Indagati nove dipendenti del Medio Novarese Ambiente Spa

Rivendevano rame e acciaio, elettrodomestici funzionanti, tv, computer, tablet, biciclette, motoseghe. L'operazione è stata condotta dai Carabinieri Forestali di Lesa

Indagati per reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di peculato e ricettazione nove dipendenti del Medio Novarese Ambiente Spa, società pubblica che si occupa del centro raccolta rifiuti. L’attività illecita veniva svolta ai danni della società stessa: da quanto emerso dalle indagini, condotte dai Carabinieri Forestali di Lesa e durate più di un anno anche con l’impiego di riprese video, monitoraggi con sistemi gps e intercettazioni telefoniche, i 9 dipendenti si impossessavano di rifiuti “nobili” con valore economico (metalli quali rame e acciaio, elettrodomestici funzionanti, TV, computer, tablet, biciclette, motoseghe) e li rivendevano a terzi anche direttamente all’interno dei centri di raccolta.

Le intercettazioni telefoniche dei dipendenti hanno poi fatto emergere una stabile connessione tra i vari indagati che si dividevano di volta in volta i “rifiuti” di interesse e ne stabilivano il prezzo di rivendita. Nel corso delle perquisizioni sono stati individuati e sequestrati anche punti di stoccaggio dei rifiuti prelevati abusivamente dalle piazzole. Anche gli smartphone in uso agli indagati sono stati sequestrati al fine di ricostruire ulteriormente la rete delle persone coinvolte.

A carico dei dipendenti “infedeli” è stato contestato in particolare anche il reato di peculato poiché gli stessi, rivestendo il ruolo di incaricati di pubblico servizio, si sarebbero impossessati di beni di proprietà dell’ente pubblico da cui erano stati assunti.

Le perquisizioni, infine, sono state estese anche nei confronti di 2 soggetti (1 italiano ed 1 straniero) indagati per ricettazione per aver, in più occasioni acquistato materiali e rifiuti dagli indagati consapevoli della loro provenienza illecita.

Le attività hanno interessato i comuni di Arona, Borgomanero, Borgo Ticino, Bellinzago, Marano Ticino, Suno, Dormelletto, Fontaneto D’Agogna e hanno visto impegnati oltre 40 carabinieri forestali di Novara e delle province limitrofe.

La perquisizione, disposta dalla Procura di Novara, è stata eseguita questa mattina, 3 novembre, dai Carabinieri forestali del Gruppo di Novara e delle Stazioni dipendenti, con il supporto di militari dei Gruppi forestali di Torino, Biella e Verbania. La Medio Novarese Ambiente ha fornito un determinante contribuito alle indagini mettendosi, sin da subito, a disposizione degli investigatori.

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Indagati nove dipendenti del Medio Novarese Ambiente Spa

Rivendevano rame e acciaio, elettrodomestici funzionanti, tv, computer, tablet, biciclette, motoseghe. L’operazione è stata condotta dai Carabinieri Forestali di Lesa

Indagati per reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di peculato e ricettazione nove dipendenti del Medio Novarese Ambiente Spa, società pubblica che si occupa del centro raccolta rifiuti. L’attività illecita veniva svolta ai danni della società stessa: da quanto emerso dalle indagini, condotte dai Carabinieri Forestali di Lesa e durate più di un anno anche con l’impiego di riprese video, monitoraggi con sistemi gps e intercettazioni telefoniche, i 9 dipendenti si impossessavano di rifiuti “nobili” con valore economico (metalli quali rame e acciaio, elettrodomestici funzionanti, TV, computer, tablet, biciclette, motoseghe) e li rivendevano a terzi anche direttamente all’interno dei centri di raccolta.

Le intercettazioni telefoniche dei dipendenti hanno poi fatto emergere una stabile connessione tra i vari indagati che si dividevano di volta in volta i “rifiuti” di interesse e ne stabilivano il prezzo di rivendita. Nel corso delle perquisizioni sono stati individuati e sequestrati anche punti di stoccaggio dei rifiuti prelevati abusivamente dalle piazzole. Anche gli smartphone in uso agli indagati sono stati sequestrati al fine di ricostruire ulteriormente la rete delle persone coinvolte.

A carico dei dipendenti “infedeli” è stato contestato in particolare anche il reato di peculato poiché gli stessi, rivestendo il ruolo di incaricati di pubblico servizio, si sarebbero impossessati di beni di proprietà dell’ente pubblico da cui erano stati assunti.

Le perquisizioni, infine, sono state estese anche nei confronti di 2 soggetti (1 italiano ed 1 straniero) indagati per ricettazione per aver, in più occasioni acquistato materiali e rifiuti dagli indagati consapevoli della loro provenienza illecita.

Le attività hanno interessato i comuni di Arona, Borgomanero, Borgo Ticino, Bellinzago, Marano Ticino, Suno, Dormelletto, Fontaneto D’Agogna e hanno visto impegnati oltre 40 carabinieri forestali di Novara e delle province limitrofe.

La perquisizione, disposta dalla Procura di Novara, è stata eseguita questa mattina, 3 novembre, dai Carabinieri forestali del Gruppo di Novara e delle Stazioni dipendenti, con il supporto di militari dei Gruppi forestali di Torino, Biella e Verbania. La Medio Novarese Ambiente ha fornito un determinante contribuito alle indagini mettendosi, sin da subito, a disposizione degli investigatori.

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