Il sindaco Canelli: «Vi racconto la verità sul De Pagave»

Il sindaco Canelli: «Vi racconto la verità sul De Pagave». Nella diretta Facebook di venerdì 29 gennaio il sindaco di Novara aveva dichiarato che per l’istituto per anziani De Pagave era stata aperta una procedura per la ricerca di una figura commissariale in quanto tutti i candidati alla nomina di consigliere, dopo aver verificato le condizioni economiche dell’istituto, avevano rinunciato all’incarico. Contro le sue affermazioni, nel fine settimana, avevano replicato pesantemente sia il sindacato Cgil (che ha la facoltà di indicare il nome di un consigliere) che il gruppo consiliare del Pd: «Il sindaco ha detto che tutti i candidati consiglieri hanno rinunciato in seguito alla situazione dell’ente: questo non è vero perchè la persona da noi indicata non è più stata contattata dall’amministrazione comunale né per parlare della situazione del De Pagave, né per chiederle una possibile, ma volontaria rinuncia all’incarico».

 

 

Nella giornata di oggi il sindaco Canelli ha esposto a La Voce come si sono svolti i fatti: «Lo statuto del De Pagave prevede che i componenti del CdA siano cinque, quattro nominati dal Comune e uno indicato dai sindacati. L’ultimo CdA si è dimesso in estate in seguito alla procedura di trasformazione dell’istituto da ex Ipab ad azienda pubblica dei servizi alla persona, sotto il controllo diretto della Regione. Il 15 ottobre, con scadenza il 26, il Comune ha pubblicato il primo avviso per le candidature del nuovo CdA: due quelle pervenute di cui una indicata dalla Cgil, dunque “blindata”. Il Comune ha, così, pubblicato un secondo avviso con scadenza il 9 novembre a cui hanno partecipato quattro persone; i curricula, però, non convincevano completamente, quindi abbiamo deciso di rendere noto un terzo avviso per il quale sono pervenute due candidature. Tre bandi per un totale di sette nominativi oltre a quello “blindato” dei sindacati. A quel punto ho proseguito con la scelta di quattro persone che, grazie alla loro esperienza professionale, avrebbero potuto irrobustire il percorso dell’istituto: un avvocato, un commercialista, un consulente del lavoro e un membro del vecchio CdA che aveva dimostrato molta sensibilità verso gli anziani e i problemi del De Pagave. Li ho contattati comunicando l’intenzione di nominarli: dopo un incontro informale e aver visionato i bilanci della struttura, i quattro mi hanno espresso le loro perplessità dicendo che non se la sentivano di ricevere questo incarico che, ricordo, è a titolo gratuito. Durante quella seduta ho preso atto e ho comunicato alla Regione la disastrosa situazione economica in cui si trovava non solo il De Pagave, ma tutte le altre Rsa. Dopo pochi giorni la Regione ha stanziato un contributo di 42 milioni di euro per tutte le strutture del Piemonte».

A metà dicembre è arrivata la richiesta formale da parte del Comune: «Ho chiesto ai quattro candidati prescelti quali fossero le loro intenzioni – continua il primo cittadino – e tutti, per iscritto, mi hanno risposto che intendevano rinunciare. Rimanevano ancora tre candidati più quella indicata dai sindacati, in totale quattro non sufficienti a comporre il CdA. Ho nuovamente fatto presente la situazione alla Regione che mi ha chiesto di pubblicare un avviso per la nomina di un commissario. E così è stato fatto con il bando che scade l’8 febbraio».

Secondo il sindaco «la struttura è salva grazie ai contributi che arriveranno dalla Regione e gli operatori potranno continuare a ricevere lo stipendio. Io ho fatto in modo che la situazione venisse sanata mentre c’è chi si occupa di fare polemica politica sull’argomento».

