«Non ho mai vissuto la guerra, ma stanotte quando mi sono improvvisamente svegliata, senza capire subito cosa stesse accadendo, ho pensato a un bombardamento. Era il rumore della grandine sulla facciata ovest della casa che ha distrutto due tapparelle al piano terra, rovinato la porta di ingresso e procurato danni ai pannelli fotovoltaici sul tetto». Lo racconta a La Voce una residente nel quartiere Torrion Quartara, una delle zone più colpite dalla tempesta di acqua e ghiaccio che poco prima delle 4 di stanotte si è abbattuta su Novara e dintorni: chicchi di grandine grossa come palle da ping pong hanno distrutto strade e giardini, divelto gli alberi.
«Quando l’inferno si è placato, ho avuto il coraggio di aprire la porta di casa: c’era mezzo metro di grandine, sembrava avesse nevicato» racconta ancora la signora.
Non solo pioggia e grandine, ma anche un vento furioso che ha sradicato gli alberi dai giardini e dai bordi delle strade.
Vengono segnalati ingenti danni anche dalle zone della provincia, in particolare quella sud e dell’ovest Ticino flagellata dalla grandine e da forti raffiche di vento. La furia della tempesta si è abbattuta sui tetti delle case, su muri di cinta che sono stati devastati: a Trecate su albero di grosse dimensioni è caduto su sottopasso della stazione, un capannone è stato scoperchiato e la tettoia di una casa ha distrutto un’auto parcheggiata. Un’altra auto sulla provinciale tra Cameri e Novara è uscita di strada, ma per fortuna nessuno è rimasto ferito.
Sulla Strada provinciale 5 la Polizia provinciale ha segnalato cartelli divelti cartelli e alberi sradicati, sulla 99 Trecate-Olengo pali delle linee telefoniche abbattuti e alberi sradicati, con istituzione del senso unico alternato. Attualmente è in corso di verifica la situazione lungo le 6 e 4.
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