«Ritorno al nido senza inserimento: sarà come affidarli a degli sconosciuti»

«Ritorno al nido senza inserimento: sarà come affidarli a degli sconosciuti». Questa mattina, 1° settembre, si riaprono le porte degli asili nido comunali per 220 bambini ma con una novità, legata alla prevenzione del Corona virus, che preoccupa i genitori. A rappresentarla alla Voce sono state alcune mamme. «Ogni anno i bimbi riprendono l’asilo nido con un periodo di inserimento graduale, in cui si fermano solo per alcune ore, accompagnato anche da momenti di compresenza fra l’educatrice assegnata e il genitore. Quest’anno questo non accadrà – raccontano le mamme – Ci sono soltanto state date le fasce orarie di accesso, ce ne sono persino alcune in cui in 15 minuti devono entrare 15 bambini, e tutti faranno subito l’orario pieno (che va da un minimo di 6 a un massimo di circa 10 ore), con l’unica concessione di poterli andare a prendere dopo il pranzo. In sostanza sarà come consegnare un pacco – commentano – Sono 7 mesi che non vanno al nido, non si ricordano più di quel posto, nonostante ci abbiano passato parecchio tempo fino a marzo. Inoltre le educatrici dovranno ovviamente indossare la mascherina e quindi per i bimbi sarà anche impossibile riconoscerle, tutto questo per i nostri figli rappresenterà un trauma. Il Comune è stato molto attento a ridurre il numero dei bimbi affidati a ciascuna educatrice per abbattere il rischio legato ai contatti, ma ha preferito scaglionare gli ingressi invece degli inserimenti andando, di fatto, contro le basi della pedagogia; verso cui si era invece dimostrato sempre attento e all’avanguardia sinora».

 

Da Palazzo Cabrino ammettono che sono state previste «procedure di ingresso per bambini e genitori o accompagnatori particolarmente rigide». E l’assessore all’Istruzione Valentina Graziosi aggiunge: «Abbiamo atteso le disposizioni governative relative ai rientri che hanno ritardato la procedura. E’ prioritario tutelare la sicurezza e la salute dei nostri piccoli ospiti e delle loro famiglie, nonché degli educatori. Per questo abbiamo predisposto una serie di misure da rispettare sia in ingresso che all’uscita dai nidi per i bambini e per i loro accompagnatori. Domani (oggi, 1° settembre, ndr) riprenderanno a frequentare gli asili i bimbi già iscritti negli anni passati – continua Graziosi – ma non dimentichiamo che anche per loro non sarà facile il rientro: i nidi sono chiusi da 8 mesi e bambini così piccoli devono riadeguarsi all’ambiente e ai loro educatori, adattandosi anche alle nuove norme di sicurezza imposte dal Governo».

Ma secondo le mamme «negli asili comunali di altre città non è prevista una simile rigidità sul fatto che i bimbi debbano per forza fermarsi subito a tempo pieno. Non solo, il Dpcm dello scorso 3 agosto dice espressamente che l’inserimento graduale è obbligatorio e che è anche possibile utilizzare gli spazi esterni per i momenti di compresenza educatrici-mamme. Eppure noi abbiamo scoperto che a Novara questo non avverrà soltanto venerdì scorso durante il collegamento in videoconferenza con i referenti dei nidi. Per avere ulteriori chiarimenti alcune di noi si sono anche rivolte alla responsabile del Servizio Maria Mattioli, la quale ha ribadito che non è possibile gestire le uscite anticipate dei bambini né la compresenza con la mamma».

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Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.

