Incidenti stradali: Novara più “pericolosa”, tragico record di morti

Il report 2022 Aci-Istat: la nostra provincia terza in Italia per aumento di deceduti e con la maggior densità di incidenti del Piemonte. In aumento investimenti di pedoni. La SS 33 del Sempione ha la più alta incidentalità. Parco veicoli: meno auto nuove

La Provincia di Novara si conferma la più “pericolosa” per incidenti stradali del Piemonte e ha toccato un drammatico primato nazionale: terza in Italia per aumento di morti in valore assoluto (+15, dopo Roma e Latina) e anche per percentuale (+79%, dopo Oristano e Aosta) sull’anno precedente, in un 2022 che ha visto un generale aumento di incidentalità tornato ai livelli pre-pandemia. Nel Novarese la grande arteria a maggior densità di incidenti torna ad essere la SS 33 ex statale del Sempione con quasi 2 incidenti per chilometro, seguita dalla ex SS 11 Padana Superiore.

I dati emergono dai recenti report “Localizzazione degli incidenti stradali 2022” realizzato dall’Aci e “Incidenti stradali 2022” di Aci e Istat, che offrono anche altre informazioni del nostro territorio dove si sono verificati 1.042 incidenti stradali (di cui 30 mortali con 34 decessi) cioè il 7% in più dell’anno precedente: dal 2014 al 2018 erano invece stati meno di mille, livello nuovamente raggiunto nel 2021 (974, di cui 17 mortali) mentre nel 2020 erano scesi a 667 (13 mortali) a causa dei blocchi agli spostamenti. A Novara città gli incidenti sono stati 404, 21 in più del 2021, che hanno fatto registrare 13 morti (furono 2 nel 2021) e 508 feriti.

La nostra provincia registra un tasso di 288 incidenti ogni 100mila abitanti, ovvero 32,3 ogni 100mila veicoli circolanti: valori che confermano anche per il 2022 il record negativo in Piemonte e la 37ª/36ª posizione nazionale. Il maggior numero di incidenti si conferma sulle strade urbane soprattutto per gli incidenti mortali (il 43,3% del totale a fronte del 29,7% piemontese).

In aumento gli incidenti che hanno riguardato i pedoni (104, +13,5% sul dato 2021 in linea con la media nazionale) ed anche i pedoni deceduti (ben 7 contro i 2 dell’anno prima). Il quadro sugli utenti più vulnerabili si completa con il lieve calo degli incidenti agli utenti sulle due ruote: in totale 379, meno dei 387 nel 2021, dovuto ai 183 con biciclette (erano 181), 29 ai ciclomotori (erano 41) e 167 alle moto (erano 165).

Sul livello nazionale Aci e Istat evidenziano l’aumento di incidentalità stradale (+9,2%) dovuta alla netta ripresa della mobilità, e conseguentemente della mortalità per tutti gli utenti della strada (in tutto 3.159 morti, +9,9%) ad eccezione dei ciclisti (-6,8% e degli occupanti di autocarri. Per i pedoni, 485 deceduti (+3,2%), l’indice di mortalità è 4,4 volte superiore a quello degli occupanti di autovetture. In aumento anche gli incidenti per gli utenti di monopattini elettrici (+39,4%) con 16 morti (erano 9 nel 2021).

A causare incidenti è soprattutto la “guida distratta o andamento indeciso” (15%) a cui seguono “mancato rispetto di precedenza o semaforo” (13,7%) e “velocità troppo elevata” (9,3%).

«In media – conclude la nota di Aci e Istat – ogni giorno si sono verificati 454 incidenti con 8,7 morti e 612 feriti. Il costo sociale degli incidenti stradali 2022 ammonta a quasi 1,8 miliardi di euro (0,9% del Pil nazionale): +9,8% rispetto ai 16,4 mld. Del 2021».

