«Siamo esasperati, ormai ogni mattina è un incubo: code infinite che partono già dal centro abitato di Cameriano, più del doppio del tempo per arrivare a Vercelli. Finora non abbiamo visto né mezzi né operai. Quanto ancora dovremo andare avanti in questo modo?». È furibonda una pendolare novarese che ha voluto raccontare a La Voce il disagio quotidiano di viaggiare da Novara a Vercelli, da quando lo scorso 11 marzo sulla statale, l’unica, che collega le due città è stato installato un semaforo a senso unico alternato all’altezza dello svincolo per Ponzana.
Come documentato da La Voce, fin dal primo giorno si sono registrati disagi e lunghe code. Anas aveva spiegato che si trattava di un cedimento delle scarpate e che, per questioni di sicurezza, era stato necessario far confluire il traffico solo nella parte centrale della carreggiata per evitare di sollecitare le parti laterali.
«Dalla disperazione mi sono decisa a fare l’abbonamento del treno, ma non tutti possono farlo perchè devono necessariamente usare l’auto – racconta un’altra novarese che lavora a Vercelli -. L’unica alternativa alla statale sono le strade interne che attraversano le frazioni, ma sono molto strette e pericolose e, da quando c’è il semaforo, sono diventate un’autostrada dunque ancora più pericolose».
È la stessa Anas ad ammettere: «I lavori non sono ancora iniziati. I tecnici hanno eseguito diversi sopralluoghi e stanno valutando come intervenire per arrestare il cedimento e ripristinare le banchine laterali. Per il momento non c’è una tempistica definita. Per ora non si tratta ancora di un cantiere di lavoro: la limitazione con senso unico alternato lungo un tratto all’altezza dello svincolo con frazione Ponzana è stata istituita in emergenza e in via precauzionale per il cedimento delle scarpate laterali in un punto circoscritto della statale. Si transita nella parte centrale della carreggiata per evitare di sollecitare le parti laterali che sono compromesse».
Intanto ieri il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile ha approvato 74 milioni di euro per la realizzazione della nuova tangenziale che collegherà Novara a Vercelli. Un finanziamento inserito nel contratto di programma tra Anas e Ministero delle Infrastrutture nel quale sono state inserite molte opere attese da anni tra cui anche la Pedemontana Biella-Masserano e la variante di Re e del ponte Ribellasca (in Piemonte sta per arrivare un finanziamento complessivo di 900 mila euro).
Quattro corsie, due per senso di marcia, e 11 chilometri di tracciato è il progetto per la superstrada Novara-Vercelli, divisa in due lotti per un costo totale di 200 milioni euro. Lo studio di fattibilità tecnico-economica è costato 700 mila euro, 400 mila finanziati dalla Regione, gli altri 300 mila dalla provincia di Vercelli. La nuova infrastruttura collegherà il casello autostradale di Vercelli Est verso la A4 con una nuova rotonda della tangenziale in ingresso a Novara. Un’opera che sarebbe necessaria anche per favorire un’ipotetica quanto desiderata fermata dell’alta velocità tra i due capoluoghi.
Il cronoprogramma prevede che l’opera possa essere approvata entro la fine del 2024 e i lavori abbiano inizio nel 2025. Si ipotizza la consegna a metà del 2029.