Insediamento logistico, la partita si sposta a Galliate

Oltre duecento persone hanno preso parte nella serata di martedì 28 all'incontro promosso dal “Comitato per Pernate” nel vicino comune per spiegare il “no” al nuovo insediamento mentre a Palazzo Cabrino si è svolta una tesa riunione di commissione

Il futuro insediamento logistico da 800 mila metri quadrati non solo avrà effetti devastanti sulla frazione di Pernate, ma «avrà pesanti ripercussioni anche su Galliate». Questo il succo dell’incontro tenutosi con martedì sera, 28 maggio, nel salone del Castello del comune confinante con la frazione novarese e promosso dal “comitato” che da tempo di batte contro la realizzazione di questa iniziativa.


A spiegare la posizione di tanti pernatesi e i contenuti del progetto ci ha pensato ancora una volta Carlo Ferro, lui stesso ingegnere ambientale, illustrando i pericoli a cui andranno incontro anche i galliatesi qualora l’importante area della frazione a ridosso del casello autostradale devesse vedere la realizzazione di questo nuovo insediamento logistico.


Se l’esponente del “comitato” ha voluto ricordare come il terreno oggi agricolo fosse destinato a ospitare l’intermodalità attraverso la posa di nuovi binari, «adesso si vogliono realizzare capannoni alti anche venti metri, senza dimenticare che l’attuale rotonda verrebbe spostata, per lasciare posto a una nuova di 30 metri di diametro, misura che consideriamo insufficiente per il transito dei tir».


Secondo una stima in quel tratto di strada dovrebbero transitare quotidianamente oltre cinquecento mezzi, ai quali si aggiungerebbero le auto: «Numeri decisamente insostenibili – ha detto ancora Ferro – visto che nelle ore di punta in particolare già oggi il traffico si sta dimostrando particolarmente pesante, condizionando non poco la vita dei residenti».


Insomma, la “partita” della logistica come un’onda in piena ha tracimato, investendo dopo Pernate anche la vicina Galliate, che fra due domeniche sarà chiamata alle urne per rinnovare la sua amministrazione, chiamata ad approvare il progetto. E su questo tema si stanno vivendo gli ultimi momenti della campagna elettorale. Martedì sera era presente fra il pubblico il candidato del centrosinistra Alberto Cantone, da sempre contrario al progetto. Stasera, invece, in occasione di una riunione della giunta uscente il sindaco Claudiano Di Caprio ha invitato gli esponenti del “comitato” per un confronto diretto.


Il tutto mentre ieri a Palazzo Cabrino proprio sull’argomento si è tenuta una seduta di commissione dai toni decisamente tesi, nel corso della quale non sono mancate accuse fra le parti. Se da una parte la giunta, attraverso l’assessore Valter Mattiuz, ha difeso le scelte dell’amministrazione, dall’altro la minoranza “dem”, con Rossano Pirovano (lui stesso pernatese) e Mattia Colli Vignarelli, hanno contestato un provvedimento che violerebbe lo stesso Prg («Si parla di destinazione interscambio ferro – gomma e “anche” di logistica, ma non solo logistica»), ma anche il fatto che sia stato licenziato senza un passaggio in aula. Con due ricorsi al Tar ancora pendenti, per il “comitato” e il fronte contrario le carte da giocare sarebbero ancora molte.

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