In prima linea per l’Ucraina. Ancora una volta il novarese si scopre solidale. In ogni parte della provincia amministrazioni comunali, associazioni, parrocchie e privati cittadini si sono organizzati per raccogliere beni di prima necessità, principalmente medicinali, da inviare nelle zone di guerra, e per l’accoglienza dei profughi. In città, oltre alla raccolta portata avanti dalla comunità Ucraina nella chiesa della Madonna del Carmine (consegne tutti i giorni dalle 18 alle 21) altre associazioni tra cui For Life o Casa Alessia hanno già raccolto parecchio materiale. Anche Cameri ha visto la solidaritetà di commercianti e cittadini e nei prossimi giorni il Comune attiverà ulteriori punti di raccolta.
Novara
Il Comune di Novara, intanto, su indicazioni della prefettura e in collaborazione con la Caritas, sta coordinando l’accoglienza. Come centro di prima ospitalità è stato individuato l’hotel Parmigiano messo a disposizione dalla proprietà: «Qui sono disponibili una cinquantina di posti, con ogni probabilità tutti occupati entro la fine della settimana – spiega Paolo Cortese, comandante della Polizia locale, punto di riferimento delle operazioni -. Per questo motivo abbiamo individuato altri luoghi già utilizzabili: una parrocchia e un residence con una capacità di 120 posti complessivi».
Inoltre da domani, venerdì 4 marzo, sul sito del Cst, Centro servizi per il territorio, e del comune di Novara sarà disponibile un modulo da compilare e inviare da parte di associazioni (portale Cst) o persone (portale Comune) che vogliono mettere a disposizione dei profughi uno o più alloggi di loro proprietà: «Lo scopo è quello di radunare tutte le proposte così da avere la situazione sotto controllo» conclude Cortese.
Galliate
Anche il Comune e le associazioni di Galliate si stanno muovendo. «Nella riunione di sabato mattina programmeremo il calendario della raccolta dei farmaci, che avverrà al centro polifunzionale, e che sarà operativo da lunedì prossimo – spiega il sindaco Claudiano Di Caprio -. Nel frattempo oggi pomeriggio ho inviato al prefetto la disponibilità all’accoglienza dei profughi, sia al centro polifunzionale come luogo per una prima ospitalità, sia come collocazione presso le famglie che si renderanno disponibili».
Donazioni
Di seguito il codice iban aperto dall’Esarcato apostolico attivato per l’emergenza (IT74P0503410100000000044187) e quello aperto dalla Caritas (IT90P0306909606100000010083).