Un algoritmo di intelligenza artificiale in grado di favorire la diagnosi del Parkinson in fase precoce. E’ l’invenzione del giovanissimo Tommaso Caligari, solo 17 anni, al quarto anno dell’istituto tecnico Omar.
«All’inizio sintomi come il tremore o difficoltà nel cammino non sono presenti – spiega Caligari, originario di Cressa -. Per questo ho sviluppato un dispositivo che, tramite l’intelligenza artificiale e due telecamere poste una di fronte all’altra, studia il cammino del paziente, analizzando eventuali alterazioni degli arti superiori. Sono alterazioni molto piccole, impercettibili all’occhio umano. In particolare, il focus è sull’angolo d’oscillazione di spalla e gomito. Il dispositivo le compara con un algoritmo di machine learning allenato da un gruppo di persone, alcune affette da Parkinson. Il risultato è una supposizione basata su queste alterazioni. Si tratta di un dispositivo a supporto dello studio del medico, ancora non capace di dare una diagnosi definitiva in maniera autonoma».
Caligari ha presentato la sua scoperta a Novara la scorsa settimana, in occasione dell’evento Innova organizzato da Cna Piemonte Nord. L’input che ha dato il via al lavoro è strettamente personale: «Mio nonno era malato di Parkinson ed è scomparso in seguito al peggioramento della malattia – prosegue Caligari -. Nella struttura in cui era ricoverato ho chiesto ai medici se ci fosse la possibilità di rilevare il Parkinson in fase precoce. Ed è in quell’occasione che mi è stata spiegata per la prima volta questa oscillazione. A quel punto, essendo molto appassionato di tecnologia ed informatica, ho deciso di iniziare a studiare e creare qualcosa di utile per tutti».
In questi giorni, alla luce della sua giovane età e la portata dell’invenzione di Caligari, ha già attirato l’attenzione di diverse realtà. «Dopo Innova mi hanno scritto in tanti – aggiunge -. Ho presentato il dispositivo pochi giorni fa anche a Maker Fair Rome, una delle più grandi fiere di innovazione tecnologica. Inoltre diverse startup si sono interessate per svilupparlo all’interno dei loro centri in Italia e all’estero».