PARCO VEICOLI NOVARESE: NEL 2022 MENO IMMATRICOLAZIONI

Nel 2022 il numero dei veicoli iscritti al PRA nel Novarese ha toccato quota 322.272 contro i 320.272 dell’anno prima (+2.328, lo 0,7%). Di questi 10.074 (3,1%) erano di prima immatricolazione contro i 12.276 nel 2021. Le autovetture rappresentano il 76,3% dei veicoli circolanti, seguiti da motocicli (12,5%) e autocarri (9,7%).

Nel solo comune di Novara il parco veicoli era di 82.252 mezzi, di cui 2.890 (3,5%) nuovi contro gli 81.903 dell’anno prima (+349, lo 0,4%) quando i nuovi erano 3.789.

INCIDENTI NEL NOVARESE, COME E DOVE

I report di Aci e Istat offrono numerosi dati sull’incidentalità nel Novarese.

Anzitutto il più drammatico: 34 morti (di cui 13 su strade urbane e 11 sulle extraurbane) e bisogna tornare al 2010 per trovare lo stesso numero. Le vittime sono 5 donne (tutte con più di 30 anni) e 29 uomini (tra cui 7 giovani tra 18 e 29 anni): per ruolo si tratta di 19 conducenti, 8 passeggeri e 7 pedoni; il maggior numero (11) è nella fascia di età over 65 (tra cui 6 pedoni) e in quella 30-54 anni (tra cui 7 conducenti).

I feriti sono 1.347 (di cui 508 registrati nel capoluogo), il 3,7% in più del 2021 ma inferiore agli anni pre-pandemia: il 73% è fra i conducenti e la fascia d’età più interessata è quella fra 30 e 54 anni (563, il 41,8%).

Negli ultimi 12 anni gli incidenti sulle strade novaresi sono diminuiti del 14,9% e del 7,9% rispetto a un decennio fa, ma si registra un aumento del +4,5% con il dato di 5 anni fa.

Se il maggior numero di incidenti (561, il 54,3% ma in Italia è il 63,9%) resta sulle strade urbane; un quarto avviene sulle extraurbane principali (25,3%) e il 14,1% (147) sulle extraurbane secondarie; il maggior numero di morti è nelle città e paesi (13), mentre 5 sono i morti nelle città.

Detto che il 10% degli incidenti riguarda l’investimento di un pedone, la maggior parte avviene per uno scontro frontale-laterale tra veicoli (29,8%) e per tamponamento (20,2%, quest’ultimo dato sensibilmente superiore al 17,5% nazionale). I luoghi più ricorrenti sono i rettilinei (nel Novarese 41,5% sulle strade urbane e 60,6% su quelle extraurbane) a cui seguono gli incroci (18,9%) per le strade urbane e le curve (22,6%) per quelle extraurbane.

Considerando la sola rete viaria principale del territorio novarese (autostrade ed ex statali: 21 grandi arterie per 387,2 km) si sono verificati 315 incidenti (+14,1% sul 2021), di cui 10 mortali, il doppio dell’anno prima. Il maggior numero (35,9%) è avvenuto per tamponamento, quasi due terzi (64,4%) si sono avuti in rettilineo. Il venerdì è il giorno con più incidenti, luglio e poi maggio i mesi più incidentati mentre l’orario più rischioso (38,4% di incidenti) si conferma tra mezzogiorno e le 18. Sulla rete viaria principale 44 incidenti sono avvenuti nel comune di Novara, 17 a Castelletto Ticino, 15 a Trecate, 14 a Borgo Ticino e Dormelletto e 13 a Galliate e Oleggio.

L’arteria più “pericolosa” torna ad essere la ex statale del Sempione (nei due anni precedenti era stata la Bustese, tra Oleggio e ponte sul Ticino) con 37 incidenti su 18,7 km (14 nel tratto di Dormelletto), seguita dalla Padana Superiore con 38 incidenti (2 mortali) su 29,1 km (15 nel tratto di Trecate) e quindi la Tangenziale di Novara con 20 incidenti sui suoi 16,2 km.

