La Polizia interviene con misure restrittive contro due stalker

Entrambi importunavano le ex. Al primo è stato applicato il braccialetto elettronico, l'altro lo indossava ed è stato arrestato dopo l'analisi del gps

Nella lotta contro il fenomeno dello stalking, nei giorni scorsi la Polizia di Stato di Novara ha adottato misure restrittive nei confronti di due uomini responsabili di atti persecutori verso le loro ex compagne. I provvedimenti dimostrano l’efficacia delle tecnologie di sorveglianza (braccialetto elettronico) e delle indagini condotte dalle forze dell’ordine per garantire la sicurezza delle vittime.

Il primo caso risale al 4 marzo, quando un uomo di 51 anni, residente in provincia e con precedenti per reati contro la persona, è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, con l’applicazione del braccialetto elettronico. L’indagato, non accettando la fine della relazione, avrebbe iniziato a perseguitare l’ex compagna, pedinandola nei pressi della sua abitazione, del luogo di lavoro a Granozzo e perfino degli istituti scolastici frequentati dai figli della donna, nati da una precedente relazione. Gli investigatori della Squadra Mobile, analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza e i dati dei controlli agli ingressi della città di Novara e di un Comune limitrofo, hanno confermato che l’uomo seguiva la vittima a bordo della propria vettura, anche a sua insaputa. Gli elementi raccolti hanno portato l’Autorità Giudiziaria a emettere il provvedimento con l’obbligo di utilizzo del braccialetto.

Pochi giorni dopo, il 6 marzo, un altro episodio ha richiesto l’intervento della Polizia. Un uomo di 32 anni, già destinatario di un provvedimento di divieto di avvicinamento e sottoposto a sorveglianza mediante braccialetto elettronico, è stato arrestato per aver ripetutamente violato le restrizioni imposte. Nonostante il monitoraggio continuo, il soggetto si era più volte recato nei pressi dell’abitazione della vittima, la ex fidanzata, soprattutto nelle ore notturne, aggirando così il provvedimento di sicurezza. Grazie all’analisi dei tracciati gps effettuata dalla Divisione Anticrimine della Questura, le forze dell’ordine hanno richiesto e ottenuto la sostituzione della misura cautelare con la custodia in carcere. L’uomo è stato quindi trasferito nella casa circondariale di Novara.

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La Polizia interviene con misure restrittive contro due stalker

Entrambi importunavano le ex. Al primo è stato applicato il braccialetto elettronico, l’altro lo indossava ed è stato arrestato dopo l’analisi del gps

Nella lotta contro il fenomeno dello stalking, nei giorni scorsi la Polizia di Stato di Novara ha adottato misure restrittive nei confronti di due uomini responsabili di atti persecutori verso le loro ex compagne. I provvedimenti dimostrano l’efficacia delle tecnologie di sorveglianza (braccialetto elettronico) e delle indagini condotte dalle forze dell’ordine per garantire la sicurezza delle vittime.

Il primo caso risale al 4 marzo, quando un uomo di 51 anni, residente in provincia e con precedenti per reati contro la persona, è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, con l’applicazione del braccialetto elettronico. L’indagato, non accettando la fine della relazione, avrebbe iniziato a perseguitare l’ex compagna, pedinandola nei pressi della sua abitazione, del luogo di lavoro a Granozzo e perfino degli istituti scolastici frequentati dai figli della donna, nati da una precedente relazione. Gli investigatori della Squadra Mobile, analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza e i dati dei controlli agli ingressi della città di Novara e di un Comune limitrofo, hanno confermato che l’uomo seguiva la vittima a bordo della propria vettura, anche a sua insaputa. Gli elementi raccolti hanno portato l’Autorità Giudiziaria a emettere il provvedimento con l’obbligo di utilizzo del braccialetto.

Pochi giorni dopo, il 6 marzo, un altro episodio ha richiesto l’intervento della Polizia. Un uomo di 32 anni, già destinatario di un provvedimento di divieto di avvicinamento e sottoposto a sorveglianza mediante braccialetto elettronico, è stato arrestato per aver ripetutamente violato le restrizioni imposte. Nonostante il monitoraggio continuo, il soggetto si era più volte recato nei pressi dell’abitazione della vittima, la ex fidanzata, soprattutto nelle ore notturne, aggirando così il provvedimento di sicurezza. Grazie all’analisi dei tracciati gps effettuata dalla Divisione Anticrimine della Questura, le forze dell’ordine hanno richiesto e ottenuto la sostituzione della misura cautelare con la custodia in carcere. L’uomo è stato quindi trasferito nella casa circondariale di Novara.

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