Inaugurazione anno accademico dell’Upo, il rettore Avanzi: «L’83% dei laureati trova impiego entro un anno»

La cerimonia questa mattina a Vercelli alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella

Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, questa mattina, 16 gennaio, al Teatro Civico di Vercelli si è svolta la cerimonia di apertura del 26esimo anno accademico dell’Università del Piemonte Orientale.

Il rettore, Gian Carlo Avanzi, dopo aver citato Pavese ne “La luna e i falò”, ha tracciato un bilancio del sessennio che lo ha visto alla guida dell’Ateneo, evidenziando la grande capacità dell’Upo di adattarsi alle sfide contemporanee sia nell’ambito della didattica sia su quello della ricerca. «Abbiamo posto al centro della nostra attenzione la studentessa e lo studente come il sole che sta al centro del sistema solare. In questi venticinque anni abbiamo investito molto per migliorare le nostre strutture di studio e di ricerca, per realizzare residenze, per erogare servizi sempre nuovi, direttamente o in collaborazione con altri enti».

«Quando i giovani entrano in università – ha proseguito il Rettore Avanzi – li guidiamo con pazienza alla progettualità, insegniamo loro il metodo scientifico, alimentiamo il loro spirito critico e con numerose iniziative di job placement li accompagniamo nel mondo del lavoro. Anche quest’anno il Consorzio AlmaLaurea ci consegna ottimi risultati occupazionali: l’83,8% delle laureate e dei laureati sia di primo, sia di secondo livello, trova un lavoro entro un anno dal conseguimento del titolo, con una retribuzione più alta rispetto alla media nazionale».

Durante la cerimonia hanno preso la parola anche il ministro Anna Maria Bernini che ha sottolineato l’importanza territoriale dell’ateneo, nel suo aver innovato il panorama dell’istruzione superiore al di fuori dello storico monocentrismo accademico in favore dell’espressione di un territorio allargato. Il ministro ha evidenziando come l’Upo abbia vinto la propria sfida, diventando «un modello di università che agisce locale, ma pensa globale».

La direttrice generale Loredana Segreto ha poi descritto gli aggiustamenti che hanno coinvolto l’assetto organizzativo per renderne più efficace l’attività amministrativa. Nonostante la dote di 36 milioni di euro garantita dal Pnrr, Segreto ha ricordato la difficoltà di fare fronte alla forte richiesta di personale qualificato dovute a limitazioni che in alcuni casi rallentano lo slancio propositivo del sistema accademico nazionale: «I vincoli normativi che vengono previsti a carico delle Università, trascurano specificità che vanno lette all’interno di una rigorosa struttura complessiva di sistemi di controllo e di valutazione, già presente nel nostro ordinamento. La particolarità della nostra missione richiederebbe anche un ripensamento del sistema del fabbisogno finanziario, consentendo per esempio di escludere dai limiti di pagamento le borse di specializzazione medica, che vengono sì pagate dalle Università, ma su fondi del Ministero della salute».

La cerimonia è stata anche occasione per il conferimento della laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia alla novarese Mariella Enoc, già presidente dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma.

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