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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Incidenti stradali: Novara più “pericolosa”, tragico record di morti

Il report 2022 Aci-Istat: la nostra provincia terza in Italia per aumento di deceduti e con la maggior densità di incidenti del Piemonte. In aumento investimenti di pedoni. La SS 33 del Sempione ha la più alta incidentalità.
Parco veicoli: meno auto nuove

La Provincia di Novara si conferma la più “pericolosa” per incidenti stradali del Piemonte e ha toccato un drammatico primato nazionale: terza in Italia per aumento di morti in valore assoluto (+15, dopo Roma e Latina) e anche per percentuale (+79%, dopo Oristano e Aosta) sull’anno precedente, in un 2022 che ha visto un generale aumento di incidentalità tornato ai livelli pre-pandemia. Nel Novarese la grande arteria a maggior densità di incidenti torna ad essere la SS 33 ex statale del Sempione con quasi 2 incidenti per chilometro, seguita dalla ex SS 11 Padana Superiore.

I dati emergono dai recenti report “Localizzazione degli incidenti stradali 2022” realizzato dall’Aci e “Incidenti stradali 2022” di Aci e Istat, che offrono anche altre informazioni del nostro territorio dove si sono verificati 1.042 incidenti stradali (di cui 30 mortali con 34 decessi) cioè il 7% in più dell’anno precedente: dal 2014 al 2018 erano invece stati meno di mille, livello nuovamente raggiunto nel 2021 (974, di cui 17 mortali) mentre nel 2020 erano scesi a 667 (13 mortali) a causa dei blocchi agli spostamenti. A Novara città gli incidenti sono stati 404, 21 in più del 2021, che hanno fatto registrare 13 morti (furono 2 nel 2021) e 508 feriti.

La nostra provincia registra un tasso di 288 incidenti ogni 100mila abitanti, ovvero 32,3 ogni 100mila veicoli circolanti: valori che confermano anche per il 2022 il record negativo in Piemonte e la 37ª/36ª posizione nazionale. Il maggior numero di incidenti si conferma sulle strade urbane soprattutto per gli incidenti mortali (il 43,3% del totale a fronte del 29,7% piemontese).

In aumento gli incidenti che hanno riguardato i pedoni (104, +13,5% sul dato 2021 in linea con la media nazionale) ed anche i pedoni deceduti (ben 7 contro i 2 dell’anno prima). Il quadro sugli utenti più vulnerabili si completa con il lieve calo degli incidenti agli utenti sulle due ruote: in totale 379, meno dei 387 nel 2021, dovuto ai 183 con biciclette (erano 181), 29 ai ciclomotori (erano 41) e 167 alle moto (erano 165).

Sul livello nazionale Aci e Istat evidenziano l’aumento di incidentalità stradale (+9,2%) dovuta alla netta ripresa della mobilità, e conseguentemente della mortalità per tutti gli utenti della strada (in tutto 3.159 morti, +9,9%) ad eccezione dei ciclisti (-6,8% e degli occupanti di autocarri. Per i pedoni, 485 deceduti (+3,2%), l’indice di mortalità è 4,4 volte superiore a quello degli occupanti di autovetture. In aumento anche gli incidenti per gli utenti di monopattini elettrici (+39,4%) con 16 morti (erano 9 nel 2021).

A causare incidenti è soprattutto la “guida distratta o andamento indeciso” (15%) a cui seguono “mancato rispetto di precedenza o semaforo” (13,7%) e “velocità troppo elevata” (9,3%).

«In media – conclude la nota di Aci e Istat – ogni giorno si sono verificati 454 incidenti con 8,7 morti e 612 feriti. Il costo sociale degli incidenti stradali 2022 ammonta a quasi 1,8 miliardi di euro (0,9% del Pil nazionale): +9,8% rispetto ai 16,4 mld. Del 2021».

