La dea bendata arriva a Novara e Oleggio, vinti due biglietti della Lotteria Italia

Venti mila euro vinti. È tutto oro quel che luccica?

I dati dell’Agenzia Dogane e Monopoli sono chiarissimi: quasi 9 milioni di biglietti venduti (e un aumento del 29%%) a livello nazionale per la Lotteria Italia, il gioco a premi con l’estrazione nel giorno dell’epifania. Il Piemonte si piazza al sesto posto con 538.380 biglietti, in aumento del 24,8% rispetto al 2023.

Tra le province piemontesi spicca l’incremento della provincia di Novara che segna un +41% nella vendita dei tagliandi fortunati, l’incremento maggiore in tutta la regione. E infatti, la dea bendata ha centrato il colpo con due vincite da 20mila euro a Novara e Oleggio. I tagliandi vincenti sono contrassegnati dalla serie R371110 e da quella F171310.

Nonostante i due biglietti vincenti, la riflessione che permettono di fare questi dati è quella sul rapporto del nostro Paese con il gioco d’azzardo e le lotterie. Infatti, nel 2022, a fronte di una raccolta totale (la somma del denaro giocato dagli italiani) di 136 miliardi il gettito generato alle casse dello Stato è stato di soli 11,2 miliardi. Erano 6,7 miliardi nel 2004 quando la raccolta totale era di 34 miliardi di euro.

Un incremento esponenziale del denaro giocato dagli italiani che non si ripercuote nel denaro raccolto dalle casse dello Stato che, anzi, devono sostenere i costi dei pazienti in carico ai servizi sanitari per dipendenza dal gioco. Senza considerare i fattori “sommersi” legati al gioco: sovraindebitamento, intersezionalità delle dipendenze, rottura dei legami familiari e il ruolo incisivo delle mafie nell’economia del gioco. Tutti fattori su cui poco in questi anni si è ragionato e discusso, fatto salvo per la lunga discussione piemontese sulla legge per il contrasto del gioco d’azzardo patologico, approvata dalla giunta Chiamparino e fortemente voluta dal novarese Domenico Rossi, e modificata dalla giunta Cirio con l’opposizione delle minoranze e dei comitati civici.

Insomma, la dea bendata colpisce anche a Novara, ma occorre non farsi accecare dai festeggiamenti. I numeri parlano chiaro: su 40mila biglietti venduti, soltanto 2 sono risultati vincenti. E a perdere, forse, siamo tutte e tutti noi.

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La dea bendata arriva a Novara e Oleggio, vinti due biglietti della Lotteria Italia

Venti mila euro vinti. È tutto oro quel che luccica?

I dati dell’Agenzia Dogane e Monopoli sono chiarissimi: quasi 9 milioni di biglietti venduti (e un aumento del 29%%) a livello nazionale per la Lotteria Italia, il gioco a premi con l’estrazione nel giorno dell’epifania. Il Piemonte si piazza al sesto posto con 538.380 biglietti, in aumento del 24,8% rispetto al 2023.

Tra le province piemontesi spicca l’incremento della provincia di Novara che segna un +41% nella vendita dei tagliandi fortunati, l’incremento maggiore in tutta la regione. E infatti, la dea bendata ha centrato il colpo con due vincite da 20mila euro a Novara e Oleggio. I tagliandi vincenti sono contrassegnati dalla serie R371110 e da quella F171310.

Nonostante i due biglietti vincenti, la riflessione che permettono di fare questi dati è quella sul rapporto del nostro Paese con il gioco d’azzardo e le lotterie. Infatti, nel 2022, a fronte di una raccolta totale (la somma del denaro giocato dagli italiani) di 136 miliardi il gettito generato alle casse dello Stato è stato di soli 11,2 miliardi. Erano 6,7 miliardi nel 2004 quando la raccolta totale era di 34 miliardi di euro.

Un incremento esponenziale del denaro giocato dagli italiani che non si ripercuote nel denaro raccolto dalle casse dello Stato che, anzi, devono sostenere i costi dei pazienti in carico ai servizi sanitari per dipendenza dal gioco. Senza considerare i fattori “sommersi” legati al gioco: sovraindebitamento, intersezionalità delle dipendenze, rottura dei legami familiari e il ruolo incisivo delle mafie nell’economia del gioco. Tutti fattori su cui poco in questi anni si è ragionato e discusso, fatto salvo per la lunga discussione piemontese sulla legge per il contrasto del gioco d’azzardo patologico, approvata dalla giunta Chiamparino e fortemente voluta dal novarese Domenico Rossi, e modificata dalla giunta Cirio con l’opposizione delle minoranze e dei comitati civici.

Insomma, la dea bendata colpisce anche a Novara, ma occorre non farsi accecare dai festeggiamenti. I numeri parlano chiaro: su 40mila biglietti venduti, soltanto 2 sono risultati vincenti. E a perdere, forse, siamo tutte e tutti noi.

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