In via Borsi è tornata la luce, ma i problemi (e i topi) restano

Dopo diverse settimane al buio l'intervento dei tecnici ha ripristinato l'illuminazione nella parallela di corso Risorgimento. Il danno era stato provocato dall'erosione di alcuni cavi causato da ratti presenti nel sottosuolo

E’ tornata l’illuminazione in via Borsi. E’ bastato un pronto intervento da parte dei tecnici della società incaricata della gestione dell’impianto generale di proprietà comunale (all’incirca l’80% dei “punti luce” esistenti nel territorio Novara) per risolvere una situazione che aveva visto la lunga strada che corre parallelamente a corso Risorgimento tra i quartieri Sant’Andrea e Sant’Antonio rimanere da tempo al buio nelle ore serali.


Recenti accertamenti erano riusciti anche a risalire alla causa di questa situazione che nella zona, ma anche nella non molto lontana via Marconi (almeno nel segmento che per chi proviene dal centro precede i due passaggi a livello) si trascinava da diverso tempo. Il problema sarebbe stato causato da topi presenti nel sottosuolo che avrebbero, come riferito nel giorni scorsi dall’assessore ai Lavori pubblici del Comune Rocco Zoccali, letteralmente “mangiato” i cavi elettrici, provocando di conseguenza il guasto.


Individuata la causa e anche il preciso settore dove intervenire, si è provveduto alla sostituzione di una parte della rete elettrica, che si estendeva per alcune centinaia di metri. Un’operazione non di poco conto per le casse comunali, è stato detto da Palazzo Cabrino, che si è aggiunta ai costi ordinari che ogni tanto devono essere affrontati per la normale sostituzione delle lampade, visto che questo lavoro non rientra in quelli classificati “ordinari”.


Per gli abitanti della zona che avevano manifestato in più occasioni il loro disappunto, l’emergenza è dunque passata ma il problema, cioè la presenza di topi che potrebbero tornare ad provocare un altro blackout, rimane. Servirebbe una soluzione alternativa, come vorrebbero gli stessi residenti, ma al momento in via Fratelli Rosselli si devono, come per tante altre cose, fare i conti prima di tutto con le risorse, sempre inferiori a quelle che servirebbero per la normale manutenzione, in grado di offrire un accettabile servizio di pubblica illuminazione in tutta la città.

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Luca Mattioli

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