positivi – afferma -. Pur senza creare allarmismi, non bisogna abbassare la guardia».
Intanto nella giornata di oggi il laboratorio dell’ospedale Maggiore ha analizzato 20 tamponi, 19 provenienti da altre zone, uno di Novara di una persona già ospedalizzata e che ha dato esito negativo.
Articoli correlati
Alunni in classe da mercoledì 4 marzo
[the_ad id=”62649″]
2 risposte
Mi sembra che abbia pienamente ragione!
E chi lavora dove piazza i figli? Non tutti hanno i soldi x pagare baby sitter….nessuno pensa a questo?