In un anno 104 donne uccise in Italia. Il territorio si mobilita per il 25 novembre

Dal 1° gennaio al 31 ottobre 2022, il servizio di accoglienza della Provincia ha gestito 13 casi di donne vittime di violenza, di età principalmente dai 45 ai 54 anni. Le iniziative per laGiornata internazionale per contro la violenza sulle donne

Dal 1 gennaio al 20 novembre 2022 sono stati registrati 273 omicidi, con 104 vittime donne, di cui 88 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 52 hanno trovato la morte per mano del partner/ex
partner. Numeri da bollettino di guerra, numeri veri, elaborati dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale che effettua, anche attraverso l’estrapolazione di dati statistici, l’analisi di tutti gli episodi delittuosi riconducibili alla violenza di genere.

Analizzando gli omicidi avvenuti nei primi 11 mesi del 2022, rispetto a quello analogo dello scorso anno, si nota un lieve aumento nell’andamento generale degli eventi, che da 268 passano a 273 (+2%), mentre diminuisce il numero delle vittime di genere femminile, che da 109 diventano 104 (-5%).

Una diminuzione si rileva, inoltre, per i delitti commessi in ambito familiare/affettivo, che da 136 scendono a 120 (-12%), flessione che, in tale ambito, attiene anche al numero delle vittime di genere femminile, che passano da 94 a 88 (-6%). Rispetto allo stesso periodo del 2021 risulta in flessione sia il numero di omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 68 scendono a 56 (-18%), sia le relative
vittime donne, che passano da 62 a 52 (-16%).

Infine, nel periodo 14 – 20 novembre 2022 risultano 10 omicidi, con 7 vittime di genere femminile; di queste 2 sono state uccise dal partner/ex partner.

Il Protocollo contro le violenze della Provincia di Novara

Preoccupanti anche gli episodi registrati sul territorio novarese. Nell giornata di ieri, circa cinquanta rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni hanno partecipato al tavolo di lavoro dei sottoscrittori del Protocollo contro le violenze.

Dal 1° gennaio al 31 ottobre 2022, il servizio di accoglienza della Provincia ha gestito 13 casi di donne vittime di violenza, di età principalmente dai 45 ai 54 anni, con almeno un figlio minore, di nazionalità italiana. Analizzando l’età delle donne, si sottolinea una distribuzione omogenea, in particolare nella fascia di età dai 35 ai 54 anni, con figli. «Nello specifico per ogni donna vittima si nota anche lo stesso numero di bambini o ragazzi a loro volta vittime, che dovranno gestire il dolore e la violenza per evitare di ricadere nella stessa dinamica proposta dai genitori – ha commentato la consigliera alle Pari opportunità Annaclara Iodice -. Nel complesso due terzi delle vittime sono di nazionalità italiana: questo dato che può celare una mancanza di strumenti idonei nelle donne straniere per far emergere la propria condizione. Ci risulta che le donne che arrivano a presentare una formale denuncia sono più della metà delle donne che si rivolgono a un servizio».

Il prefetto vicario patrizia Bianchetto ha sottolineato che «l’Ufficio territoriale del Governo è attento a quanto accade nel territorio e alle esigenze di sicurezza manifestati dai cittadini. Gli episodi di violenza di genere mettono in luce limiti culturali ed educativi che devono essere ancora superati. Tuttavia il Novarese è una realtà nella quale gli Enti dialogano e fare rete è semplice».

Il sostituto procuratore della Repubblica Chantal Dameglio ha spiegato che «la Procura interviene annualmente rispetto a 450 notizie di reato tra maltrattamenti, lesioni, stalking o violenza sessuale. A Novara quattro sostituti su sette si occupano di questi reati e ciò restituisce la dimensione dell’impegno nella tutela delle vittime. In tutti i casi, da quelli nei quali è possibile instaurare un dialogo tra le parti fino a quelli più gravi, cerchiamo di essere sempre accanto alla persona offesa, che non deve mai sentirsi sola: anche in questo modo la Giustizia è al servizio dei cittadini. Fare rete e confrontarsi con i Servizi sociali e gli Enti territoriali è fondamentale per affrontare un fenomeno che non conosce condizione economica, sociale, età».

Novara si mobilita per il 25 novembre

Le occasione promosse da ospedale Maggiore con il Comune di Novara e Liberazione e Speranza in occasione della Giornata internazionale per contro la violenza sulle donne che ricorre oggi, venerdì 25 novembre.

Tutte le iniziative nei Comuni della provincia.

Asl Novara e Soroptimist in prima linea contro la violenza sulle donne.

