In “soccorso” ai Pronto soccorso. Il direttore dell’Asl: «Servono più medici specializzati»

Il commento di Angelo Penna al Piano straordinario presentato dalla Regione

Il sovraffollamento dei pronto soccorso è un fenomeno che riguarda tutte le Regioni e che puntualmente si ripresenta, soprattutto nella stagione invernale. In Piemonte, dove i posti letto sono stati portati nel 2014 a 3,5 ogni mille abitanti (contro un parametro nazionale di 3,7,) mancano 284 urgentisti su 663 previsti e i pazienti che accedono al pronto soccorso sono per il 61% codici di bassa gravità, 23,5% media e 16% in acuzie.

A fronte di dati che descrivono una situazione complessa, la Regione ha dichiarato di voler aumentare il compenso orario delle prestazioni aggiuntive degli urgentisti da 60 a 100 euro e incentivare anche il personale del comparto. A questo scopo è stato elaborato un Piano per i pronto soccorso che ha come punto di coordinamento e monitoraggio l’Azienda Zero, e che prevede tre livelli di intervento: immediato, medio e a lungo termine. Fra le azioni immediate, è previsto potenziamento del personale, incremento straordinario di posti letto, anche nei reparti (massimo del 10% in area medica e del 5% in area chirurgica), e aumentando la possibilità di trasferimento verso Cavs e Rsa e strutture private accreditate.

Sulla questione interviene il direttore dell’Asl Novara, Angelo Penna, che ha rimarca quanto «questo periodo sia senza dubbio delicato per quanto riguarda la situazione anche nel nostro pronto soccorso di Borgomanero. Con questo non dico che siamo in una situazione drammatica e che non riusciamo a gestire i pazienti che si rivolgono alle nostre strutture, anzi; come sempre facciamo di tutto per lavorare al meglio per il loro bene, tuttavia per rimarcare una situazione che va attenzionata. Per darvi un’idea della questione reale: gli ingressi al Pronto soccorso sono aumentati addirittura rispetto ai numeri che si registravano nel 2019. Detto ciò, per l’incremento del personale abbiamo, già da tempo, procedure aperte per incrementare specie il personale specializzato, nella fattispecie le figure del Pronto soccorso. La difficoltà è proprio trovare medici, ed è una difficoltà che coinvolge tutta la sanità italiana, non solo la nostra. Negli ultimi giorni sono aumentate le persone che si sono rivolte al Pronto soccorso per via del picco influenzale e del Covid ed è vero, come afferma la Regione, che molti di questi utenti poi non verranno ricoverati. Tuttavia il carico per il personale sta diventando importante».

«Per questo motivo ribadisco l’importanza della vaccinazione antinfluenzale per le persone fragili e anziane, perchè in questo modo diminuiscono le possibili complicazioni – aggiunge il direttore -. La Regione sembra intenzionata a modificare la paga oraria per il personale e questo è senz’altro un ottimo aiuto per noi, perchè le cifre di oggi sembrano fuori mercato. Dunque, qualora arrivassero i permessi regionali per aumentare la paga orari sugli straordinari, di sicuro sarà un incentivo per i futuri medici. Attendiamo la Regione – conclude Penna – ribadendo che siamo sul pezzo e che gestiremo ogni emergenza al meglio delle nostre possibilità questo grazie al nostro personale che voglio ringraziare pubblicamente per il loro grande impegno».

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In “soccorso” ai Pronto soccorso. Il direttore dell’Asl: «Servono più medici specializzati»

Il commento di Angelo Penna al Piano straordinario presentato dalla Regione

Il sovraffollamento dei pronto soccorso è un fenomeno che riguarda tutte le Regioni e che puntualmente si ripresenta, soprattutto nella stagione invernale. In Piemonte, dove i posti letto sono stati portati nel 2014 a 3,5 ogni mille abitanti (contro un parametro nazionale di 3,7,) mancano 284 urgentisti su 663 previsti e i pazienti che accedono al pronto soccorso sono per il 61% codici di bassa gravità, 23,5% media e 16% in acuzie.

A fronte di dati che descrivono una situazione complessa, la Regione ha dichiarato di voler aumentare il compenso orario delle prestazioni aggiuntive degli urgentisti da 60 a 100 euro e incentivare anche il personale del comparto. A questo scopo è stato elaborato un Piano per i pronto soccorso che ha come punto di coordinamento e monitoraggio l’Azienda Zero, e che prevede tre livelli di intervento: immediato, medio e a lungo termine. Fra le azioni immediate, è previsto potenziamento del personale, incremento straordinario di posti letto, anche nei reparti (massimo del 10% in area medica e del 5% in area chirurgica), e aumentando la possibilità di trasferimento verso Cavs e Rsa e strutture private accreditate.

Sulla questione interviene il direttore dell’Asl Novara, Angelo Penna, che ha rimarca quanto «questo periodo sia senza dubbio delicato per quanto riguarda la situazione anche nel nostro pronto soccorso di Borgomanero. Con questo non dico che siamo in una situazione drammatica e che non riusciamo a gestire i pazienti che si rivolgono alle nostre strutture, anzi; come sempre facciamo di tutto per lavorare al meglio per il loro bene, tuttavia per rimarcare una situazione che va attenzionata. Per darvi un’idea della questione reale: gli ingressi al Pronto soccorso sono aumentati addirittura rispetto ai numeri che si registravano nel 2019. Detto ciò, per l’incremento del personale abbiamo, già da tempo, procedure aperte per incrementare specie il personale specializzato, nella fattispecie le figure del Pronto soccorso. La difficoltà è proprio trovare medici, ed è una difficoltà che coinvolge tutta la sanità italiana, non solo la nostra. Negli ultimi giorni sono aumentate le persone che si sono rivolte al Pronto soccorso per via del picco influenzale e del Covid ed è vero, come afferma la Regione, che molti di questi utenti poi non verranno ricoverati. Tuttavia il carico per il personale sta diventando importante».

«Per questo motivo ribadisco l’importanza della vaccinazione antinfluenzale per le persone fragili e anziane, perchè in questo modo diminuiscono le possibili complicazioni – aggiunge il direttore -. La Regione sembra intenzionata a modificare la paga oraria per il personale e questo è senz’altro un ottimo aiuto per noi, perchè le cifre di oggi sembrano fuori mercato. Dunque, qualora arrivassero i permessi regionali per aumentare la paga orari sugli straordinari, di sicuro sarà un incentivo per i futuri medici. Attendiamo la Regione – conclude Penna – ribadendo che siamo sul pezzo e che gestiremo ogni emergenza al meglio delle nostre possibilità questo grazie al nostro personale che voglio ringraziare pubblicamente per il loro grande impegno».

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