Botta e risposta tra il sindaco Alessandro Canelli e il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Mario Iacopino, sulla tutela e sul risarcimento ai commercianti di Sant’Agabio rimasti isolati dopo la chiusura del cavalcavia 25 Aprile.
L’argomento è stato sollevato in consiglio comunale di lunedì 7 novembre da un’interrogazione con la quale i Cinquestelle hanno chiesto quali misure il Comune intende portare avanti a supporto dei commercianti della zona interessata dai lavori e dalle chiusure stradali e quali tipo di indennizzo verrà riconosciuto alle attività colpite.
In risposta è intervenuto il primo cittadino affermando: «Sulla base di cosa si può parlare di ingenti danni dopo solo due settimane dalla chiusura del cavalcavia? L’amministrazione verificherà, ma la situazione dovrà essere comprovata da dati. Di sicuro non si può intervenire preventivamente anche per evitare disparità tra commercianti e a oggi è impossibile quantificare eventuali danni». Canelli ha poi concluso ironicamente il suo intervento: «Questa proposta la definirei populista».
«Riteniamo di parlare con cognizione di causa, sulla base anche delle recenti esperienze – ha replicato Iacopino -. La chiusura del viale Volta e del Cavalcavia Porta Milano quando numerosi negozianti e artigiani della nostra città subirono un drastico calo di affluenza della clientela. Il 25 Aprile rimarrà chiuso ancora parecchi mesi e non bisogna attendere oltre, gli esercizi commerciali si stanno riprendendo a fatica dal dramma della pandemia e non possono continuamente pagare le manutenzioni carenti e inadeguate che assistiamo nella nostra città. Siamo stati accusati di populismo per aver previsto le probabili ingenti perdite di fatturato per gli esercizi commerciali, ma a Novara la concorrenza dei supermercati e della grande distribuzione è cresciuta in maniera esponenziale e quindi bisogna iniziare a prendere in considerazione anche gli squilibri commerciali che si vengono a creare a danno sempre dei più piccoli».
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