Insulti e minacce a Mattarella via social, un indagato anche a Verbania

Insulti e minacce a Mattarella via social, un indagato anche a Verbania. I post offensivi fanno riferimento al periodo tra aprile 2020 e febbraio 2021, anche in relazione al lockdown e alle scelte per il contenimento del Covid. I carabinieri del Ros, con il supporto dei comandi provinciali di Roma, Latina, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino e Verbania, hanno eseguito due distinti decreti di perquisizione, emessi dalla Procura di Roma, nei confronti di undici indagati.

Le perquisizioni, estese agli account telematici e ai profili social degli indagati, hanno permesso il sequestro di numerosi sistemi e apparati informatici, utilizzati per rivolgere le offese al Capo dello Stato. Inoltre, gli accertamenti hanno consentito di individuare come tre dei perquisiti gravitassero in ambienti di estrema destra e a vocazione sovranista e avessero manifestato vicinanza alle relative iniziative.

Per gli indagati l’accusa è di offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica e istigazione a delinquere.

 

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Insulti e minacce a Mattarella via social, un indagato anche a Verbania. I post offensivi fanno riferimento al periodo tra aprile 2020 e febbraio 2021, anche in relazione al lockdown e alle scelte per il contenimento del Covid. I carabinieri del Ros, con il supporto dei comandi provinciali di Roma, Latina, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino e Verbania, hanno eseguito due distinti decreti di perquisizione, emessi dalla Procura di Roma, nei confronti di undici indagati.

Le perquisizioni, estese agli account telematici e ai profili social degli indagati, hanno permesso il sequestro di numerosi sistemi e apparati informatici, utilizzati per rivolgere le offese al Capo dello Stato. Inoltre, gli accertamenti hanno consentito di individuare come tre dei perquisiti gravitassero in ambienti di estrema destra e a vocazione sovranista e avessero manifestato vicinanza alle relative iniziative.

Per gli indagati l’accusa è di offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica e istigazione a delinquere.

 

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