Come annunciato nei giorni scorsi, questa mattina, 16 gennaio, una rappresentanza degli studenti del liceo artistico Casorati ha manifestato di fronte alla sede della Provincia per portare nuovamente all’attenzione «le gravi carenze di sicurezza all’interno dell’istituto scolastico». A guidare la protesta con un megafono in mano è stato Mattia Mattachini, rappresentante della Consulta degli studenti, che ha dichiarato: «Siamo a contatto tra mesi con un cantiere pieno di materiale contaminato e la disinfestazione contro i parassiti non è servita a nulla visto che ne sono stati trovati ancora nelle aule e nei bagni».
Alla manifestazione hanno partecipato anche genitori e docenti, riuniti in un comitato spontaneo a sostegno degli studenti. Un portavoce del comitato ha evidenziato: «Sosteniamo la prova di maturità civica degli studenti. In questa storia di mancate comunicazioni e spiegazioni paternalistiche, a fronte delle continue infrazioni alla sicurezza nei confronti di lavoratori e alunni, tutti comprendono che i problemi stanno a monte e le zecche sono solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso».
Il comitato ha inoltre denunciato che la rottura e demolizione della soletta durante le operazioni di bonifica ha causato la contaminazione degli spazi scolastici. Da qui la richiesta di campionature ambientali approfondite prima di restituire le aule all’attività scolastica. Nonostante le rassicurazioni della Provincia, alcune aule sono state riaperte a dicembre senza le necessarie verifiche, tra cui l’aula 20, dove sono state rinvenute zecche per due volte anche dopo la sanificazione.
I manifestanti hanno inoltre denunciato episodi di promiscuità tra operai del cantiere e studenti, scintille nei corridoi, allagamenti durante le piogge e persino il crollo di una porzione di soffitto, elementi che testimoniano una gestione disastrosa dei lavori. «Su questi fatti pendono già due esposti presentati alla Procura della Repubblica» dicono genitori e docenti.
Replica il consigliere provinciale con delega all’Edilizia scolastica, Andrea Crivelli: «Prendiamo atto che questa mattina un ristretto gruppo di studenti del Casorati, probabilmente in modo ingenuo e strumentalizzati da qualche docente politicamente orientato, ha manifestato davanti alla Provincia senza portare alcuna richiesta specifica. Tra i partecipanti era presente un solo rappresentante d’istituto, mentre gli altri due non hanno partecipato. Al megafono parlava invece uno studente del liceo classico, lo stesso che, dopo aver inscenato le proteste dell’anno scorso, era stato l’unico a rifiutarsi di firmare un documento, condiviso da tutti gli altri ragazzi, che aveva successivamente portato all’incremento dei fondi riservati alla manutenzione».
«Abbiamo trascorso gli ultimi mesi fornendo ogni documentazione richiesta: non vaghe rassicurazioni, come ci viene contestato, ma risposte precise e documentate – afferma ancora Crivelli -. Certo, quando le richieste hanno riguardato atti inesistenti, questo genere di richiesta non può essere evasa, come anche non è possibile accettare la pretesa che, quando gli atti configgono con le immotivate convinzioni dei contestatori, gli stessi atti non vengano considerati sufficientemente rispondenti alle aspettative».
E conclude: «Fin dall’avvio di questo cantiere abbiamo dialogato con tutti coloro che si sono rivolti a noi. Questo è l’atteggiamento che l’amministrazione ha sempre avuto in questi mesi con tutti i soggetti istituzionali, come la dirigenza scolastica, con i quali ci siamo sempre confrontati all’insegna della collaborazione».