PARCO VEICOLI NOVARESE: NEL 2022 MENO IMMATRICOLAZIONI

Nel 2022 il numero dei veicoli iscritti al PRA nel Novarese ha toccato quota 322.272 contro i 320.272 dell’anno prima (+2.328, lo 0,7%). Di questi 10.074 (3,1%) erano di prima immatricolazione contro i 12.276 nel 2021. Le autovetture rappresentano il 76,3% dei veicoli circolanti, seguiti da motocicli (12,5%) e autocarri (9,7%).

Nel solo comune di Novara il parco veicoli era di 82.252 mezzi, di cui 2.890 (3,5%) nuovi contro gli 81.903 dell’anno prima (+349, lo 0,4%) quando i nuovi erano 3.789.

INCIDENTI NEL NOVARESE, COME E DOVE

I report di Aci e Istat offrono numerosi dati sull’incidentalità nel Novarese.

Anzitutto il più drammatico: 34 morti (di cui 13 su strade urbane e 11 sulle extraurbane) e bisogna tornare al 2010 per trovare lo stesso numero. Le vittime sono 5 donne (tutte con più di 30 anni) e 29 uomini (tra cui 7 giovani tra 18 e 29 anni): per ruolo si tratta di 19 conducenti, 8 passeggeri e 7 pedoni; il maggior numero (11) è nella fascia di età over 65 (tra cui 6 pedoni) e in quella 30-54 anni (tra cui 7 conducenti).

I feriti sono 1.347 (di cui 508 registrati nel capoluogo), il 3,7% in più del 2021 ma inferiore agli anni pre-pandemia: il 73% è fra i conducenti e la fascia d’età più interessata è quella fra 30 e 54 anni (563, il 41,8%).

Negli ultimi 12 anni gli incidenti sulle strade novaresi sono diminuiti del 14,9% e del 7,9% rispetto a un decennio fa, ma si registra un aumento del +4,5% con il dato di 5 anni fa.

Se il maggior numero di incidenti (561, il 54,3% ma in Italia è il 63,9%) resta sulle strade urbane; un quarto avviene sulle extraurbane principali (25,3%) e il 14,1% (147) sulle extraurbane secondarie; il maggior numero di morti è nelle città e paesi (13), mentre 5 sono i morti nelle città.

Detto che il 10% degli incidenti riguarda l’investimento di un pedone, la maggior parte avviene per uno scontro frontale-laterale tra veicoli (29,8%) e per tamponamento (20,2%, quest’ultimo dato sensibilmente superiore al 17,5% nazionale). I luoghi più ricorrenti sono i rettilinei (nel Novarese 41,5% sulle strade urbane e 60,6% su quelle extraurbane) a cui seguono gli incroci (18,9%) per le strade urbane e le curve (22,6%) per quelle extraurbane.

Considerando la sola rete viaria principale del territorio novarese (autostrade ed ex statali: 21 grandi arterie per 387,2 km) si sono verificati 315 incidenti (+14,1% sul 2021), di cui 10 mortali, il doppio dell’anno prima. Il maggior numero (35,9%) è avvenuto per tamponamento, quasi due terzi (64,4%) si sono avuti in rettilineo. Il venerdì è il giorno con più incidenti, luglio e poi maggio i mesi più incidentati mentre l’orario più rischioso (38,4% di incidenti) si conferma tra mezzogiorno e le 18. Sulla rete viaria principale 44 incidenti sono avvenuti nel comune di Novara, 17 a Castelletto Ticino, 15 a Trecate, 14 a Borgo Ticino e Dormelletto e 13 a Galliate e Oleggio.

L’arteria più “pericolosa” torna ad essere la ex statale del Sempione (nei due anni precedenti era stata la Bustese, tra Oleggio e ponte sul Ticino) con 37 incidenti su 18,7 km (14 nel tratto di Dormelletto), seguita dalla Padana Superiore con 38 incidenti (2 mortali) su 29,1 km (15 nel tratto di Trecate) e quindi la Tangenziale di Novara con 20 incidenti sui suoi 16,2 km.

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.