«Non posso credere che si sia buttata». Lo avrebbe detto la madre di Julia Ituma, la giovane pallavolista della Igor, dopo aver visitato la stanza dell’albergo di Istanbul. La donna, secondo quanto riportato dall’edizione torinese de “la Repubblica”, ha poi raccontato di una telefonata con la figlia nel dopo partita, probabilmente durante la cena in albergo: «Mi ha detto solo “mamma abbiamo perso, ho fatto due punti, ma abbiamo giocato male…”. Niente che lasciasse presagire quello che sarebbe poi successo. La società ha però voluto smentire quanto riportato da alcuni organi d’informazione circa un presunto messaggio di “addio” che la giocatrice avrebbe scritto nella chat con le compagne.
Come era stato annunciato, nella mattinata di oggi è stata eseguita l’autopsia all’istituto di medicina legale di Istanbul; si dovrà attendere alcuni giorni per gli esiti. Famiglia e società aspettano il ritorno della salma in Italia.
Intanto la squadra è ancora sotto shock. Nessuna delle ragazze ha comprensibilmente voglia di parlare e un particolare “cordone” si sarebbe stretto attorno a Lucia Varela, che con Ituma ha diviso la stanza nell’albergo maledetto.
Sempre nella giornata di oggi è stata intanto eseguita l’autopsia sul corpo della sfortunata atleta, il cui esito dovrebbe chiarire molti interrogativi sulle cause della morte.