Una risposta

  1. Commento come ex educatrice: primo obiettivo da sempre in qualsiasi progetto é IL BAMBINO e la relazione mamma/bambino/ educatrice.
    Pur comprendendo la situazione dovuta al coronavirus, si poteva pensare a un reinserimento graduale di tutti i bimbi già presenti l’anno scorso. Mi auguro che il servizio possa ripensare a questo progetto trovando il modo di migliorarlo; cominciare a lavorare “male” può compromettere il lavoro per mesi.
    Del resto da marzo ad agosto c’è stato tutto il tempo per progettare anche solo per ipotesi in attesa del dpcm.
    Gli asili nido di Novara hanno sempre lavorato bene e , ne sono certa, continueranno a farlo! Per cui, mamme state tranquille! Le educatrici sono sempre attente ai bisogni dei bambini. Buon anno scolastico a tutti!

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«Ritorno al nido senza inserimento: sarà come affidarli a degli sconosciuti». Questa mattina, 1° settembre, si riaprono le porte degli asili nido comunali per 220 bambini ma con una novità, legata alla prevenzione del Corona virus, che preoccupa i genitori. A rappresentarla alla Voce sono state alcune mamme. «Ogni anno i bimbi riprendono l'asilo nido con un periodo di inserimento graduale, in cui si fermano solo per alcune ore, accompagnato anche da momenti di compresenza fra l'educatrice assegnata e il genitore. Quest'anno questo non accadrà – raccontano le mamme – Ci sono soltanto state date le fasce orarie di accesso, ce ne sono persino alcune in cui in 15 minuti devono entrare 15 bambini, e tutti faranno subito l'orario pieno (che va da un minimo di 6 a un massimo di circa 10 ore), con l'unica concessione di poterli andare a prendere dopo il pranzo. In sostanza sarà come consegnare un pacco – commentano – Sono 7 mesi che non vanno al nido, non si ricordano più di quel posto, nonostante ci abbiano passato parecchio tempo fino a marzo. Inoltre le educatrici dovranno ovviamente indossare la mascherina e quindi per i bimbi sarà anche impossibile riconoscerle, tutto questo per i nostri figli rappresenterà un trauma. Il Comune è stato molto attento a ridurre il numero dei bimbi affidati a ciascuna educatrice per abbattere il rischio legato ai contatti, ma ha preferito scaglionare gli ingressi invece degli inserimenti andando, di fatto, contro le basi della pedagogia; verso cui si era invece dimostrato sempre attento e all'avanguardia sinora».   Da Palazzo Cabrino ammettono che sono state previste «procedure di ingresso per bambini e genitori o accompagnatori particolarmente rigide». E l’assessore all’Istruzione Valentina Graziosi aggiunge: «Abbiamo atteso le disposizioni governative relative ai rientri che hanno ritardato la procedura. E’ prioritario tutelare la sicurezza e la salute dei nostri piccoli ospiti e delle loro famiglie, nonché degli educatori. Per questo abbiamo predisposto una serie di misure da rispettare sia in ingresso che all’uscita dai nidi per i bambini e per i loro accompagnatori. Domani (oggi, 1° settembre, ndr) riprenderanno a frequentare gli asili i bimbi già iscritti negli anni passati – continua Graziosi – ma non dimentichiamo che anche per loro non sarà facile il rientro: i nidi sono chiusi da 8 mesi e bambini così piccoli devono riadeguarsi all’ambiente e ai loro educatori, adattandosi anche alle nuove norme di sicurezza imposte dal Governo». Ma secondo le mamme «negli asili comunali di altre città non è prevista una simile rigidità sul fatto che i bimbi debbano per forza fermarsi subito a tempo pieno. Non solo, il Dpcm dello scorso 3 agosto dice espressamente che l'inserimento graduale è obbligatorio e che è anche possibile utilizzare gli spazi esterni per i momenti di compresenza educatrici-mamme. Eppure noi abbiamo scoperto che a Novara questo non avverrà soltanto venerdì scorso durante il collegamento in videoconferenza con i referenti dei nidi. Per avere ulteriori chiarimenti alcune di noi si sono anche rivolte alla responsabile del Servizio Maria Mattioli, la quale ha ribadito che non è possibile gestire le uscite anticipate dei bambini né la compresenza con la mamma».

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Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.