“Mai più fascismi” scende in piazza contro la violenza sulle donne. Il presidio è in programma oggi, 25 novembre, alle 18 in piazza delle Erbe. Saranno presenti 30 sigle di associazioni, partiti e sindacati del territorio 

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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In un anno 104 donne uccise in Italia. Il territorio si mobilita per il 25 novembre

Dal 1° gennaio al 31 ottobre 2022, il servizio di accoglienza della Provincia ha gestito 13 casi di donne vittime di violenza, di età principalmente dai 45 ai 54 anni. Le iniziative per laGiornata internazionale per contro la violenza sulle donne

Dal 1 gennaio al 20 novembre 2022 sono stati registrati 273 omicidi, con 104 vittime donne, di cui 88 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 52 hanno trovato la morte per mano del partner/ex
partner. Numeri da bollettino di guerra, numeri veri, elaborati dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale che effettua, anche attraverso l’estrapolazione di dati statistici, l’analisi di tutti gli episodi delittuosi riconducibili alla violenza di genere.

Analizzando gli omicidi avvenuti nei primi 11 mesi del 2022, rispetto a quello analogo dello scorso anno, si nota un lieve aumento nell’andamento generale degli eventi, che da 268 passano a 273 (+2%), mentre diminuisce il numero delle vittime di genere femminile, che da 109 diventano 104 (-5%).

Una diminuzione si rileva, inoltre, per i delitti commessi in ambito familiare/affettivo, che da 136 scendono a 120 (-12%), flessione che, in tale ambito, attiene anche al numero delle vittime di genere femminile, che passano da 94 a 88 (-6%). Rispetto allo stesso periodo del 2021 risulta in flessione sia il numero di omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 68 scendono a 56 (-18%), sia le relative
vittime donne, che passano da 62 a 52 (-16%).

Infine, nel periodo 14 – 20 novembre 2022 risultano 10 omicidi, con 7 vittime di genere femminile; di queste 2 sono state uccise dal partner/ex partner.

Il Protocollo contro le violenze della Provincia di Novara

Preoccupanti anche gli episodi registrati sul territorio novarese. Nell giornata di ieri, circa cinquanta rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni hanno partecipato al tavolo di lavoro dei sottoscrittori del Protocollo contro le violenze.

Dal 1° gennaio al 31 ottobre 2022, il servizio di accoglienza della Provincia ha gestito 13 casi di donne vittime di violenza, di età principalmente dai 45 ai 54 anni, con almeno un figlio minore, di nazionalità italiana. Analizzando l’età delle donne, si sottolinea una distribuzione omogenea, in particolare nella fascia di età dai 35 ai 54 anni, con figli. «Nello specifico per ogni donna vittima si nota anche lo stesso numero di bambini o ragazzi a loro volta vittime, che dovranno gestire il dolore e la violenza per evitare di ricadere nella stessa dinamica proposta dai genitori – ha commentato la consigliera alle Pari opportunità Annaclara Iodice -. Nel complesso due terzi delle vittime sono di nazionalità italiana: questo dato che può celare una mancanza di strumenti idonei nelle donne straniere per far emergere la propria condizione. Ci risulta che le donne che arrivano a presentare una formale denuncia sono più della metà delle donne che si rivolgono a un servizio».

Il prefetto vicario patrizia Bianchetto ha sottolineato che «l’Ufficio territoriale del Governo è attento a quanto accade nel territorio e alle esigenze di sicurezza manifestati dai cittadini. Gli episodi di violenza di genere mettono in luce limiti culturali ed educativi che devono essere ancora superati. Tuttavia il Novarese è una realtà nella quale gli Enti dialogano e fare rete è semplice».

Il sostituto procuratore della Repubblica Chantal Dameglio ha spiegato che «la Procura interviene annualmente rispetto a 450 notizie di reato tra maltrattamenti, lesioni, stalking o violenza sessuale. A Novara quattro sostituti su sette si occupano di questi reati e ciò restituisce la dimensione dell’impegno nella tutela delle vittime. In tutti i casi, da quelli nei quali è possibile instaurare un dialogo tra le parti fino a quelli più gravi, cerchiamo di essere sempre accanto alla persona offesa, che non deve mai sentirsi sola: anche in questo modo la Giustizia è al servizio dei cittadini. Fare rete e confrontarsi con i Servizi sociali e gli Enti territoriali è fondamentale per affrontare un fenomeno che non conosce condizione economica, sociale, età».

Novara si mobilita per il 25 novembre

Le occasione promosse da ospedale Maggiore con il Comune di Novara e Liberazione e Speranza in occasione della Giornata internazionale per contro la violenza sulle donne che ricorre oggi, venerdì 25 novembre.

Tutte le iniziative nei Comuni della provincia.

Asl Novara e Soroptimist in prima linea contro la violenza sulle donne.

“Mai più fascismi” scende in piazza contro la violenza sulle donne. Il presidio è in programma oggi, 25 novembre, alle 18 in piazza delle Erbe. Saranno presenti 30 sigle di associazioni, partiti e sindacati del territorio 

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Riproduzione Riservata

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore