«Infermieri e Oss extracomunitari discriminati dalla Regione». Icardi si difende: «Nessun pregiudizio»

La Regione pubblica due bandi per l’assunzione di infermieri professionali e di operatori socio sanitari e tra i requisiti per l’ammissione è necessaria la cittadinanza italiana o di uno degli stati membri dell’Unione Europea.

L’assessore alla Sanità Luigi Icardi si difende dichiarando: «I bandi consentono la contrattualizzazione di personale sanitario proveniente da tutti i Paesi, anche da quelli non appartenenti all’Unione Europea. Nelle nostre aziende oggi lavorano ancora medici provenienti da Cuba, da San Salvador, dal Messico e dal Brasile. Non dimentichiamoci poi l’utilizzo della brigata cubana presso le Ogr. Chi parla di pregiudizi da parte nostra afferma il falso. bandi sono chiari: come previsto dalla legge, nessuno è escluso sulla base della nazionalità. Basta essere in possesso di un titolo equipollente, dell’iscrizione all’albo dove richiesto e del permesso di soggiorno per lavoro».

 

 

Specifiche che, però, negli avvisi pubblici non compaiono. Il Pd regionale parla di discriminazione: «Per difendersi dalle nostre segnalazioni – afferma Paolo Furia, segretario regionale – solleva l’esempio della task force cubana, ma in quel caso non si trattava di medici assunti per bando regionale, bensì di missioni del governo cubano in nostro aiuto, giunti in Italia su nostro invito. Da marzo 2020 grazie all’art. 13 del “Decreto Cura Italia” possono essere assunti “alle dipendenze della pubblica amministrazione per l’esercizio di professioni sanitarie e per la qualifica di operatore socio-sanitario… tutti i cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione Europea, titolari di un permesso di soggiorno che consente di lavorare, fermo ogni altro limite di legge”. Questo non dovrebbe certo scandalizzare, se consideriamo che una sola settimana fa la Regione ha diramato la richiesta, detta per le vie brevi, di assumere infermieri affinché facessero i medici – cosa, questa sì, fortemente stigmatizzata dall’Ordine dei Medici e prontamente ritirata. Se c’è dunque un problema di carattere burocratico, connesso alla valutazione dell’equipollenza dei titoli, lo si risolva in fretta, come già altri enti pubblici fanno».

Il bando per gli operatori sociosanitari, scaduto a inizio novembre è reperibile al link https://bandi.regione.piemonte.it/avvisi-beni-regionali/operatore-socio-sanitario-reclutamento-personale-emergenza-covid-19-0

Il bando per gli infermieri in scadenza il 5 dicembre è reperibile al link https://bandi.regione.piemonte.it/avvisi-beni-regionali/infermieri-reclutamento-personale-36-mesi-emergenza-covid-19

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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La Regione pubblica due bandi per l'assunzione di infermieri professionali e di operatori socio sanitari e tra i requisiti per l'ammissione è necessaria la cittadinanza italiana o di uno degli stati membri dell’Unione Europea. L'assessore alla Sanità Luigi Icardi si difende dichiarando: «I bandi consentono la contrattualizzazione di personale sanitario proveniente da tutti i Paesi, anche da quelli non appartenenti all’Unione Europea. Nelle nostre aziende oggi lavorano ancora medici provenienti da Cuba, da San Salvador, dal Messico e dal Brasile. Non dimentichiamoci poi l’utilizzo della brigata cubana presso le Ogr. Chi parla di pregiudizi da parte nostra afferma il falso. bandi sono chiari: come previsto dalla legge, nessuno è escluso sulla base della nazionalità. Basta essere in possesso di un titolo equipollente, dell’iscrizione all’albo dove richiesto e del permesso di soggiorno per lavoro».     Specifiche che, però, negli avvisi pubblici non compaiono. Il Pd regionale parla di discriminazione: «Per difendersi dalle nostre segnalazioni - afferma Paolo Furia, segretario regionale - solleva l'esempio della task force cubana, ma in quel caso non si trattava di medici assunti per bando regionale, bensì di missioni del governo cubano in nostro aiuto, giunti in Italia su nostro invito. Da marzo 2020 grazie all'art. 13 del "Decreto Cura Italia" possono essere assunti "alle dipendenze della pubblica amministrazione per l'esercizio di professioni sanitarie e per la qualifica di operatore socio-sanitario... tutti i cittadini di Paesi non appartenenti all'Unione Europea, titolari di un permesso di soggiorno che consente di lavorare, fermo ogni altro limite di legge". Questo non dovrebbe certo scandalizzare, se consideriamo che una sola settimana fa la Regione ha diramato la richiesta, detta per le vie brevi, di assumere infermieri affinché facessero i medici - cosa, questa sì, fortemente stigmatizzata dall'Ordine dei Medici e prontamente ritirata. Se c'è dunque un problema di carattere burocratico, connesso alla valutazione dell'equipollenza dei titoli, lo si risolva in fretta, come già altri enti pubblici fanno». Il bando per gli operatori sociosanitari, scaduto a inizio novembre è reperibile al link https://bandi.regione.piemonte.it/avvisi-beni-regionali/operatore-socio-sanitario-reclutamento-personale-emergenza-covid-19-0 Il bando per gli infermieri in scadenza il 5 dicembre è reperibile al link https://bandi.regione.piemonte.it/avvisi-beni-regionali/infermieri-reclutamento-personale-36-mesi-emergenza-covid-19

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