Inaugurato in via Canobio un Ambulatorio medico solidale

La struttura, gestita dal Comitato locale della Croce Rossa, è inizialmente destinata all'emergenza ucraina e in futuro ai cittadini in difficoltà. L'iniziativa è stata resa possibile grazie a un contributo di 50 mila euro dal fondo costituito presso la Fondazione Comunità Novarese e che comprende una donazione del Gruppo Esso italiana

La centralissima via Canobio, per la precisione al civico 14 A, si è dotata di un nuovo Ambulatorio medico solidale. La struttura, che sarà gestita dal Comitato locale della Croce Rossa, è stata ufficialmente inaugurata ieri mattina, mercoledì 27 aprile. Già progettata durante la pandemia, sarà inizialmente destinata all’emergenza ucraina, mentre in futuro potrà soddisfare le esigenze dei cittadini in difficoltà.


L’iniziativa è stata resa possibile grazie a un contributo di 50 mila euro dal fondo costituito presso la Fondazione Comunità Novarese e che comprende anche un’importante donazione arrivata dal Gruppo Esso Italiana, del quale fa parte Sarpon, storica azienda trecatese presente sul nostro territorio.


«La nostra idea era quella di creare un ambulatorio di prossimità – ha detto il sindaco Alessandro Canelli in occasione del taglio del nastro – per agevolare tutte quelle persone che oggi si trovano lontane dal loro Paese». Come si è detto, lo spazio ha visto la luce grazie al particolare fondo Emergenza Ucraiana della Fondazione Comunità Novarese, particolarmente attiva già in occasione della pandemia «attivandosi prima nella raccolta dispositivi di sicurezza – ha sottolineato il vicepresidente Roberto Santagostino – e poi nell’apertura degli hub vaccinali», al quale ha contribuito Esso Italiana attraverso la Sarpon, rappresentata nella circostanza dal direttore Giuseppe Buonarba.


Nel dettaglio, i pazienti potranno ricorrere a diverse prestazioni ambulatoriali (medicina interna, ematologia, geriatria, cardiologia, gastroenterologia, neurologia, chirurgia generale, epatologia, traumatologia e ortopedia) affidandosi all’attività svolta da medici volontari sotto la guida del dottor Maurizio Dugnani che, come ha specificato il presidente del Comitato locale della Croce Rossa Paolo Pelizzari, «potranno fornire anche un valido supporto psicologico, mentre la nostra attività come Cri si avvarrà anche del supporto delle Infermiere volontarie, coordinate dall’ispettrice Laura Mattarino e Flaviana Varisco.

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Inaugurato in via Canobio un Ambulatorio medico solidale

La struttura, gestita dal Comitato locale della Croce Rossa, è inizialmente destinata all’emergenza ucraina e in futuro ai cittadini in difficoltà. L’iniziativa è stata resa possibile grazie a un contributo di 50 mila euro dal fondo costituito presso la Fondazione Comunità Novarese e che comprende una donazione del Gruppo Esso italiana

La centralissima via Canobio, per la precisione al civico 14 A, si è dotata di un nuovo Ambulatorio medico solidale. La struttura, che sarà gestita dal Comitato locale della Croce Rossa, è stata ufficialmente inaugurata ieri mattina, mercoledì 27 aprile. Già progettata durante la pandemia, sarà inizialmente destinata all’emergenza ucraina, mentre in futuro potrà soddisfare le esigenze dei cittadini in difficoltà.


L’iniziativa è stata resa possibile grazie a un contributo di 50 mila euro dal fondo costituito presso la Fondazione Comunità Novarese e che comprende anche un’importante donazione arrivata dal Gruppo Esso Italiana, del quale fa parte Sarpon, storica azienda trecatese presente sul nostro territorio.


«La nostra idea era quella di creare un ambulatorio di prossimità – ha detto il sindaco Alessandro Canelli in occasione del taglio del nastro – per agevolare tutte quelle persone che oggi si trovano lontane dal loro Paese». Come si è detto, lo spazio ha visto la luce grazie al particolare fondo Emergenza Ucraiana della Fondazione Comunità Novarese, particolarmente attiva già in occasione della pandemia «attivandosi prima nella raccolta dispositivi di sicurezza – ha sottolineato il vicepresidente Roberto Santagostino – e poi nell’apertura degli hub vaccinali», al quale ha contribuito Esso Italiana attraverso la Sarpon, rappresentata nella circostanza dal direttore Giuseppe Buonarba.


Nel dettaglio, i pazienti potranno ricorrere a diverse prestazioni ambulatoriali (medicina interna, ematologia, geriatria, cardiologia, gastroenterologia, neurologia, chirurgia generale, epatologia, traumatologia e ortopedia) affidandosi all’attività svolta da medici volontari sotto la guida del dottor Maurizio Dugnani che, come ha specificato il presidente del Comitato locale della Croce Rossa Paolo Pelizzari, «potranno fornire anche un valido supporto psicologico, mentre la nostra attività come Cri si avvarrà anche del supporto delle Infermiere volontarie, coordinate dall’ispettrice Laura Mattarino e Flaviana Varisco.

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