Code in posta: solo 2 uffici aperti al pomeriggio, ovvero solo le Poste centrali di largo Costituente e corso Risorgimento. Nel frattempo sono stati parzialmente riaperti gli uffici di Veveri e Vignale, chiusi durante il primo lockdown (della vicenda si era interessato il consigliere provinciale Ivan De Grandis). Più precisamente Poste Italiane fa sapere che: «Veveri è aperto nelle giornate di martedì, giovedì con orario 8:20 – 13:45 e il sabato con orario 8:20 – 12:45; Vignale è aperto il martedì e il giovedì con orario 8:20 – 13:45. A partire dalla scorsa settimana l’Ufficio postale di Casaleggio è tornato ad osservare orari e giorni di apertura secondo le modalità di offerta prevista prima dell’avvento della pandemia con l’apertura su sei giorni. Dal 15 febbraio, inoltre, sarà nuovamente operativo alcuni giorni della settimana l’ufficio di Casalino».
Un iniziale e progressivo ritorno alla normalità, dunque, legato anche all’andamento della pandemia, che ovviamente non ha certo risparmiato il personale della società. Al momento, anche per evitare assembramenti all’interno dei locali aperti al pubblico, gli uffici stanno lavorando con un numero di sportelli aperti inferiore rispetto a quelli effettivamente presenti. Il risultato – ed è sotto gli occhi di tutti – è che al di fuori degli uffici si formano lunghe code.
«Comprendendo il disagio derivante dalla necessità di regolamentare gli accessi – spiega Poste Italiane – cogliamo l’occasione per ricordare alcune possibili alternative in grado di agevolare i cittadini, utilizzando quando possibile gli altri canali di accesso ai servizi, quali la rete degli sportelli automatici ATM Postamat, le App Ufficio Postale, Bancoposta, Postepay, il sito www.poste.it. In particolare sono 46 gli uffici in provincia di Novara dotati di ATM Postamat, che consentono di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, pagamento di bollettini di conto corrente premarcati, ricariche telefoniche e di carte Postepay, ma anche operazioni informative quali estratto conto, saldo e lista dei movimenti». Strumenti, questi, che però difficilmente vengono utilizzati dalla popolazione più matura e meno digitalizzata, se non con l’aiuto di eventuali familiari.
Cosa è possibile fare con la app
«È possibile prenotare da remoto il proprio turno allo sportello sia per effettuare operazioni finanziarie e postali che per richiedere lo Spid – continua Poste Italiane – Il ticket digitale da mostrare al lettore una volta arrivati in ufficio postale si può prenotare per mezzo di pc, tablet o cellulare, anche tramite Whatsapp al numero 371 5003715».
Scaricando la app PT-Ufficio postale si accede all’elenco degli uffici postali presenti su Novara (Lumellogno non compare, ma da fonti ufficiali apprendiamo che sta per essere inserito): in 6 uffici è possibile prenotarsi solo per la registrazione dell’identità digitale Spid (Pernate, via Caviggioli, largo Cantore, via Maestra, via Maggi); negli altri anche è possibile prenotare anche gli altri servizi all’utenza (Novara Centro, via Sesalli, corso Torino, via Col di Lana, corso Risorgimento, via Bergamo, corso Trieste e viale Manzoni). Tale distinzione è legata al fatto che «la prenotazione di altri servizi, diversi dallo Spid, è possibile solo negli uffici in cui è presente il tabellone per la gestione delle attese», spiega Poste.
Spid: pratiche di attivazione solo su appuntamento
«Le richieste relative all’attivazione dell’identità Digitale (SPID) possono essere effettuate facilmente e in maniera sicura da casa tramite AppPosteID per i cittadini in possesso di un passaporto o di una carta d’identità elettronica. È necessario fare una registrazione preliminare sul sito www.poste.it e completare la procedura successivamente o presso la sede di Poste Italiane più vicina oppure attivare SPID all’Ufficio Postale più vicino. In quest’ultimo caso il cliente dovrà completare l’operazione online entro 10 giorni dalla registrazione».
Tutte le informazioni al link https://posteid.poste.it/identificazione/identificazione_eid.shtml
Photocredit: in alto un immagine tratta dal video di Marco Paracchini “Novara il coraggio di una città”, qui in versione integrale