«Ho parlato con il sindaco che mi ha dato la sua versione dei fatti – commenta il segretario provinciale di Cgil Novara Vco, Attilio Fasulo -. Ho apprezzato la sua spiegazione ma ritengo che la nostra candidata dovesse essere comunque contattata e aggiornata rispetto a quello che stava accadendo. Le parole però non bastano: ho ribadito la necessità di un tavolo tecnico sul futuro di questo istituto di rilevanza territoriale: ci interessa capire quali saranno le prospettive dei lavoratori e degli ospiti. Se il De Pagave è salvo, è necessario comunicarlo ufficialmente».


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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Nella giornata di oggi il sindaco Canelli ha esposto a La Voce come si sono svolti i fatti: «Lo statuto del De Pagave prevede che i componenti del CdA siano cinque, quattro nominati dal Comune e uno indicato dai sindacati. L’ultimo CdA si è dimesso in estate in seguito alla procedura di trasformazione dell’istituto da ex Ipab ad azienda pubblica dei servizi alla persona, sotto il controllo diretto della Regione. Il 15 ottobre, con scadenza il 26, il Comune ha pubblicato il primo avviso per le candidature del nuovo CdA: due quelle pervenute di cui una indicata dalla Cgil, dunque “blindata”. Il Comune ha, così, pubblicato un secondo avviso con scadenza il 9 novembre a cui hanno partecipato quattro persone; i curricula, però, non convincevano completamente, quindi abbiamo deciso di rendere noto un terzo avviso per il quale sono pervenute due candidature. Tre bandi per un totale di sette nominativi oltre a quello “blindato” dei sindacati. A quel punto ho proseguito con la scelta di quattro persone che, grazie alla loro esperienza professionale, avrebbero potuto irrobustire il percorso dell’istituto: un avvocato, un commercialista, un consulente del lavoro e un membro del vecchio CdA che aveva dimostrato molta sensibilità verso gli anziani e i problemi del De Pagave. Li ho contattati comunicando l’intenzione di nominarli: dopo un incontro informale e aver visionato i bilanci della struttura, i quattro mi hanno espresso le loro perplessità dicendo che non se la sentivano di ricevere questo incarico che, ricordo, è a titolo gratuito. Durante quella seduta ho preso atto e ho comunicato alla Regione la disastrosa situazione economica in cui si trovava non solo il De Pagave, ma tutte le altre Rsa. Dopo pochi giorni la Regione ha stanziato un contributo di 42 milioni di euro per tutte le strutture del Piemonte».

A metà dicembre è arrivata la richiesta formale da parte del Comune: «Ho chiesto ai quattro candidati prescelti quali fossero le loro intenzioni – continua il primo cittadino – e tutti, per iscritto, mi hanno risposto che intendevano rinunciare. Rimanevano ancora tre candidati più quella indicata dai sindacati, in totale quattro non sufficienti a comporre il CdA. Ho nuovamente fatto presente la situazione alla Regione che mi ha chiesto di pubblicare un avviso per la nomina di un commissario. E così è stato fatto con il bando che scade l’8 febbraio».

Secondo il sindaco «la struttura è salva grazie ai contributi che arriveranno dalla Regione e gli operatori potranno continuare a ricevere lo stipendio. Io ho fatto in modo che la situazione venisse sanata mentre c’è chi si occupa di fare polemica politica sull’argomento».

«Ho parlato con il sindaco che mi ha dato la sua versione dei fatti – commenta il segretario provinciale di Cgil Novara Vco, Attilio Fasulo -. Ho apprezzato la sua spiegazione ma ritengo che la nostra candidata dovesse essere comunque contattata e aggiornata rispetto a quello che stava accadendo. Le parole però non bastano: ho ribadito la necessità di un tavolo tecnico sul futuro di questo istituto di rilevanza territoriale: ci interessa capire quali saranno le prospettive dei lavoratori e degli ospiti. Se il De Pagave è salvo, è necessario comunicarlo ufficialmente».


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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore