Iniziativa Due in guerra con il Comune. Il presidente Bolchini: «Non mi fermo qui»

Dopo le accuse all'amministrazione successive alla chiusura della storica associazione impegnata nel sociale. La replica di Canelli e dell'assessore Armienti: «Accuse gravi e fatti non corrispondenti al vero»

«Non mi fermo qui. Ci sarà una replica da parte mia rispetto a quanto detto dal Comune, cose non vere e, a mio parere, gravi. Mi trovo spiazzato da quanto sta succedendo perché il nostro interlocutore per lungo tempo è stato il sindaco Canelli». A parlare è Gianni Bolchini (in foto), presidente di Iniziativa Due, associazione da anni attiva in città per il sociale che ha chiuso i battenti a gennaio 2022. La sua è un’ulteriore replica rispetto al recente botta e risposta proprio con il Comune di Novara.

L’associazione è ancora in fase di liquidazione: «Le fondazioni sono da sempre vicine alla nostra causa – aggiunge Bolchini -. Fondazione Boroli, nonostante la chiusura dell’attività, ha rinnovato il suo contributo. Ci siamo rivolti alla Fondazione Bpn e alla Fondazione Comunità del Novarese, che ringraziamo, ma, non avendo più progetti in essere, non possono fornire aiuti».

Giovedì della scorsa settimana, 14 dicembre, Bolchini ha inviato una lettera-denuncia ai consiglieri e assessori comunali, accusando l’amministrazione di mancato sostegno economico e di promesse non mantenute che hanno contribuito alla chiusura dell’associazione, nonostante la mancanza di debiti pendenti. Il presidente di Iniziativa Due ha quindi avanzato richiesta per il pagamento, da parte del Comune, dei costi di trasporto degli utenti nel 2022, oltre ad una rivalutazione delle rette. A stretto giro, è arrivata la replica a firma di Canelli e dell’assessore alle Politiche Sociali, Teresa Armienti, i quali hanno negato qualsiasi responsabilità nella chiusura della cooperativa. L’amministrazione ha sottolineato l’autonomia di quest’ultima e negato le richieste avanzate, dichiarando di aver sempre sostenuto l’associazione attraverso i contributi previsti dalla legge.

Entrando più nel dettaglio, secondo Bolchini, il Comune sarebbe reo della «sospensione di frequenza di utenti con presenza ultra decennale (in un caso ultra trentennale) in assenza di confronto e di motivazioni idonee (…) mancanza di sostegno per interventi integrativi indispensabili per utenti soli». Non mancano anche accuse pesanti: «Le cose brutte successe in questi anni, dal Covid in poi, possono essere accantonate come se nessuno ne fosse responsabile; cose vergognose, alcune delle quali passibili di denuncia perché vera violenza istituzionale».

«Ci rammarica il fatto che la lettera inviata da Bolchini riporti accuse molto gravi e fatti non corrispondenti al vero – la risposta a firma di Canelli e Armienti – (…) Gravissime e prive di fondamento appaiono le accuse mosse nei confronti dell’amministrazione, espressioni alquanto diffamatorie e calunniose che sin da ora ci si riserva di valutare al fine di attivare ogni più opportuna tutela dell’Ente gravemente danneggiato dalle affermazioni».

«Si respinge e non si accetta l’accusa precisa ai servizi sociali comunali di non usare il giusto e adeguato
rispetto nei confronti dei disabili come “persone” – scrivono ancora sindaco e assessore -. Come pure si
respingono le accuse prive di fondamento rivolte all’amministrazione a cui vengono ascritti comportamenti “passibili di denuncia perché vera violenza istituzionale (…). L’ex presidente si è altresì dimenticato di evidenziare come il Sindaco in persona, a fronte della decisione di cessare l’attività annunciata nel 2022, abbia contattato un professionista che, a titolo gratuito, ha assistito la cooperativa nella fase di liquidazione e chiusura».

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Fabio Silvestre

Novarese, giornalista pubblicista. Ha scritto per testate locali e nazionali articoli di cronaca e sport.

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Iniziativa Due in guerra con il Comune. Il presidente Bolchini: «Non mi fermo qui»

Dopo le accuse all’amministrazione successive alla chiusura della storica associazione impegnata nel sociale. La replica di Canelli e dell’assessore Armienti: «Accuse gravi e fatti non corrispondenti al vero»

«Non mi fermo qui. Ci sarà una replica da parte mia rispetto a quanto detto dal Comune, cose non vere e, a mio parere, gravi. Mi trovo spiazzato da quanto sta succedendo perché il nostro interlocutore per lungo tempo è stato il sindaco Canelli». A parlare è Gianni Bolchini (in foto), presidente di Iniziativa Due, associazione da anni attiva in città per il sociale che ha chiuso i battenti a gennaio 2022. La sua è un'ulteriore replica rispetto al recente botta e risposta proprio con il Comune di Novara.

L'associazione è ancora in fase di liquidazione: «Le fondazioni sono da sempre vicine alla nostra causa - aggiunge Bolchini -. Fondazione Boroli, nonostante la chiusura dell'attività, ha rinnovato il suo contributo. Ci siamo rivolti alla Fondazione Bpn e alla Fondazione Comunità del Novarese, che ringraziamo, ma, non avendo più progetti in essere, non possono fornire aiuti».

Giovedì della scorsa settimana, 14 dicembre, Bolchini ha inviato una lettera-denuncia ai consiglieri e assessori comunali, accusando l'amministrazione di mancato sostegno economico e di promesse non mantenute che hanno contribuito alla chiusura dell'associazione, nonostante la mancanza di debiti pendenti. Il presidente di Iniziativa Due ha quindi avanzato richiesta per il pagamento, da parte del Comune, dei costi di trasporto degli utenti nel 2022, oltre ad una rivalutazione delle rette. A stretto giro, è arrivata la replica a firma di Canelli e dell'assessore alle Politiche Sociali, Teresa Armienti, i quali hanno negato qualsiasi responsabilità nella chiusura della cooperativa. L'amministrazione ha sottolineato l'autonomia di quest'ultima e negato le richieste avanzate, dichiarando di aver sempre sostenuto l'associazione attraverso i contributi previsti dalla legge.

Entrando più nel dettaglio, secondo Bolchini, il Comune sarebbe reo della «sospensione di frequenza di utenti con presenza ultra decennale (in un caso ultra trentennale) in assenza di confronto e di motivazioni idonee (...) mancanza di sostegno per interventi integrativi indispensabili per utenti soli». Non mancano anche accuse pesanti: «Le cose brutte successe in questi anni, dal Covid in poi, possono essere accantonate come se nessuno ne fosse responsabile; cose vergognose, alcune delle quali passibili di denuncia perché vera violenza istituzionale».

«Ci rammarica il fatto che la lettera inviata da Bolchini riporti accuse molto gravi e fatti non corrispondenti al vero - la risposta a firma di Canelli e Armienti - (...) Gravissime e prive di fondamento appaiono le accuse mosse nei confronti dell’amministrazione, espressioni alquanto diffamatorie e calunniose che sin da ora ci si riserva di valutare al fine di attivare ogni più opportuna tutela dell’Ente gravemente danneggiato dalle affermazioni».

«Si respinge e non si accetta l’accusa precisa ai servizi sociali comunali di non usare il giusto e adeguato
rispetto nei confronti dei disabili come “persone” - scrivono ancora sindaco e assessore -. Come pure si
respingono le accuse prive di fondamento rivolte all’amministrazione a cui vengono ascritti comportamenti “passibili di denuncia perché vera violenza istituzionale (...). L’ex presidente si è altresì dimenticato di evidenziare come il Sindaco in persona, a fronte della decisione di cessare l’attività annunciata nel 2022, abbia contattato un professionista che, a titolo gratuito, ha assistito la cooperativa nella fase di liquidazione e chiusura».

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Novarese, giornalista pubblicista. Ha scritto per testate locali e nazionali articoli di cronaca e sport.