Inseguiti, lanciano un chilo di cocaina dal finestrino: arrestati dai Carabinieri

Sono due spacciatori novaresi di 31 e 42 anni, residenti fra Torrion Quartara e la Rizzottaglia

Inseguiti dai Carabinieri, lanciano dal finestrino un panetto da un chilo di cocaina. Due spacciatori novaresi di 31 e 42 anni, residenti fra Torrion Quartara e la Rizzottaglia, sono stati arrestati qualche giorno fa dai Carabinieri al termine di un’attività di monitoraggio e pedinamento partita qualche settimana fa. Vendita al dettaglio, la droga avrebbe fruttato circa 40 mila euro.

I militari hanno intercettato il trentunenne vicino casa. Hanno visto salire un auto il conoscente e, insospettiti da strani movimenti sulla vettura, hanno deciso di inseguirla e fermarla per un controllo. Quindi in via Galilei Ferrarsi si sono affiancati e hanno intimato l’alt.

Ma il conducente dell’auto, incurante della presenza di un militare davanti alla macchina, ha ingranato la marcia ed è scappato. Per fortuna il carabinieri sulla traiettoria è riuscito a gettarli a lato, evitando di essere investito. Ne è nato in inseguimento per le vie a sud di Novara durante il quale, è stato visto chiaramente, il passeggero ha lanciato un involucro subito raccolto dalla pattuglia. I due fuggitivi si sono diretti verso Granozzo ma i carabinieri, avendo già identificato gli occupanti, e per evitare pericolosi inseguimenti a tutta velocità con pericolo per la sicurezza, hanno deciso di non correre ulteriori rischi. L’involucro recuperato, consistente circa un chilo di cocaina, è stato sequestrato. Nel frattempo si è poi messa in moto la procedura per chiedere il fermo dei due uomini scappati. E’ stato eseguito qualche giorno dopo. A casa del trentenne, durante la perquisizione, sono stati trovati anche fogliettini con numeri di telefono e somme di denaro; nell’abitazione dell’amico, invece, sono state recuperate somme di denaro e un bilancino, oltre a sostanza da taglio. Entrambi sono in carcere e all’interrogatorio hanno rilasciato dichiarazioni in cui hanno sminuito o cercato di alleggerire il loro coinvolgimento nella vicenda.

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Inseguiti, lanciano un chilo di cocaina dal finestrino: arrestati dai Carabinieri

Sono due spacciatori novaresi di 31 e 42 anni, residenti fra Torrion Quartara e la Rizzottaglia

Inseguiti dai Carabinieri, lanciano dal finestrino un panetto da un chilo di cocaina. Due spacciatori novaresi di 31 e 42 anni, residenti fra Torrion Quartara e la Rizzottaglia, sono stati arrestati qualche giorno fa dai Carabinieri al termine di un’attività di monitoraggio e pedinamento partita qualche settimana fa. Vendita al dettaglio, la droga avrebbe fruttato circa 40 mila euro.

I militari hanno intercettato il trentunenne vicino casa. Hanno visto salire un auto il conoscente e, insospettiti da strani movimenti sulla vettura, hanno deciso di inseguirla e fermarla per un controllo. Quindi in via Galilei Ferrarsi si sono affiancati e hanno intimato l’alt.

Ma il conducente dell’auto, incurante della presenza di un militare davanti alla macchina, ha ingranato la marcia ed è scappato. Per fortuna il carabinieri sulla traiettoria è riuscito a gettarli a lato, evitando di essere investito. Ne è nato in inseguimento per le vie a sud di Novara durante il quale, è stato visto chiaramente, il passeggero ha lanciato un involucro subito raccolto dalla pattuglia. I due fuggitivi si sono diretti verso Granozzo ma i carabinieri, avendo già identificato gli occupanti, e per evitare pericolosi inseguimenti a tutta velocità con pericolo per la sicurezza, hanno deciso di non correre ulteriori rischi. L’involucro recuperato, consistente circa un chilo di cocaina, è stato sequestrato. Nel frattempo si è poi messa in moto la procedura per chiedere il fermo dei due uomini scappati. E’ stato eseguito qualche giorno dopo. A casa del trentenne, durante la perquisizione, sono stati trovati anche fogliettini con numeri di telefono e somme di denaro; nell’abitazione dell’amico, invece, sono state recuperate somme di denaro e un bilancino, oltre a sostanza da taglio. Entrambi sono in carcere e all’interrogatorio hanno rilasciato dichiarazioni in cui hanno sminuito o cercato di alleggerire il loro coinvolgimento nella vicenda.

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