Iniziative per il mercato di viale Dante. Ma il prolungamento dell’orario resta un nervo scoperto

Clima teso durante la presentazione delle iniziative di promozione del mercato coperto

Il mercato coperto resta fermo al palo, o quasi. La conferenza stampa di ieri, 17 ottobre, convocata per presentare iniziative promozionali per la struttura di viale Dante ha fatto emergere nuovamente il malumore degli operatori su tema che è ancora irrisolto: il prolungamento degli orari di apertura.

Il dibattito è partito da un intervento dell’assessore al Commercio, Marina Chiarelli, sull’eventuale modifica dell’orario, argomento già oggetto di discussione in passato: «Per cambiare le regole, come l’ampliamento degli orari d’apertura anche nel pomeridiano in alcuni giorni, è necessaria una reistituzione del mercato, dunque avere il consenso da parte degli stessi mercatali. La bozza di regolamento modificato è già pronta. Questo porterebbe a tantissimi cambiamenti, a partire da una rappresentanza più snella per rendere proattivo il dialogo con l’amministrazione».

Parole che hanno scatenato la reazione da parte di Teresa Raso, operatrice del settore genere vari: «Sento tante belle parole ma non saranno certo queste iniziative a risolvere il nostro problema. La realtà è che al mercato non ci sono più persone e noi ambulanti facciamo sempre più fatica ad affrontare questa situazione». A quel punto gli animi si sono surriscaldati, tanto che la commerciante ha abbandonato l’aula. Più moderato, invece, l’intervento di Paolo Bamberga, rappresentante degli operatori: «Noi ambulanti siamo tante entità individuali, ciascuna libera di esercitare la propria attività con i rispettivi bisogni ed esigenze».

Le iniziative di Comune e Distretto urbano del commercio per il mercato coperto

Poco prima, Margherita Pilone, manager del Distretto urbano del commercio (Duc), aveva presentato alcune delle iniziative messe in atto per la promozione del mercato coperto frutto del progetto da 300 mila euro per la rivitalizzazione del commercio in città finanziato dalla Regione: «Saranno inserite panchine all’esterno e all’interno della strutture, delle quali 16 classiche e 2 multimediali. Verranno poi predisposti quaranta rastrelliere per le biciclette e un insegna totem in largo don Minzoni. Inoltre, nei prossimi giorni, saranno distribuiti 100 shopper (sacchetto coi manici per gli acquisti) a tema mercato per ogni banco».

«E’ importante la promozione anche attraverso i social network – ha aggiunto Pilone -. Noi del distretto andremo a fare personalmente fotografie ai singoli banchi. Lo scopo è quello di sfruttare Facebook e Instagram come mezzi pubblicitari. Se i clienti non sanno cosa si vende, non possono nemmeno andare a comprare».

«Stiamo intervenendo sull’esteriorità della struttura perché i fondi regionali erano indirizzati sotto questo profilo – ha spiegato Chiarelli – Questo però è soltanto un primo passo, stiamo pensando ad altri interventi, come riproporre delle iniziative attrattive per il mercato».

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Fabio Silvestre

Novarese, giornalista pubblicista. Ha scritto per testate locali e nazionali articoli di cronaca e sport.

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Clima teso durante la presentazione delle iniziative di promozione del mercato coperto

Il mercato coperto resta fermo al palo, o quasi. La conferenza stampa di ieri, 17 ottobre, convocata per presentare iniziative promozionali per la struttura di viale Dante ha fatto emergere nuovamente il malumore degli operatori su tema che è ancora irrisolto: il prolungamento degli orari di apertura.

Il dibattito è partito da un intervento dell'assessore al Commercio, Marina Chiarelli, sull'eventuale modifica dell'orario, argomento già oggetto di discussione in passato: «Per cambiare le regole, come l'ampliamento degli orari d'apertura anche nel pomeridiano in alcuni giorni, è necessaria una reistituzione del mercato, dunque avere il consenso da parte degli stessi mercatali. La bozza di regolamento modificato è già pronta. Questo porterebbe a tantissimi cambiamenti, a partire da una rappresentanza più snella per rendere proattivo il dialogo con l'amministrazione».

Parole che hanno scatenato la reazione da parte di Teresa Raso, operatrice del settore genere vari: «Sento tante belle parole ma non saranno certo queste iniziative a risolvere il nostro problema. La realtà è che al mercato non ci sono più persone e noi ambulanti facciamo sempre più fatica ad affrontare questa situazione». A quel punto gli animi si sono surriscaldati, tanto che la commerciante ha abbandonato l'aula. Più moderato, invece, l'intervento di Paolo Bamberga, rappresentante degli operatori: «Noi ambulanti siamo tante entità individuali, ciascuna libera di esercitare la propria attività con i rispettivi bisogni ed esigenze».

Le iniziative di Comune e Distretto urbano del commercio per il mercato coperto

Poco prima, Margherita Pilone, manager del Distretto urbano del commercio (Duc), aveva presentato alcune delle iniziative messe in atto per la promozione del mercato coperto frutto del progetto da 300 mila euro per la rivitalizzazione del commercio in città finanziato dalla Regione: «Saranno inserite panchine all’esterno e all’interno della strutture, delle quali 16 classiche e 2 multimediali. Verranno poi predisposti quaranta rastrelliere per le biciclette e un insegna totem in largo don Minzoni. Inoltre, nei prossimi giorni, saranno distribuiti 100 shopper (sacchetto coi manici per gli acquisti) a tema mercato per ogni banco».

«E' importante la promozione anche attraverso i social network - ha aggiunto Pilone -. Noi del distretto andremo a fare personalmente fotografie ai singoli banchi. Lo scopo è quello di sfruttare Facebook e Instagram come mezzi pubblicitari. Se i clienti non sanno cosa si vende, non possono nemmeno andare a comprare».

«Stiamo intervenendo sull’esteriorità della struttura perché i fondi regionali erano indirizzati sotto questo profilo - ha spiegato Chiarelli - Questo però è soltanto un primo passo, stiamo pensando ad altri interventi, come riproporre delle iniziative attrattive per il mercato».

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